biblio toscana

'La prospettiva Nevskij o Nevskij prospekt (in russo: \xd0\x9d\xd0\xb5\xd0\xb2\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb8\xd0\xb9 \xd0\xbf\xd1\x80\xd0\xbe\xd1\x81\xd0\xbf\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x82?, [\'n\xca\xb2efsk\xca\xb2\xc9\xaaj pr\xca\x8cs\'p\xca\xb2ekt], secondo la traduzione letterale "Corso della Neva") \xc3\xa8 la strada principale che attraversa la citt\xc3\xa0 di San Pietroburgo.'

"Aleksandr Jaroslavi\xc4\x8d Nevskij (in russo: \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xbd\xd0\xb4\xd1\x80 \xd0\xaf\xd1\x80\xd0\xbe\xd1\x81\xd0\xbb\xd0\xb0\xd0\xb2\xd0\xb8\xd1\x87 \xd0\x9d\xd0\xb5\xd0\xb2\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb8\xd0\xb9? ; Pereslavl'-Zalesskij, 30 maggio 1220 \xe2\x80\x93 Gorodec, 14 novembre 1263), figlio di Jaroslav Vsevolodovi\xc4\x8d, fu principe di Novgorod e di Vladimir dal 1252 fino alla sua morte; famoso per le sue epiche gesta militari, \xc3\xa8 considerato, insieme a Ivan Susanin, eroe nazionale russo.\n\n"

"La cattedrale di Aleksandr Nevskij (in lingua bulgara \xd0\xa5\xd1\x80\xd0\xb0\xd0\xbc-\xd0\xbf\xd0\xb0\xd0\xbc\xd0\xb5\xd1\x82\xd0\xbd\xd0\xb8\xd0\xba \xd0\xa1\xd0\xb2\xd0\xb5\xd1\x82\xd0\xb8 \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xbd\xd0\xb4\xd1\x8a\xd1\x80 \xd0\x9d\xd0\xb5\xd0\xb2\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb8, Hram-pametnik Sveti Aleksand\xc4\x83r Nevski) \xc3\xa8 una cattedrale ortodossa della Bulgaria, nella capitale della nazione, Sofia. Costruita in stile neo-bizantino, la cattedrale \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 grande di Sofia e la seconda pi\xc3\xb9 grande dell'intera penisola balcanica, preceduta soltanto dal Tempio di San Sava di Belgrado.\nLa cattedrale di Aleksandr Nevskij \xc3\xa8 alta 45 metri; col campanile, che contiene 12 campane, misura 50,52 metri. La cattedrale occupa un'area di 3170 m\xc2\xb2 e pu\xc3\xb2 contenere al suo interno pi\xc3\xb9 di 5.000 persone. L'interno della cattedrale \xc3\xa8 in stile italiano, decorato con alabastro e molti altri materiali pregiati.\n\n"

"Aleksandr Nevskij (in russo: \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xbd\xd0\xb4\xd1\x80 \xd0\x9d\xd0\xb5\xd0\xb2\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb8\xd0\xb9?) \xc3\xa8 un film sovietico del 1938 diretto da Sergej Michajlovi\xc4\x8d \xc4\x96jzen\xc5\xa1tejn.\nIl film \xc3\xa8 una ricostruzione storica e di propaganda antinazista in chiave epica. In quegli anni era in corso l'operazione restauratrice sia in sede politica sia nel campo delle arti, con la liquidazione di ogni avanguardia e introducendo i canoni del realismo socialista. Il culto della personalit\xc3\xa0 di Stalin richiedeva supporti storico-culturali. Di qui anche nel cinema il richiamo alla tradizione russa e ai valori nazionali. Il principe Nevskij \xc3\xa8 l'eroe, al posto di quella massa popolare, onnipresente nei precedenti lavori di \xc4\x96jzen\xc5\xa1tejn. Al posto dell'urgenza espressiva, si va sostituendo una accresciuta ricercatezza formale.\nQuesto film rappresenta il ritorno di \xc4\x96jzen\xc5\xa1tejn alla regia cinematografica, dopo quasi dieci anni di lontananza dai trionfi e dalla mondanit\xc3\xa0. Ed infatti, in perfetta coerenza con l'ideologia stalinista e il realismo socialista, il film venne accolto con grande successo alla sua presentazione a Mosca il 23 novembre 1938 (12 rulli, 3044 metri). Per questo film, nel febbraio 1939, \xc4\x96jzen\xc5\xa1tejn ricevette l'Ordine di Lenin. La colonna sonora fu appositamente composta da Prokof'ev per il film.\n\n"

"Il monastero di Aleksandr Nevskij, o lavra di Aleksandr Nevskij (in russo: \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xb5\xd0\xba\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xbd\xd0\xb4\xd1\x80\xd0\xbe-\xd0\x9d\xd0\xb5\xd0\xb2\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb0\xd1\x8f \xd0\xbb\xd0\xb0\xd0\xb2\xd1\x80\xd0\xb0? Aleksandro-Nevskaja Lavra), \xc3\xa8 una laura che si trova lungo il fiume Neva a San Pietroburgo, all'estremit\xc3\xa0 occidentale della prospettiva Nevskij, dedicato al famoso principe Aleksandr Nevskij (1252\xe2\x80\x931263).\n\n"

"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"