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Autore principale: Mankiewicz, Joseph Leo [Regista]
Fa parte di: Cofanetto Mankiewicz
Serie: Il piacere del cinema
Operazione Cicero (Five Fingers) è un film del 1952 diretto da Joseph L. Mankiewicz, basato su una storia veramente accaduta e romanzata da L. C. Moyzisch in Operation Cicero. Sulla vicenda nel 1979 fu girata anche la miniserie televisiva italiana Accadde ad Ankara, per la regia di Mario Landi, con protagonista Stefano Satta Flores. Si tratta della vicenda dell'agente segreto albanese Elyesa Bazna, nome in codice Cicero, una delle spie più famose che operò durante la seconda guerra mondiale. Lavorò per i nazisti tra il 1943 e il 1944, mentre era impiegato come cameriere dell'ambasciatore inglese presso il governo turco sir Hughe Montgomery Knatchbull-Hugessen ad Ankara. Il suo nome in codice era Cicero. Egli fotografava documenti segreti inglesi, trasmettendo poi i rullini all'ambasciatore tedesco ed ex-cancelliere Franz von Papen, tramite l'addetto commerciale dell'ambasciata tedesca, certo Moyzisch. Bazna pubblicò nel 1962 la sua versione dei fatti nel libro I was Cicero.
Joseph Leo Mankiewicz (Wilkes-Barre, 11 febbraio 1909 – New York, 5 febbraio 1993) è stato uno sceneggiatore, regista e produttore cinematografico statunitense, di origini polacche. Vincitore di quattro Premi Oscar per la regia e la sceneggiatura di Lettera a tre mogli, 1949, e Eva contro Eva, 1950, fu anche il regista del kolossal Cleopatra (1963). Condivide con John Ford e Alejandro González Iñárritu il record di due Oscar di miglior regista per due anni consecutivi.
Michael Wilson (McAlester, 1º luglio 1914 – 9 aprile 1978) è stato uno sceneggiatore statunitense. Vinse due Oscar alla migliore sceneggiatura non originale: nel 1952 per Un posto al sole e nel 1958 per Il ponte sul fiume Kwai. Vinse, inoltre, nel 1953 il Golden Globe per la migliore sceneggiatura per Operazione Cicero.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2025-12-15T01:51:21.959Z