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Autore principale: James, Henry <1843-1916>
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2010
Tipo di risorsa: risorsa elettronica, Livello bibliografico: monografia, Lingua: eng, Paese: IT
The Turn of the Screw è un film per la televisione del 2009 diretto da Tim Fywell, parzialmente basato sul romanzo Il giro di vite di Henry James. È stato trasmesso nel Regno Unito su BBC One il 30 dicembre 2009.
Henry James (New York, 15 aprile 1843 – Londra, 28 febbraio 1916) è stato uno scrittore e critico letterario statunitense naturalizzato britannico, noto per i suoi romanzi e i suoi racconti sul tema della coscienza e della moralità. Fratello del filosofo e psicologo William James e della scrittrice Alice James, contribuì significativamente alla critica letteraria coniando la teoria secondo la quale gli scrittori sono chiamati a presentare, attraverso le loro opere, la propria visione del mondo. In questo senso è significativa l'opera di romanziere: l'uso del punto di vista soggettivo, del monologo interiore e dei vari tipi di narrazione psicologica diedero una svolta decisiva al romanzo moderno.
Il giro di vite (The Turn of the Screw) è un racconto o novella dell'orrore scritto da Henry James, apparso originariamente a puntate nel 1898 sulla rivista Collier's Weekly dal 27 gennaio al 16 aprile. Il racconto fu pubblicato nell'ottobre 1898 nel libro Two Magics, edito a New York da MacMillan e a Londra da Heinemann. Classificato sia come storia di fantasmi che nel genere gotico, la novella ha come protagonista una governante che, occupandosi di due bambini in una remota magione nella campagna inglese, finisce per convincersi che siano posseduti dalle anime di due malvagi individui defunti. Nel secolo che seguì la pubblicazione di The Turn of the Screw, il testo divenne la pietra angolare degli studi accademici che fondarono il movimento del New Criticism. Il racconto ha conosciuto differenti interpretazioni, spesso mutualmente escludentesi; gli studiosi hanno cercato di determinare l'esatta natura del Male insinuatosi nella storia. Comunque, altri hanno suggerito che la genialità della trama risulti proprio dalla sua intrinseca abilità nel creare un intimo senso di confusione e suspense nel lettore. Il racconto è stato adattato numerose volte: in drammi radiofonici, film, sui palcoscenici, nell'opera da camera omonima di Benjamin Britten nel 1954, nel film con l'attrice Deborah Kerr del 1961 The Innocents.
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