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Titolo uniforme: Mia et le Migou <film d'animazione ; 2008>
Pubblicazione: Campi Bisenzio : Cecchi Gori home video, ©2011
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, fre, Paese: it
L'albero della vita (Le Bonheur de la vie) è una serie televisiva educativa d'animazione francese, prodotta nel 1990. Originariamente suddivisa in 20 puntate da 5 minuti, la serie venne messa in onda dalla tv pubblica francese France 3 dal 7 aprile 1991, mentre fu distribuita in Italia in tre parti per l'home video nel 1993 e nel 1995, con oltre 400.000 copie vendute. L'opera a cartoni animati illustrava passo dopo passo tutti gli aspetti della sessualità, adatta a un pubblico tra i 4 e i 12 anni di età (10-11 anni il limite per l'edizione originale) – dopo il successo di serie come Siamo fatti così o ancora C'era una volta.... La sceneggiatura e i dialoghi originali sono di Jacques-Rémy Girerd, regista di numerose serie animate trasmesse sul piccolo schermo (dopo aver diretto lungometraggi come La profezia delle ranocchie (2003), il francese è stato premiato con l'European Film Awards per il miglior film d'animazione, nel 2008, per il film Mià e il Migù, poi a seguire Un gatto a Parigi nel 2010), come pure è l'autore del testo delle sigle di testa e di coda, tradotte in italiano da Pier Francesco Campi. La serie venne sostenuta dal Centro Nazionale Francese di Cinematografia (CNC), dal Ministero Francese degli Affari Sociali e Solidarietà, da Canal France International (oggi Agence française de développement médias), dal Comitato Francese per la Lotta contro l'AIDS, dal Ministero Francese della Gioventù e dello Sport, dal Consiglio Regionale del Rhône-Alpes, dal Consiglio Generale della Drôme, dalla città di Valence, dai centri di "Protection Maternelle et Infantile" (PMI) di Romans-sur-Isère e di Valence, dal Comitato per la pianificazione familiare, da "Les Mutuelles de la Drôme", dalla Federazione delle Opere Laiche, da Radio France Drôme e dalla Fondazione Francia.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2025-12-15T01:35:10.240Z