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Autore principale: Guolo, Renzo
Serie: I Robinson. Letture
Gli italiani sono un popolo che si riconosce nella stessa cultura, lingua e storia ed è definito da un'unica e comune radice nazionale italiana. In seguito alla costituzione del Regno d'Italia (1861) quale moderno stato-nazione, il termine è passato anche a designare tutti i cittadini italiani e gli stranieri naturalizzati che si ritiene abbiano adottato il generale stile di vita, nonché la lingua, la cultura e i valori della popolazione locale. Gli italiani, oltre all'eredità della civiltà romana che, per ragioni storiche e geografiche, ha permeato la loro storia in misura maggiore di quella di altri popoli europei, hanno raccolto anche l'influenza di alcune progredite culture sviluppatesi localmente e confluite successivamente in quella latina, fra cui quella etrusca e quella, di matrice ellenica, degli italioti e dei sicelioti. Tali culture hanno contribuito in vario modo all'arricchimento del patrimonio artistico, architettonico, religioso, giuridico, istituzionale e in taluni casi anche scientifico di Roma e dell'Italia antica. Si può fare risalire la formazione di una distinta comunità linguistica e culturale italiana, rispetto ad altre comunità presenti in Europa, al periodo dell'avvento e della stabilizzazione della lingua volgare (tra il X e il XIII secolo). Geograficamente gli italiani sono localizzati sia in Italia — dove, secondo taluni, «[…] la consapevolezza di essere italiani, di appartenere a una nazione a sé ha via via raggiunto la coscienza di tutti i cittadini […]» — sia all'estero, con comunità etniche storicamente presenti in alcuni territori dei Paesi limitrofi (come Svizzera, Francia, Slovenia, Croazia), alcuni dei quali fanno anche parte della regione geografica italiana. A causa inoltre dell'emigrazione, circa 84 milioni di persone residenti al di fuori della regione italiana hanno origini etniche totalmente o parzialmente italiane: 80 milioni di oriundi e 4 milioni di cittadini italiani residenti all'estero. A questi si aggiungono coloro che, dopo essere immigrati in Italia, pur se non ancora naturalizzati, hanno adottato, a seguito di un processo spontaneo di integrazione, la lingua, le consuetudini e il sistema di valori propri del popolo italiano, spesso accanto a quelli propri originari.
L'espressione "Manoscritti di Timbuctù" si riferisce a circa 700.000 manoscritti arabo-islamici medievali africani, conservati in biblioteche private a Timbuctù (attuale Mali). I manoscritti sono passati, di generazione in generazione, tra le mani di varie famiglie di Timbuctù e sono in una condizione di precario stato di conservazione. Alcuni manoscritti risalgono a XIII secolo.Tale ricchezza era la diretta e concreta conseguenza della floridezza dei traffici trans-sahariani che mettevano in collegamento il Nordafrica arabo-berbero al Golfo di Guinea in generale e al Mali in particolare. Un insieme di cause decretò tuttavia il lento ma costante declino della parte sub-sahariana e un costante processo d'impoverimento di un'area che in passato aveva costruito un degli imperi africani più ricchi e produttivo di cultura non solo materiale. Dal 1800 tutta la zona divenne preda degli appetiti delle grandi potenze europee, del Regno Unito e della Francia in modo particolare. Il Mali cadde così sotto il diretto dominio di Parigi e tutto il sistema sociale ed economico di quelle regioni, già fortemente declinante, conobbe il definitivo tracollo.
Il termine Islamismo rimanda ad un insieme di ideologie che ritengono che l'Islam debba guidare la vita sociale e politica così come la vita personale. Si tratta dunque di una concezione essenzialmente politica dell'Islam. Sinonimi concettuali sono islam politico e attivismo islamico.
Record aggiornato il: 2025-11-14T01:42:15.767Z