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Autore principale: Troisi, Massimo
Pubblicazione: Campi Bisenzio : Cecchi Gori Home Video, 2002
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Pino Daniele, all'anagrafe Giuseppe Daniele (Napoli, 19 marzo 1955 – Roma, 4 gennaio 2015), è stato un cantautore, musicista e compositore italiano. Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant'anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio tra i quali: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Ralph Towner, Yellowjackets, Mike Mainieri, Claudio Baglioni, Danilo Rea e Mel Collins. Nel corso degli anni ha presenziato e suonato in molti palcoscenici di rilievo come al Festival di Varadero a Cuba e al teatro Olympia di Parigi. Tra le sue varie esibizioni dal vivo, annovera, inoltre, collaborazioni con artisti di fama internazionale come Pat Metheny, Eric Clapton, Chick Corea, Robert Randolph, Bob Berg e Joe Bonamassa. La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dal chitarrista George Benson e soprattutto dal blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa. La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato "tarumbò", a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza.
Nuovo Cinema Paradiso è un film del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore. La versione internazionale del film da 123' vinse il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e l'Oscar per il miglior film straniero. La versione lunga da 173', presentata in anteprima a Bari in concorso al festival EuropaCinema, è disponibile nel circuito home video.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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