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Autore principale: Fincher, David
Pubblicazione: [Roma] : Gruppo editoriale L'Espresso, c2004
Tipo di risorsa: risorsa elettronica, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ispirato alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni '60. La dieta venne riconosciuta dall'UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità nel 2010. Il regime alimentare si fonda su alimenti il cui consumo è abituale in Paesi del bacino mediterraneo, in una proporzione che privilegia cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, rispetto ad un più raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci. Già alcuni dietologi medici - come il francese Paul Carton o lo svizzero Maximilian Bircher-Benner - avevano avanzato alcune ipotesi sugli effetti di un regime alimentare con limitato consumo di alimenti di origine animale come latticini, carne, uova. Il concetto di dieta mediterranea è stato introdotto e studiato inizialmente dal fisiologo statunitense Ancel Keys. La dieta mediterranea è associata a una riduzione della mortalità per tutte le cause negli studi osservazionali. La dieta mediterranea può aiutare con la perdita di peso nelle persone obese.[1]
Donald John Trump (AFI: [ˈdɑnəɫd ˈʤɑn ˈtʰɹʌmp]; New York, 14 giugno 1946) è un politico, imprenditore e personaggio televisivo statunitense, 45º presidente degli Stati Uniti d'America dal 2017 al 2021. Nato e cresciuto nel Queens, borough di New York, figlio del facoltoso imprenditore Fred Trump, Trump ha frequentato la Fordham University e, in seguito, la Wharton School of the University of Pennsylvania, dove si è laureato come baccelliere in economia nel 1968. Nel 1971 è diventato presidente dell'azienda paterna, la Elizabeth Trump & Son, ribattezzandola Trump Organization; ha esteso gli ambiti di attività dell'azienda, costruendo grattacieli (tra cui la Trump Tower), numerosi hotel (tra cui il Trump International Hotel and Tower), casinò, campi da golf e svariati altri edifici. Trump ha fondato diverse altre aziende e agenzie, tutte affiliate alla Trump Organization, come la Trump Model Management e la Trump Mortgage. Trump è stato coinvolto in oltre 4000 cause legali, tra cui sei bancarotte. Le sue strategie di gestione del marchio e il suo stile di vita opulento hanno contribuito a renderlo un personaggio celebre, la cui fama è stata accresciuta da camei in film e serie televisive, apparizioni in diversi concorsi di bellezza come Miss Universo, Miss Teen USA e Miss USA (di cui è stato proprietario dal 1996 al 2015), così come dalla popolarità del programma televisivo The Apprentice, da lui stesso prodotto e condotto fra il 2004 e il 2015. Con un patrimonio stimato in 3,1 miliardi di dollari, nel 2018 si è classificato in 766ª posizione nella lista delle persone più ricche del mondo stilata da Forbes, che nel 2016 lo aveva indicato come la seconda persona più potente al mondo, dietro Vladimir Putin, mentre sempre nel 2016 il settimanale statunitense Time lo ha prescelto quale persona dell'anno.Le posizioni politiche di Trump sono state descritte come populiste, protezionistiche, isolazioniste e nazionaliste. Inizialmente aderente al Partito Riformista (per cui è stato candidato alle elezioni presidenziali del 2000) e al Partito Democratico, si è successivamente affiliato al Partito Repubblicano, per il quale ha corso come candidato alle elezioni presidenziali del 2016, battendo a sorpresa la candidata democratica Hillary Clinton. Trump è il primo presidente americano a non aver ricoperto alcun carica pubblica o militare prima della sua elezione, nonché il più anziano al momento dell'assunzione dell'incarico, venendo poi superato dal suo successore Joe Biden. Durante la campagna elettorale e la sua presidenza, Trump ha fatto largo uso dei social network per diffondere notizie non supportate da fonti e teorie cospirazioniste, attirandosi numerose critiche. Diverse sue dichiarazioni sono state definite da giornalisti, avversari e attivisti come razziste o di natura discriminatoria. Coinvolto nello scandalo Russiagate, è stato accusato dal procuratore speciale Robert Mueller di aver beneficiato delle interferenze russe nelle elezioni del 2016, ma senza avere le prove necessarie per essere messo sotto processo. Durante la sua presidenza ha imposto il divieto di accesso negli Stati Uniti a cittadini provenienti da diversi Paesi a predominanza musulmana e promosso il rafforzamento del muro al confine tra Messico