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Titolo uniforme: Opera <film ; 1987>
Serie: I maestri della paura
Fa parte di: Notre Dame de Paris : live Arena di Verona
Fa parte di: Notre Dame de Paris : live Arena di Verona / opera in due atti tratta dall'omonimo romanzo di Victor Hugo ; musiche Riccardo Cocciante ; libretto e parole Luc Plamondon ; versione italiana Pasquale Panella ; coreografie Martino Muller ; scene Cristian Ratz ; costumi Fred Santhal ; luci Alain Lortie ; regia Gilles Maheu ; regia video Gilles Amado ; [making e backstage] scritto da Fabio Luigi Lionello, Danila Lostumbo ; regia video Fabio Luigi Lionello
Serie: I maestri della paura
Serie: Dario Argento e i grandi maestri dell'horror Italiano ; 15
L'opera è il termine italiano di utilizzo internazionale per un genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto. La denominazione "opera" è la forma abbreviata di opera lirica o anche della locuzione sostantivale opera in musica. Non è un caso che la parola "opera" sia usata invariabilmente in quasi tutte le lingue del mondo: anche se pure altre nazioni posseggono tradizioni operistiche di innegabile importanza e valore, il genere è nato e si è sviluppato in Italia, paese che per questo possiede il maggior numero di teatri d'opera al mondo e ha tra i suoi maggiori vanti l'essere universalmente considerata la patria dell'opera. Tra i numerosi sinonimi, più o meno appropriati, basta ricordare melodramma, opera in musica, teatro musicale e opera lirica, espressione largamente impiegata dal linguaggio comune e mediatico. Il termine è fortemente contestualizzato nel suo impiego, in quanto il vocabolo opera, in italiano, è un termine di origine latina che indica un lavoro in generale, particolarmente in ambito artistico. Dall'agosto 2013, l'Associazione Cantori Professionisti d'Italia ha depositato presso il MIBACT il dossier per la Candidatura UNESCO per l'opera italiana, con l'intento di iscrivere l'opera all'interno del Patrimonio dell'Umanità protetto da UNESCO.
Il romanzo Frankenstein di Mary Shelley ha avuto numerose trasposizioni cinematografiche. La prima risale al 1910, quando venne prodotto dalla compagnia di Thomas Edison il film muto omonimo diretto da J. Searle Dawley. A questi ne seguirono altri due muti ma il successo arrivò nel 1931, con la prima trasposizione sonora diretta da James Whale, nella quale l'interpretazione della creatura divenne iconica restando nell'immaginario collettivo come quella definitiva grazie all'interpretazione di Boris Karloff e alla sua caratterizzazione, ideata da Whale stesso insieme al truccatore Jack Pierce che creeranno la maschera più famosa e imitata nel cinema horror.Anche la genesi stessa del romanzo, avvenuta nel 1816 quando l'autrice si trovava col futuro marito, il poeta Percy Shelley, Lord Byron e John William Polidori, sul lago di Ginevra dove ebbe l'ispirazione, venne ripresa in alcuni film come La moglie di Frankenstein (1935), Gothic (1986) e Frankenstein oltre le frontiere del tempo (1990).
La Rivista del cinematografo è un periodico italiano di informazione cinematografica fondato nel 1928. È la più antica pubblicazione italiana del settore ed è stata definita dai «Cahiers du Cinéma» miglior periodico italiano di cinema.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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