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Pubblicazione: Firenze : La Biblioteca, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Alessandro III di Macedonia (in greco antico: \xe1\xbc\x88\xce\xbb\xce\xad\xce\xbe\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x82 \xce\x93\' \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xb1\xce\xba\xce\xb5\xce\xb4\xcf\x8e\xce\xbd, Al\xc3\xa9xandros tr\xce\xaftos ho Maked\xcf\x8cn), universalmente conosciuto come Alessandro Magno (\xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82 \xe1\xbc\x88\xce\xbb\xce\xad\xce\xbe\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x82, M\xc3\xa9gas Al\xc3\xa9xandros; Pella, ecatombeone - 20 o 21 luglio 356 a.C. \xe2\x80\x93 Babilonia, targelione - 10 o 11 giugno 323 a.C.), \xc3\xa8 stato un militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II.\n\xc3\x88 noto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone. Il termine "magno" deriva dal latino magnus "grande", che traduce il termine greco antico \xce\xbc\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82 (m\xc3\xa9gas). \xc3\x88 considerato uno dei pi\xc3\xb9 celebri conquistatori e strateghi della storia.\nIn soli dodici anni conquist\xc3\xb2 l\'Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall\'Asia Minore all\'Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Tale straordinario successo fu dovuto sia a una congiuntura storica eccezionalmente favorevole (le crisi dell\'Impero persiano e della Grecia delle poleis, unite all\'opera espansionistica gi\xc3\xa0 incominciata dal padre) sia a una sua innegabile intelligenza militare e diplomatica. Dotato di grande coraggio e carisma, Alessandro aveva un forte ascendente sui suoi soldati, che spronava anche partecipando personalmente ai combattimenti. Inoltre, egli fu uno dei primi condottieri dell\'antichit\xc3\xa0 ad aver capito l\'importanza fondamentale della propaganda, sia per guadagnare prestigio nelle proprie file, sia per incutere timore ai nemici.\nPer assicurarsi ci\xc3\xb2, Alessandro costitu\xc3\xac un\'imponente macchina mediatica (si fece accompagnare per tutta la durata della sua campagna da una quantit\xc3\xa0 di storici e redattori di diari giornalieri, tra cui il greco Callistene) e diede estrema importanza nel corso di tutta la spedizione a gesti di forte valenza simbolica e alla divulgazione di leggende sulla propria discendenza da eroi mitici (Eracle e Achille) o persino da vere e proprie divinit\xc3\xa0. Infine si sforz\xc3\xb2 in ogni modo di fondere e amalgamare le culture delle diverse etnie che abitavano le terre che si trov\xc3\xb2 a unificare sotto il suo impero, dimostrando una disposizione al sincretismo estremamente inusuale per un greco del suo tempo. Le sue innumerevoli conquiste diedero alla cultura greca una diffusione universale, dando cos\xc3\xac avvio al cosiddetto periodo ellenistico.\nAlessandro mor\xc3\xac a Babilonia nel mese di daisios (targelione) del 323 a.C., forse avvelenato, forse per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza o, secondo teorie pi\xc3\xb9 recenti, a causa di una cirrosi epatica provocata dall\'abuso di vino o di pancreatite acuta. Dopo la morte del Conquistatore, l\'Impero macedone fu suddiviso, non senza molti scontri e guerre, tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue spedizioni. Si costituirono cos\xc3\xac i cosiddetti regni ellenistici, tra cui quello Tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria e in Asia Minore.\nL\'eccezionalit\xc3\xa0 del personaggio e delle sue imprese ispir\xc3\xb2, gi\xc3\xa0 durante la vita ma ancor pi\xc3\xb9 dopo la sua morte, un gran numero di leggende (una famosa \xc3\xa8 quella della costruzione delle mitiche Porte di Alessandro) e una sterminata tradizione letteraria e figurativa, in cui il condottiero venne ritratto in sembianza di eroe (ad esempio \xc3\xa8 spesso scolpito nudo, un trattamento riservato, nella Grecia classica, esclusivamente agli dei o ai semidei). Nella ritrattistica \xc3\xa8 spesso assimilato ad Achille, di cui Alessandro stesso si considerava diretto discendente per parte di madre.\nI racconti storici sul suo conto hanno ben presto assunto colorazioni mitiche, ed \xc3\xa8 pertanto difficile discernere i fatti storici dalle rielaborazioni fantastiche. Le storie a lui riferite non si ritrovano solo nelle letterature occidentali: nella Bibbia (Primo libro dei Maccabei), ad esempio, si fa esplicito riferimento ad Alessandro, mentre nel Corano il misterioso Dhu al-Qarnayn (il Bicorne o letteralmente "quello dalle due corna") viene talvolta identificato, da alcuni, con il mitico conquistatore macedone senza per\xc3\xb2 evidenze.\n\n'
'Bagoa (in persiano: Bagoi; in greco: \xce\x92\xce\xb1\xce\xb3\xcf\x8e\xce\xb1\xcf\x82, traslitterato Bagoas; IV secolo a.C. \xe2\x80\x93 ...) \xc3\xa8 stato un cortigiano persiano, figura molto discussa della storia greco-persiana e della vita di Alessandro Magno.'
