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Autore principale: Basi, Casimiro
Tipo di risorsa: testo manoscritto, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Foggia (AFI: /ˈfɔdʤa/, ; Fògge in dialetto foggiano) è un comune italiano di 148 979 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia, in Puglia. Situata al centro del Tavoliere, si è sviluppata dopo l'opera di bonifica. È sede della Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia. È sede di industrie operanti in vari settori: alimentare, tessile, chimico, meccanico e di produzione dei materiali da costruzione, è inoltre sede arcivescovile metropolitana, nonché (dal 1999) sede universitaria autonoma. Nonostante il terremoto del 1731 e i bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale, vanta un discreto centro storico.
Brindisi ( AFI: /ˈbrindisi/, Brinnisi in brindisino) è un comune italiano di 84 070 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Puglia. Centro tra i più popolosi del Salento, in Puglia, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione verso Oriente e al suo porto naturale, sul mare Adriatico. È stata sede provvisoria del governo nel Regno d'Italia dal 1943 al 1944.
Jogaila, più tardi noto come Ladislao II Jagellone (in polacco Władysław II Jagiełło) (Vilnius, 1352 o 1362 – Horodok, 1º giugno 1434), fu granduca di Lituania (1377-1434) e più tardi re di Polonia nel 1386 dopo essersi convertito al cristianesimo, aver cambiato il suo nome da Jogaila a Władysław Jagiełło e aver sposato Edvige (Jadwiga), seconda dei sovrani angioini della Polonia. Nato in Lituania dal granduca Algirdas e da Uliana di Tver', fu allevato secondo il credo tradizionale lituano fino a quando lo abbandonò in occasione del suo primo matrimonio: quest'evento segnò il tassello finale per la Lituania, ultimo paese nel continente europeo ancora fedele alle religioni ataviche, nel lungo processo di cristianizzazione. Il suo regno in Polonia iniziò invece nel 1399, alla morte della regina Edvige, e durò trentacinque anni, tempo sufficiente a gettare le basi per la secolare unione polacco-lituana. Fu lui infatti il capostipite della dinastia degli Jagelloni in Polonia, una famiglia precedentemente nota come dinastia gediminide nel Granducato di Lituania. La sua casata governò entrambi gli stati fino al 1572, divenendo una delle più influenti nell'Europa del tardo Medioevo e della prima età moderna. Nel corso del suo regno, lo stato polacco-lituano arrivò ad essere uno tra i più estesi stati del mondo cristiano.Dopo Jogaila, nessun sovrano lituano abbracciò nuovamente il paganesimo. Quando acquisì la carica re di Polonia, a seguito dell'Unione di Krewo, la collaborazione polacco-lituana di recente formazione dovette affrontare il crescente nemico comune costituito dallo Stato monastico dei cavalieri teutonici. La vittoria degli alleati nella battaglia di Grunwald nel 1410, seguita dal trattato di Toruń (1411), assicurò i confini polacchi e lituani e segnò l'emergere dell'alleanza tra le due compagini come potenza significativa nell'Europa orientale. Il regno di Ladislao II Jagellone estese le frontiere polacche ed è spesso considerato come l'inizio del secolo d'oro polacco. Nonostante sia celebrato in maniera univoca nella storiografia polacca, Jogaila non dimenticò le sue radici, tanto che, pur essendosi trasferito relativamente giovane a ovest, si esprimeva in lingua lituana con Vitoldo e con i sudditi del Granducato.
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