e Stati Uniti per fronteggiare l'immigrazione. Ha nominato tre giudici della corte suprema: Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett. Nell'ultimo anno di presidenza ha affrontato la pandemia di COVID-19, sottovalutando i rischi per la salute, ignorando o contestando le raccomandazioni di medici ed esperti e promuovendo false informazioni su trattamenti medici alternativi. Al 21 gennaio 2021, la pandemia ha causato 400.000 morti negli Stati Uniti. In politica estera, Trump ha assunto posizioni isolazioniste, rinegoziando l'Accordo nordamericano per il libero scambio e l'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada e ritirandosi dal Partenariato Trans-Pacifico, dall'Accordo di Parigi e dall'Accordo sul nucleare iraniano. Ha imposto alti dazi doganali che hanno scatenato una guerra commerciale con la Cina, ha ordinato l'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani e ha ritirato le truppe americane in Siria. Ha incontrato per tre volte il leader nordcoreano Kim Jong-un, diventando il primo presidente americano a mettere piede in Corea del Nord, ma le negoziazioni per un accordo di pace hanno portato ad un nulla di fatto. Ha preso attivamente parte alle negoziazioni degli Accordi di Abramo, con cui sono state normalizzate le relazioni diplomatiche tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Nel 2019 è stato coinvolto in un nuovo scandalo, denominato Ucrainagate, venendo accusato di aver fatto pressioni indebite all'Ucraina e ad altri Paesi per ottenere documenti compromettenti su Joe Biden, suo avversario alle elezioni presidenziali del 2020. È diventato il terzo presidente della storia ad essere messo in stato di accusa dalla Camera dei rappresentanti, dopo Andrew Johnson (1868) e Bill Clinton (1998), ma è stato assolto dal Senato. Ricandidatosi alle elezioni del 2020, viene sconfitto dal rivale democratico Joe Biden. Si è tuttavia rifiutato di riconoscere l’esito delle votazioni e la vittoria dello sfidante, annunciando ricorsi legali per presunti brogli. Tutti i ricorsi sono stati respinti dagli organismi giudicanti di competenza. Il 6 gennaio 2021, durante le votazioni del Congresso che hanno certificato la vittoria di Biden, dei manifestanti fedeli a Trump hanno assaltato ed occupato il Campidoglio, portando alla sospensione della seduta e all'evacuazione della struttura. In seguito ai fatti di Capitol Hill, il 13 gennaio viene nuovamente messo sotto accusa per "incitamento all'insurrezione", diventando l'unico presidente nella storia del paese ad essere stato sottoposto a due procedure di impeachment.
Il Gruppo Poli è un gruppo trentino del settore della grande distribuzione alimentare, con 68 punti vendita nelle regioni di Trentino-Alto Adige e Veneto. Il gruppo ha al suo interno 4 aziende, Seven Spa, Billig Spa, Supermercati Poli Spa e Orvea Spa. "Seven" è la società che gestisce in esternalizzazione tutti i servizi del gruppo e si occupa tra il resto, degli acquisti di frutta, verdura, latticini, salumi, surgelati, e prodotti non alimentari, del marketing e della gestione delle risorse umane. Le funzioni di logistica e distribuzione della merce sui punti vendita sono state quasi totalmente esternalizzate dando in gestione i magazzini a società esterne, con l'eccezione del non alimentare. Gruppo Poli detiene il 30% delle azioni della società a responsabilità limitata Agorà Network ed ha come partner le società Iperal (Valtellina, Valcamonica, Lecchese e Brianza), Sogegross (Liguria, Piemonte, Toscana) e Tigros (Varese, Novara, Como). Stando al sito ufficiale dell'azienda, il gruppo Poli controlla, in Trentino-Alto Adige, il 30,2% del mercato, di cui il 36,3% in provincia di Trento, ed il 18% nella provincia autonoma di Bolzano.
Seven Kingdoms (七王國 in cinese, Qī Wáng Guó in pinyin) è un videogioco strategico in tempo reale sviluppato da Trevor Chan della Enlight Software e pubblicato nel 1997 per Windows. Il gioco permette di sfidare fino a 6 regni avversari in un'unica partita, conquistandoli distruggendo tutti i loro edifici e le loro città o facendoli arrendere in cambio di denaro. Il gioco ha avuto, l'8 giugno 1998, una patch/espansione chiamata Ancient Adversaries, che aggiunge 3 nuove civiltà alle 7 preesistenti. La serie è inoltre proseguita con un sequel chiamato Seven Kingdoms II: The Fryhtan Wars del 1999 e uno spinoff chiamato Seven Kingdoms: Conquest del 2008.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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