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Serie: Forma e colore ; 19
Serie: Forma e colore ; 0019
"Il campanile di Giotto \xc3\xa8 la torre campanaria di Santa Maria del Fiore, la cattedrale di Firenze, e si trova in piazza del Duomo.\nLe sue fondamenta furono scavate attorno al 1298 all'inizio del cantiere della nuova cattedrale, quando capomastro era Arnolfo di Cambio. Nel 1334 Giotto di Bondone subentr\xc3\xb2 nell'incarico di capomastro. Vasari, nella \xe2\x80\x9cVita di Giotto\xe2\x80\x9d, riferisce del suo arrivo \xc2\xabl'anno 1334 a d\xc3\xac 9 di luglio, al campanile di S. Maria del Fiore\xc2\xbb, quando inizi\xc3\xb2 a occuparsi subito della costruzione del primo piano del campanile disinteressandosi - secondo quanto sostiene una leggenda - del cantiere della basilica.\nLa posizione inusuale del campanile, allineato con la facciata, riflette la volont\xc3\xa0 di conferirgli una grande importanza come segno di forte verticalit\xc3\xa0 al centro della Insula Episcopalis, oltre probabilmente alla necessit\xc3\xa0 pratica di liberare la visuale della zona absidale per la grande cupola, prevista sin dal progetto arnolfiano. Giotto forn\xc3\xac un progetto originale del campanile, con una terminazione a cuspide piramidale alta 50 braccia fiorentine (circa 30 metri), secondo cui l'elevazione totale sarebbe dovuta essere di 110-115 metri circa. Un disegno conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena \xc3\xa8 considerato da alcuni studiosi ispirato a questo progetto.\nTuttora l'altezza del campanile visitabile al pubblico \xc3\xa8 di 82 metri e il numero degli scalini per salire sulla sommit\xc3\xa0 \xc3\xa8 398 originali a cui si devono aggiungere 15 che fanno parte della prima rampa di accesso.\n\n"
'Giotto Di Bondone (forse ipocoristico di Ambrogio (Ambrogiotto), o Angelo, Parigiotto, Ruggero (Ruggerotto), o ancora da Biagio, senza escludere l\xe2\x80\x99ipotesi che Giotto possa essere un nome proprio), conosciuto semplicemente come Giotto (Colle di Vespignano, 1267 \xe2\x80\x93 Firenze, 8 gennaio 1337) \xc3\xa8 stato un pittore e architetto italiano.'
'Giovanni Pisano (Pisa, 1248 circa \xe2\x80\x93 Siena, 1315 circa) \xc3\xa8 stato uno scultore e architetto italiano.\nRiusc\xc3\xac a sviluppare gli spunti del padre Nicola, confermando il ruolo preminente della scultura tra le arti figurative del XIII secolo, almeno fino al sorgere di Giotto. Diede alle sue statue forme slanciate ed elegantemente inarcate, ai rilievi un forte senso di movimento e di chiaroscuro, manifestando una forte espressivit\xc3\xa0, senza tuttavia dimenticare mai una solida volumetria tipicamente italiana. Fu protagonista di alcuni dei pi\xc3\xb9 importanti cantieri della sua epoca, soprattutto a Pisa e a Siena, diventando uno degli artisti pi\xc3\xb9 influenti del XIV secolo.\n\n'
"Un fabbro \xc3\xa8 una persona che crea oggetti di ferro o d'acciaio, utilizzando a questo scopo attrezzi a mano per martellare, curvare, tagliare o comunque dare forma al metallo quando questo si trova in uno stato non liquido. \n\nUn fabbro che lavora principalmente sugli attrezzi per i cavalli \xc3\xa8 chiamato maniscalco. Il maniscalco lavora con il metallo nero, specialmente ferro. Il colore nero proviene da uno strato di ossido che si deposita sulla superficie del metallo durante il riscaldamento."