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Titolo uniforme: Rounders <film ; 1998>
Il poker (raro pocher) è una famiglia di giochi di carte nella quale alcune varianti sono classificabili come gioco d'azzardo, altre come poker sportivo. Tali giochi sono caratterizzati da un sistema di combinazioni formate con le carte di ciascun giocatore (il cui confronto determina il vincitore di ogni mano) e da un meccanismo di puntate successive che offre molte possibilità tattiche e di influenza sugli altri giocatori, consentendo in particolare di ritirarsi con perdite contenute dalle mani che non si ritiene di poter vincere. Il grande successo del poker è dovuto al fatto che l'abilità del giocatore è molto più importante rispetto ad altri giochi d'azzardo, al punto da consentire l'esistenza di giocatori professionisti: la fortuna è ovviamente determinante per le singole mani, ma la valutazione delle probabilità, l'osservazione del comportamento degli altri giocatori al fine di intuire le loro combinazioni e l'esecuzione di bluff per indurli in errore fanno la differenza nell'arco di una partita. A partire dall'inizio degli anni novanta del XX secolo si è aperta per i giocatori la possibilità di giocare a Poker online, cioè collegandosi mediante Internet a sale da Poker organizzate e sedendosi a tavoli virtuali ai quali si gioca contro altre persone connesse dal proprio computer domestico. Tale sistema di gioco è cresciuto progressivamente negli anni successivi, e costituisce oggi la principale modalità con la quale il poker è praticato a livello mondiale. Se le puntate sono costituite da denaro vero si tratta di cash game, ossia di gioco d'azzardo.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2024-05-11T01:53:24.055Z