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Pubblicazione: Firenze : EDAM, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la pi\xc3\xb9 generale tendenza artistica del neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalit\xc3\xa0 nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi. Nella storia dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococ\xc3\xb2, in anni in cui il Grand Tour segnava la formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia.\nIl periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della rivoluzione industriale. Sempre in questo periodo comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva.Nonostante veri e propri stili precursori, come quello italiano di Andrea Palladio successivamente seguito dal palladianesimo, diffusosi poi in Inghilterra e in seguito in tutto il mondo che influ\xc3\xac notevolmente l'architettura neoclassica, il neoclassicismo vero e proprio cominci\xc3\xb2 dopo la met\xc3\xa0 del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina.\nPur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. A questo proposito \xc3\xa8 difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo pu\xc3\xb2 essere inserito in una corrente pi\xc3\xb9 ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (gi\xc3\xa0 a partire dall'architettura cinquecentesca), ma rest\xc3\xb2 in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura pi\xc3\xb9 recente (si vedano le varie tendenze monumentaliste novecentesche).\n\n"
"L'architettura neoclassica in Italia si svilupp\xc3\xb2 a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XVIII secolo nel contesto dei piccoli stati spesso in contrasto tra loro e dominati da potenze straniere. Tale situazione perdur\xc3\xb2 sino all'istituzione del Regno d'Italia con Vittorio Emanuele II di Savoia.\nPer questo motivo il Neoclassicismo non si afferm\xc3\xb2 uniformemente su tutto il territorio; l'assenza di una cultura unitaria e le difficolt\xc3\xa0 economiche che gravano sulla penisola italiana nel Settecento ridussero la crescita in ambito urbanistico ed architettonico.All'inizio dello stesso secolo si era manifestata una breve, ma straordinaria, stagione tardobarocca: a Roma, si erano realizzati monumenti come piazza di Spagna, Fontana di Trevi e piazza Sant'Ignazio, mentre in Piemonte erano all'opera Filippo Juvarra e Bernardo Antonio Vittone. L'attivit\xc3\xa0 si era poi spostata nel Regno di Napoli, dove Ferdinando Fuga e Luigi Vanvitelli erano stati chiamati a innalzare rispettivamente il Real Albergo dei Poveri e la Reggia di Caserta; in particolare, la Reggia, malgrado all'esterno accenni a una certa contenutezza neoclassica, \xc3\xa8 ritenuta l'ultima grande realizzazione e incarnazione della migliore tradizione del Barocco italiano.\nL'affermazione del Neoclassicismo fu pertanto lenta e faticosa, e risent\xc3\xac essenzialmente di apporti stranieri, in particolare francesi.A questo quadro d'insieme si aggiunge lo scarso interesse degli studiosi nei confronti dell'architettura neoclassica italiana, che per molto tempo ne ha limitato un esame approfondito e sereno. Malgrado le difficolt\xc3\xa0 generate dal contesto socio-politico, il Neoclassicismo in Italia produsse numerose opere notevoli. Studi pi\xc3\xb9 recenti hanno infatti evidenziato i tratti distintivi, le peculiarit\xc3\xa0 e, per certi versi, i caratteri unitari della produzione italiana, nelle sue varianti regionali o addirittura locali, nel contesto di quel policentrismo che ancora caratterizzava la Penisola tra il Settecento e l'Ottocento.\n\n"
"L'architettura neoclassica in Toscana si afferm\xc3\xb2 tra la seconda met\xc3\xa0 del Settecento e la prima met\xc3\xa0 dell'Ottocento all'interno di un quadro storico-politico sostanzialmente allineato a quello che interess\xc3\xb2 il resto della penisola italiana, sviluppando tuttavia caratteri originali.\nInfatti, a differenza di altre regioni, dove negli anni del rinnovamento giunsero spesso architetti da fuori, l'Accademia di belle arti di Firenze form\xc3\xb2 direttamente i protagonisti di una stagione particolarmente vivace, soprattutto nell'ambito del Granducato di Toscana.\n\n"
"La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre citt\xc3\xa0 toscane, \xc3\xa8 sicuramente tra le pi\xc3\xb9 originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che \xc3\xa8 comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si \xc3\xa8 poi sviluppata la citt\xc3\xa0 sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana.\nTramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella pi\xc3\xb9 importante citt\xc3\xa0 italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i pi\xc3\xb9 trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di citt\xc3\xa0 cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la citt\xc3\xa0 accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno."
"L'architettura \xc3\xa8 la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si pu\xc3\xb2 dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche.\nDa quando l'uomo ha avuto capacit\xc3\xa0 cognitive tali da potersi organizzare in civilt\xc3\xa0, l'architettura \xc3\xa8 sempre esistita. L'architettura \xc3\xa8 nata anzitutto per soddisfare le necessit\xc3\xa0 biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo \xc3\xa8 tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civilt\xc3\xa0. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella societ\xc3\xa0, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente.\nCon la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata per\xc3\xb2 di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura \xc3\xa8 spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico.\nDefinire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico \xc3\xa8 stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civilt\xc3\xa0 a civilt\xc3\xa0 o da epoca ad epoca."