Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Alessandro III di Macedonia (in greco antico: \xe1\xbc\x88\xce\xbb\xce\xad\xce\xbe\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x82 \xce\x93\' \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xb1\xce\xba\xce\xb5\xce\xb4\xcf\x8e\xce\xbd, Al\xc3\xa9xandros tr\xce\xaftos ho Maked\xcf\x8cn), universalmente conosciuto come Alessandro Magno (\xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82 \xe1\xbc\x88\xce\xbb\xce\xad\xce\xbe\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x82, M\xc3\xa9gas Al\xc3\xa9xandros; Pella, ecatombeone - 20 o 21 luglio 356 a.C. \xe2\x80\x93 Babilonia, targelione - 10 o 11 giugno 323 a.C.), \xc3\xa8 stato un militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II.\n\xc3\x88 noto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone. Il termine "magno" deriva dal latino magnus "grande", che traduce il termine greco antico \xce\xbc\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82 (m\xc3\xa9gas). \xc3\x88 considerato uno dei pi\xc3\xb9 celebri conquistatori e strateghi della storia.\nIn soli dodici anni conquist\xc3\xb2 l\'Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall\'Asia Minore all\'Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Tale straordinario successo fu dovuto sia a una congiuntura storica eccezionalmente favorevole (le crisi dell\'Impero persiano e della Grecia delle poleis, unite all\'opera espansionistica gi\xc3\xa0 incominciata dal padre) sia a una sua innegabile intelligenza militare e diplomatica. Dotato di grande coraggio e carisma, Alessandro aveva un forte ascendente sui suoi soldati, che spronava anche partecipando personalmente ai combattimenti. Inoltre, egli fu uno dei primi condottieri dell\'antichit\xc3\xa0 ad aver capito l\'importanza fondamentale della propaganda, sia per guadagnare prestigio nelle proprie file, sia per incutere timore ai nemici.\nPer assicurarsi ci\xc3\xb2, Alessandro costitu\xc3\xac un\'imponente macchina mediatica (si fece accompagnare per tutta la durata della sua campagna da una quantit\xc3\xa0 di storici e redattori di diari giornalieri, tra cui il greco Callistene) e diede estrema importanza nel corso di tutta la spedizione a gesti di forte valenza simbolica e alla divulgazione di leggende sulla propria discendenza da eroi mitici (Eracle e Achille) o persino da vere e proprie divinit\xc3\xa0. Infine si sforz\xc3\xb2 in ogni modo di fondere e amalgamare le culture delle diverse etnie che abitavano le terre che si trov\xc3\xb2 a unificare sotto il suo impero, dimostrando una disposizione al sincretismo estremamente inusuale per un greco del suo tempo. Le sue innumerevoli conquiste diedero alla cultura greca una diffusione universale, dando cos\xc3\xac avvio al cosiddetto periodo ellenistico.\nAlessandro mor\xc3\xac a Babilonia nel mese di daisios (targelione) del 323 a.C., forse avvelenato, forse per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza o, secondo teorie pi\xc3\xb9 recenti, a causa di una cirrosi epatica provocata dall\'abuso di vino o di pancreatite acuta. Dopo la morte del Conquistatore, l\'Impero macedone fu suddiviso, non senza molti scontri e guerre, tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue spedizioni. Si costituirono cos\xc3\xac i cosiddetti regni ellenistici, tra cui quello Tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria e in Asia Minore.\nL\'eccezionalit\xc3\xa0 del personaggio e delle sue imprese ispir\xc3\xb2, gi\xc3\xa0 durante la vita ma ancor pi\xc3\xb9 dopo la sua morte, un gran numero di leggende (una famosa \xc3\xa8 quella della costruzione delle mitiche Porte di Alessandro) e una sterminata tradizione letteraria e figurativa, in cui il condottiero venne ritratto in sembianza di eroe (ad esempio \xc3\xa8 spesso scolpito nudo, un trattamento riservato, nella Grecia classica, esclusivamente agli dei o ai semidei). Nella ritrattistica \xc3\xa8 spesso assimilato ad Achille, di cui Alessandro stesso si considerava diretto discendente per parte di madre.\nI racconti storici sul suo conto hanno ben presto assunto colorazioni mitiche, ed \xc3\xa8 pertanto difficile discernere i fatti storici dalle rielaborazioni fantastiche. Le storie a lui riferite non si ritrovano solo nelle letterature occidentali: nella Bibbia (Primo libro dei Maccabei), ad esempio, si fa esplicito riferimento ad Alessandro, mentre nel Corano il misterioso Dhu al-Qarnayn (il Bicorne o letteralmente "quello dalle due corna") viene talvolta identificato, da alcuni, con il mitico conquistatore macedone senza per\xc3\xb2 evidenze.\n\n'
'Le relazioni personali di Alessandro Magno includono stretti legami intessuti sia con donne sia con uomini.\nTra le sue relazioni maschili, spicca per intensit\xc3\xa0 quella che intrattenne con Efestione, uno dei pi\xc3\xb9 fedeli collaboratori nonch\xc3\xa9 compagno di molte avventure e battaglie nell\'esercito macedone; figlio del nobile Amintore, rimase costantemente al suo fianco, soprattutto nella sua qualifica di consigliere sempre molto ascoltato: di certo egli \xc3\xa8 stato il miglior amico, spesso definito amante, che il condottiero abbia mai avuto. Efestione fu uno dei due Ipparco o luogotenente degli eteri-"compagni del re" (l\'altro era Clito il Nero), carica che tenne fino alla morte; tale avvenimento fece sprofondare Alessandro in una profonda prostrazione.\nAlessandro ebbe un rapporto assai stretto anche con l\'adolescente persiano nonch\xc3\xa9 eunuco Bagoas.\nPer quanto riguarda le donne, Alessandro si \xc3\xa8 sposato almeno tre volte: la prima con la principessa Rossane, figlia del satrapo di Battria Ossiarte; in seguito, prese come legittima moglie la principessa Statira II, figlia del re Dario III di Persia; per ultima ci fu la principessa Parisatide II, figlia di Artaserse III di Persia.\nPare poi che abbia avuto storie anche con altre donne, come quella con la principessa Barsine figlia del satrapo Artabazo di Frigia; inoltre, scelse come concubina l\'etera Campaspe, suo primo autentico amore femminile: alcuni di questi nomi non vengono, per\xc3\xb2, confermati da tutte le fonti a nostra disposizione e rimangono pertanto nell\'ambito della teoria.\nVarie fonti riportano la notizia dello scarso interesse che dimostr\xc3\xb2 sempre nei confronti dell\'amore verso le donne.\n\n'
"La campagna balcanica di Alessandro Magno, durata dalla primavera all'agosto del 335 a.C., fu il primo impegno militare di Alessandro Magno, divenuto re di Macedonia alla morte del padre Filippo II. Essa aveva lo scopo, prima dell'impegnativa campagna contro i Persiani, di sottomettere le popolazioni barbare insediate nei territori delle attuali Bulgaria, Romania, Macedonia e Albania. La campagna si chiuse con il successo macedone.\n\n"
"L'Anabasis Alexandri (La spedizione di Alessandro), \xc3\xa8 un testo redatto in lingua greca dallo storico greco Arriano nel II secolo, ed \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 grande fonte di informazioni su Alessandro Magno. \n\n"
"La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civilt\xc3\xa0 sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonch\xc3\xa9 sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. \nDal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico.\nUfficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.\n\n"