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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi editore, 1960
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Gabriele Pepe (Civitacampomarano, 7 dicembre 1779 \xe2\x80\x93 Civitacampomarano, 26 luglio 1849) \xc3\xa8 stato un militare, patriota, letterato e poeta italiano, ufficiale dell'esercito napoletano.\nAppartenente alla nobile famiglia Pepe di Civitacampomarano (CB), fu uno dei precursori dell'unit\xc3\xa0 d'Italia e del Risorgimento, membro dell'Accademia dei Georgofili, socio al circolo Viesseux di Firenze, collabor\xc3\xb2 con l'Antologia e compose varie opere di carattere storico e letterario, fra cui il famoso Galimatias, il parallelo fra Cesare e Napoleone e altre.\nMolisano, era figlio di Carlo Marcello e di Angela Maria Cuoco (zia paterna di Vincenzo Cuoco, del quale Gabriele Pepe quindi era cugino diretto).\n\n"
'Giovanni Valentino Mattia Fabbroni (Firenze, 13 febbraio 1752 \xe2\x80\x93 Pisa, 17 dicembre 1822) \xc3\xa8 stato un naturalista, economista, agronomo, chimico e politico e pedagogo italiano.\n\n'
'La Sicilia (AFI: /si\xcb\x88\xca\xa7ilja/; Sicilia in siciliano, S\xc9\x99c\xc9\x99lia in galloitalico di Sicilia, Si\xc3\xa7illja in arb\xc3\xabresh, \xce\xa3\xce\xb9\xce\xba\xce\xb5\xce\xbb\xce\xaf\xce\xb1 in neogreco), ufficialmente denominata Regione siciliana (e non Regione Sicilia come viene talvolta impropriamente menzionata), \xc3\xa8 una regione autonoma a statuto speciale di 4 851 833 abitanti, con capoluogo Palermo.\nIl territorio della regione \xc3\xa8 costituito quasi interamente dall\'isola omonima, la pi\xc3\xb9 grande isola dell\'Italia e del Mediterraneo, nonch\xc3\xa9 la 45\xc2\xaa isola pi\xc3\xb9 estesa nel mondo, bagnata a nord dal Mar Tirreno, a ovest dal Canale di Sicilia, a sud-ovest dal Mar di Sicilia, a sud-est dal canale di Malta, a est dal Mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina che la separa dalla Calabria, con la parte rimanente che \xc3\xa8 costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria. \xc3\x88 la regione pi\xc3\xb9 estesa d\'Italia, la quarta per popolazione (dopo Lombardia, Lazio e Campania), e il suo territorio \xc3\xa8 ripartito in 390 comuni a loro volta costituiti in tre citt\xc3\xa0 metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi Consorzi comunali.\nLe pi\xc3\xb9 antiche tracce umane nell\'isola risalgono al 20.000 a.C. circa. In era preistorica fiorirono le culture dette di Stentinello, di Castelluccio, di Thapsos, e da qualche decennio \xc3\xa8 stata indiziata anche una "cultura" dei dolmen. Popoli provenienti dal Medioriente e da ogni parte d\'Europa vi s\'insediarono nei vari millenni, stratificandosi e fondendosi coi popoli autoctoni. Si ricordino i Sicani che in parte possono essere definiti come i discendenti dei primi abitatori dell\'isola, i Siculi e gli Elimi.\nL\'VIII secolo a.C. vide la Sicilia colonizzata dai Fenici e soprattutto dai Greci, nei successivi 600 anni si verific\xc3\xb2 l\'ascesa della grande potenza di Siracusa che con i Tiranni Gerone I e Dionisio I unific\xc3\xb2 sotto il proprio controllo, in una sorta di monarchia, tutta la Sicilia posta ad est del fiume Salso, inclusi pure molti centri abitati dai Siculi. Il successivo regno siceliota agatocleo, nel periodo della sua massima espansione, aveva come confine occidentale il Fiume Platani, estendendosi sulla parte orientale della Sicilia; su Gela, su Akragas e sul suo circondario; su Selinunte; sui territori dei Siculi e dei Sicani (stanziati nell\'interno), su Reghion, Locri e sull\'estremit\xc3\xa0 meridionale della Calabria. Solo l\'estremit\xc3\xa0 occidentale della Sicilia rimaneva in mano ai Cartaginesi che controllavano le citt\xc3\xa0 di Lilibeo, Drepanon e Panormo, e agli Elimi, loro alleati.\nDurante questa lunga fase storica la Sicilia fu campo di battaglia delle guerre greco-puniche e poi delle romano-puniche. L\'isola fu poi assoggettata dai Romani e divenne parte dell\'impero fino alla sua caduta nel V secolo d.C..\nFu quindi terra di conquista e, durante l\'Alto Medioevo, conquistata da Vandali, dagli Ostrogoti, dai Bizantini, dagli Arabi, che ne ripristinarono dopo secoli l\'indipendenza, istituendo l\'Emirato di Sicilia, e dai Normanni con questi ultimi che fondarono il Regno di Sicilia, che dur\xc3\xb2 dal 1130 al 1816; dopo la breve parentesi degli Angioini, con la rivolta del vespro, nel 1282, torn\xc3\xb2 indipendente sotto la denominazione di Regno di Trinacria. L\'isola poi divenne un vicereame di Spagna, pass\xc3\xb2 brevemente ai Savoia e all\'Austria e, infine, nel XVIII secolo, ai Borbone, sotto i quali, unito il regno di Sicilia al regno di Napoli, sorse nel 1816 il Regno delle Due Sicilie. La Sicilia fu unita allo Stato italiano nel 1860 con un plebiscito, in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia \xc3\xa8 divenuta regione autonoma e dal 1947 ha nuovamente un proprio parlamento, l\'Assemblea regionale siciliana o ARS, istituita ancor prima della nascita della Repubblica italiana.'
'Firenze (AFI: /fi\xcb\x88r\xce\xb5n\xca\xa6e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo\xcb\x88r\xc9\x9bn\xca\xa6a/) \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt\xc3\xa0 metropolitana; \xc3\xa8 il primo comune della regione per popolazione, cuore dell\'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia.\nNel Medioevo \xc3\xa8 stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell\'et\xc3\xa0 moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi\xc3\xb9 ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt\xc3\xa0 un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d\'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento.\nImportante centro universitario e patrimonio dell\'umanit\xc3\xa0 UNESCO dal 1982, \xc3\xa8 considerata luogo d\'origine del Rinascimento \xe2\x80\x93 la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica \xe2\x80\x93 e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. \xc3\x88 universalmente riconosciuta come una delle culle dell\'arte e dell\'architettura, nonch\xc3\xa9 rinomata tra le pi\xc3\xb9 belle citt\xc3\xa0 del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de\xe2\x80\x99 Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi\xc3\xb9 alta concentrazione di opere d\'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".'