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Autore principale: Virzì, Paolo
Fa parte di: Ovosodo / un film di Paolo Virzì ; soggetto: Francesco Bruni, Paolo Virzì ; sceneggiatura: Francesco Bruni, Paolo Virzì, con la collaborazione di Furio Scarpelli ; direttore della fotografia: Italo Petriccione ; scenografia: Sonia Peng, con la supervisione di Giancarlo Basili ; costumi: Francesca Sartori ; suono: Tullio Morganti ; musiche: Battista Lena e Saporaz ; con Edoardo Gabriellini, Claudia Pandolfi e con Nicoletta Braschi
Serie: I grandi film
Il capitale umano è un film del 2013 diretto da Paolo Virzì. Liberamente ispirato al romanzo omonimo di Stephen Amidon, è interpretato da Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni e Valeria Golino. Ѐ stato presentato in anteprima il 3 dicembre 2013 alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento. Il 24 settembre 2014 viene designato come film rappresentante il cinema italiano alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero del 2015. Il 19 dicembre 2014 viene escluso dalla candidatura, non venendo inserito nella lista ristretta.
La pazza gioia è un film del 2016 diretto da Paolo Virzì, con protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Il film è stato presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2016.
La bella vita è un film del 1994 diretto da Paolo Virzì, all'esordio nella regia. Con questa sua opera prima Virzì ha conquistato sia il David di Donatello che il Nastro d'argento come miglior regista esordiente.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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