"Gneo Pompeo Magno (in latino: Gnaeus Pompeius Magnus; nelle epigrafi: CN\xc2\xb7POMPEIVS\xc2\xb7CN\xc2\xb7F\xc2\xb7SEX\xc2\xb7N\xc2\xb7MAGNVS; Firmum Picenum, 29 settembre 106 a.C. \xe2\x80\x93 Pelusio, 28 settembre 48 a.C.) \xc3\xa8 stato un militare e politico romano, prima alleato e poi avversario di Gaio Giulio Cesare.\nAbile generale e condottiero sagace ed esperto, Pompeo, originario del Piceno e figlio di Gneo Pompeo Strabone, divenne famoso fin dalla giovane et\xc3\xa0 per una serie di brillanti vittorie durante la guerra civile dell'83-82 a.C. divenendo il principale luogotenente di Lucio Cornelio Silla. Negli anni seguenti divenne il personaggio politico pi\xc3\xb9 prestigioso e potente di Roma grazie alle sue continue vittorie contro Marco Emilio Lepido, Quinto Sertorio, gli schiavi di Spartaco, i pirati del Mediterraneo e Mitridate VI del Ponto.\nAlleatosi inizialmente con Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso nel primo triumvirato, in seguito si affianc\xc3\xb2 alla fazione repubblicana e combatt\xc3\xa9 la guerra civile contro Cesare nel 49-48 a.C; sconfitto irrimediabilmente nella battaglia di Farsalo, fugg\xc3\xac in Egitto dove venne ucciso a tradimento.\nSuo figlio, Sesto Pompeo, continu\xc3\xb2 la guerra contro Gaio Giulio Cesare, ma anche lui fu sconfitto.\nPersonaggio discusso, altamente apprezzato da alcuni e fortemente criticato da altri, Gneo Pompeo rimane una delle personalit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 importanti della storia di Roma antica."
"La storia di Siracusa in epoca greca si apre nella seconda met\xc3\xa0 dell'VIII secolo a.C., con la colonizzazione ellenica. La polis era chiamata dai Greci Syr\xc3\xa1kousai (in greco antico: \xce\xa3\xcf\x85\xcf\x81\xce\xac\xce\xba\xce\xbf\xcf\x85\xcf\x83\xce\xb1\xce\xb9). Il centro, situato sulla costa sud-orientale della Sicilia, corrisponde all'odierna Siracusa, citt\xc3\xa0 italiana capoluogo di provincia.\nNata da una colonia di Corinto, la polis in breve tempo crebbe, fondando essa stessa altre colonie in Sicilia. Successivamente vide l'avvicendarsi di numerosi tiranni; tra i principali che la citt\xc3\xa0 ebbe si citano: Gelone, il primo tiranno aretuseo proveniente da Gela che dot\xc3\xb2 la polis di un numeroso esercito e di una tra le flotte pi\xc3\xb9 potenti del Mediterraneo; Dionisio I di Siracusa, considerato come il prototipo del potere assoluto, port\xc3\xb2 la polis ad una grande espansione fondando colonie persino in Adriatico; Agatocle, fu il primo tiranno a prendere il nominativo di Re, e infatti egli \xc3\xa8 ricordato per essersi titolato Re di Sicilia e Re d'Africa; infine Gerone II, il tiranno che ad un certo punto instaur\xc3\xb2 un governo quasi democratico, guidando Syrakousai nel difficile periodo in cui Roma inizi\xc3\xb2 la conquista della Sicilia.\nMa Syrakousai non conobbe solo la Tirannide, essa infatti visse anche momenti di Repubblica, che non fermarono comunque i conflitti bellici che si ritrov\xc3\xb2 ad affrontare, come quello con Ducezio Re dei Siculi e la sua synteleia. Inoltre fu il principale teatro dell'epico scontro avvenuto con Atene, che durante la guerra del Peloponneso attacc\xc3\xb2 la polis siceliota con l'intento di conquistarla, ma i suoi piani fallirono, anche grazie all'alleanza che Syrakousai strinse con Sparta.\nLa polis visse oltre mezzo millennio da protagonista del suo tempo, fino alla conquista da parte di Roma, avvenuta nel 212 a.C. dopo un lungo assedio. Fu una delle ultime poleis di Sicilia a cadere sotto il dominio romano.\nTra i suoi abitanti illustri, va ricordato Archimede, matematico antico siracusano che con le sue geniali invenzioni e scoperte diede il suo contributo fondamentale al corso della storia scientifica.\nGli storici sono concordi nell'affermare che Syrakousai fu la pi\xc3\xb9 grande metropoli del mondo greco antico.\n\n"
"La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civilt\xc3\xa0 sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonch\xc3\xa9 sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. \nDal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico.\nUfficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.\n\n"