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Autore principale: Menotti <1965- >
Pubblicazione: Siena : Roberto Marchionni editore, 1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese: it
Fa parte di: Eserciti toscani
La battaglia di Montaperti fu combattuta a Montaperti, pochi chilometri a sud-est di Siena, il 4 settembre 1260, tra le truppe ghibelline capeggiate da Siena e quelle guelfe capeggiate da Firenze. La vittoria dei Senesi e dei loro alleati segnò il dominio della fazione ghibellina sulla Toscana, con ripercussioni anche sui precari equilibri del resto d'Italia e d'Europa segnando di fatto il ruolo predominante della Repubblica di Siena sullo scenario politico ed economico dell'epoca.
Il Congresso di Empoli, altrimenti noto - negli annali medioevali - con le denominazioni di Concilio di Empoli, Convenzione di Empoli, Dieta di Empoli, fu una riunione tenuta nel tardo settembre 1260 nell'omonima cittadina toscana in séguito alla sconfitta della Repubblica fiorentina nella battaglia di Montaperti. In tale occasione, si ritrovò convenuto tutto il cosiddetto "Parlamento Ghibellino" per decidere la sistemazione degli equilibri politico - economici della regione. La riunione si tenne al Palazzo Ghibellino in Empoli, proprio di fronte alla "Collegiata", e qui i ghibellini senesi e pisani (acerrimi nemici dei fiorentini, più per ragioni economiche che politiche) chiesero ai legati del re svevo Manfredi di mettere ai voti la proposta di radere al suolo Firenze. A questa richiesta si oppose con tutte le sue forze il capo dei Ghibellini di Firenze, Manente di Iacopo degli Uberti, detto "Farinata". Farinata degli Uberti riuscì a bloccare la votazione ed a salvare così Firenze dalla distruzione praticamente certa. Dante Alighieri celebrerà il merito dell'avversario politico nel celebre passo del Canto X dell'Inferno.
Guelfi e ghibellini erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo, in particolare dal XII secolo sino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo. Le origini dei nomi risalgono alla lotta per la corona imperiale dopo la morte dell'imperatore Enrico V, avvenuta nel 1125, fra le casate bavaresi e sassoni dei Welfen, da cui la parola «guelfo», con quella sveva degli Hohenstaufen, signori del castello di Waiblingen, anticamente Wibeling, da cui la parola «ghibellino». Successivamente – dato che la casata sveva acquistò la corona imperiale e, con Federico I Hohenstaufen, cercò di consolidare il proprio potere nel Regno d'Italia – in questo ambito politico la lotta passò a designare chi appoggiava l'impero (ghibellini) e chi lo contrastava sostenendo il papato (guelfi). Nei castelli del tempo i merli delle mura erano guelfi se squadrati e ghibellini se a coda di rondine.
La scuola senese di pittura fiorì in Italia tra il XIII ed il XV secolo e riuscì a competere con Firenze, nonostante fosse più conservativa e si focalizzasse maggiormente sulla bellezza decorativa e l'eleganza dell'ultimo periodo dell'arte gotica. Tra i suoi rappresentanti più importanti troviamo Duccio di Buoninsegna, le cui opere mostrano una certa influenza bizantina, il suo apprendista Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Domenico e Taddeo di Bartolo, Stefano di Giovanni (il Sassetta) e Matteo di Giovanni. Nel XVI secolo ne fecero parte i manieristi Domenico di Pace Beccafumi e Giovanni Antonio Bazzi (il Sodoma).
La Repubblica di Siena (latino: Respublica Senensis) fu uno Stato indipendente esistito dal 1125 al 1555/1559. Venne fondata nella città di Siena e si espanse progressivamente in tutta la Toscana meridionale diventando una delle maggiori potenze del Pieno Medioevo, nonché piazza commerciale, finanziaria ed artistica di primo livello in Europa.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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