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Pubblicazione: Firenze : Sadea Sansoni, 1966
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
"Andrea di Bartolo di Bargilla, detto Andrea del Castagno (Castagno, 1421 \xe2\x80\x93 Firenze, 1457), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nFu uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, assieme a Beato Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo Uccello. Il suo stile personalissimo fu influenzato da Masaccio e Donatello, dei quali svilupp\xc3\xb2 in particolare la resa prospettica, il chiaroscuro plastico, che drammatizz\xc3\xb2 con l'uso di tinte pi\xc3\xb9 scure, e il realismo delle fisionomie e dei gesti, talvolta cos\xc3\xac esasperato da raggiungere esiti espressionistici.\nA Firenze la sua lezione fu solo in parte capita e recepita, mentre si sviluppava, in et\xc3\xa0 laurenziana, un gusto prevalentemente legato alla ricercatezza del disegno e a un accordo elegante di tinte chiare. Fu invece a Ferrara che l'opera di Andrea del Castagno venne ulteriormente sviluppata, ponendo le basi per la scuola locale di Cosm\xc3\xa8 Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti."
"L'Ultima cena \xc3\xa8 un affresco (453 x975 cm) di Andrea del Castagno, databile al 1445-1450 circa e conservato nel Museo del Cenacolo di Sant'Apollonia a Firenze. Coronata dalle scene della Resurrezione, Crocifissione e Compianto, di queste ultime, staccate e ricollocate in loco, si conservano anche le sinopie sulla parete opposta.\n\n"
"Andrea di Bartolo di Bargilla, detto Andrea del Castagno (Castagno, 1421 \xe2\x80\x93 Firenze, 1457), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nFu uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, assieme a Beato Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo Uccello. Il suo stile personalissimo fu influenzato da Masaccio e Donatello, dei quali svilupp\xc3\xb2 in particolare la resa prospettica, il chiaroscuro plastico, che drammatizz\xc3\xb2 con l'uso di tinte pi\xc3\xb9 scure, e il realismo delle fisionomie e dei gesti, talvolta cos\xc3\xac esasperato da raggiungere esiti espressionistici.\nA Firenze la sua lezione fu solo in parte capita e recepita, mentre si sviluppava, in et\xc3\xa0 laurenziana, un gusto prevalentemente legato alla ricercatezza del disegno e a un accordo elegante di tinte chiare. Fu invece a Ferrara che l'opera di Andrea del Castagno venne ulteriormente sviluppata, ponendo le basi per la scuola locale di Cosm\xc3\xa8 Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti."
"Il Ritratto d'uomo \xc3\xa8 un dipinto tempera su tavola (54,2x40,4 cm) di Andrea del Castagno, databile al 1450-1457 circa e conservato oggi nella National Gallery of Art di Washington. \xc3\x88 noto anche per essere stato il soggetto della terza serie della banconota da 10.000 lire italiane, stampata dal 1976 al 1984.\n\n"