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Dungeons & Dragons (abbreviato come D&D o DnD) è un gioco di ruolo fantasy creato da Gary Gygax e Dave Arneson, pubblicato per la prima volta nel gennaio 1974 dalla Tactical Studies Rules (TSR), azienda fondata da Gygax poi trasformata nella TSR Hobbies la quale fu acquisita nel 1997 dalla Wizards of the Coast, assieme a tutti i diritti su D&D; due anni più tardi, la stessa Wizards fu acquistata dalla Hasbro. In parte grazie anche a un'intensa attività di marketing, i prodotti marchiati Dungeons & Dragons hanno costituito oltre il 50% del mercato dei giochi di ruolo venduti nel 2002.D&D, che ha fornito lo spunto alla nascita di tutto il filone editoriale legato ai giochi di ruolo, è tra questi il più diffuso e conosciuto, con una stima di circa 20 milioni di giocatori, traduzioni in molte lingue e oltre 1 miliardo di dollari di vendite di manuali e accessori fino al 2004. Come per altri giochi di ruolo prodotti nei primi anni di diffusione di questo genere editoriale ha un nome che contiene un'allitterazione nella doppia "D" di Dungeons & Dragons.
L'invasione aliena è un tema classico della fantascienza basato su un grave pericolo corso dall'umanità, improvviso ed imprevisto, portato avanti da organismi, da robot o da cyborg, provenienti da altri pianeti del sistema solare, della galassia, dell'universo o di altri universi paralleli in altre dimensioni. L'attacco alla Terra, minacciato o realizzato, deliberato o incidentale, può essere condotto in campo aperto, sulla base di forze imponenti e di una schiacciante superiorità tecnologica, oppure per infiltrazione subdola, anche di poché entità organiche o di una sola, sulla base di estreme capacità esobiologiche di adattamento, predazione e riproduzione.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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