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Autore principale: Rossi, Sergio, 1967-
Pubblicazione: Firenze : Banca Toscana, 1985
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Banca toscana
La gamma delle faccende umane nelle implicazioni in nanotecnologia spaziano in campi che vanno dal medico, etico, intellettuale, legale e ambientale, ad altri campi come ingegneria, biologia, chimica, computing, scienza dei materiali, applicazioni militari e comunicazioni. I vantaggi della nanotecnologia comprendono il miglioramento di metodi di fabbricazione, sistemi di purificazione dell'acqua, sistemi di energia, accrescimento fisico, nanomedicina, migliori metodi per la produzione del cibo e nutrizione e auto-fabbricazione di infrastrutture su larga scala. I prodotti fatti con la nanotecnologia possono richiedere poco lavoro, terra, o mantenimento, per essere altamente produttivi, basso costo, e avere esigenze modeste per materiali ed energia. I rischi comprendono problemi ambientali, di salute e di sicurezza, se gli effetti negativi delle nanoparticelle non vengono sorvegliati prima di essere rilasciate; gli effetti transitori come la sostituzione delle industrie tradizionali non appena i prodotti della nanotecnologia iniziano a prevalere; le applicazioni militari come la guerra biologica e gli impianti per soldati; la sorveglianza per mezzo di nano-sensori, i quali sono fonte di preoccupazione per i sostenitori del diritto alla privacy. C'è una disputa riguardo al fatto se la nanotecnologia merita una speciale regolamentazione da parte del governo; gli enti regolatori come la Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti e la Direzione Generale per la Salute e la Tutela dei Consumatori della Commissione Europea hanno iniziato a trattare i rischi potenziali delle nanoparticelle.
Lo Spillover è un soggetto che sostiene il processo di generazione di nuova conoscenza; nell'ambito della ricerca e sviluppo si pone come elemento fondamentale per attivare il processo di innovazione. La scienza del management inquadra oggi il processo di innovazione come aperto, indicato con il nome di open innovation; questo approccio virtuoso sistemizza il processo di spillover, ovvero la generazione di nuova conoscenza, classificandolo secondo una matrice a due dimensioni; la prima dimensione riguarda la conoscenza che può essere tacita o codificata esplicitamente, la seconda dimensione riguarda l'obiettivo della generazione del nuovo che può essere diretto o indiretto. Esempi delle quattro tipologie di spillover che nascono sulla matrice incrociando le due dimensioni sono: conoscenza tacita - obiettivo diretto: ricercatori degli Enti di ricerca che si recano presso le aziende con le quali hanno attività in cooperazione; conoscenza tacita - obiettivo indiretto: stage di un laureando presso una azienda; conoscenza codificata - obiettivo diretto: finanziamento di contratti di ricerca presso Enti di ricerca da parte di aziende; conoscenza codificata - obiettivo indiretto: pubblicazioni tecnico-scientifiche a convegni.
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