Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Antonino Pierozzi noto anche come sant'Antonino da Firenze (Firenze, 1389 \xe2\x80\x93 Montughi, 2 maggio 1459) \xc3\xa8 stato un teologo, arcivescovo cattolico e letterato italiano; appartenne all'ordine dei Frati Predicatori, fu arcivescovo di Firenze e studioso nei ranghi della tarda scolastica. \xc3\x88 venerato come santo dalla Chiesa cattolica.\n\n"
"L'arcidiocesi di Firenze (in latino: Archidioecesis Florentina) \xc3\xa8 una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Italia appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 824.000 battezzati su 833.624 abitanti. \xc3\x88 retta dall'arcivescovo cardinale Giuseppe Betori.\nLa festa del patrono della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 il 24 giugno, giorno della Nativit\xc3\xa0 di san Giovanni Battista, mentre i patroni della diocesi sono san Zanobi e sant'Antonino Pierozzi, vescovi della citt\xc3\xa0.\n\n"
'Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 circa \xe2\x80\x93 Roma, 18 febbraio 1455), detto il Beato Angelico o Fra\' Angelico, fu un pittore italiano.\nFu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982, anche se gi\xc3\xa0 dopo la sua morte era stato chiamato Beato Angelico sia per l\'emozionante religiosit\xc3\xa0 di tutte le sue opere che per le sue personali doti di umanit\xc3\xa0 e umilt\xc3\xa0. Fu Giorgio Vasari, ne Le vite ad aggiungere al suo nome l\'aggettivo "Angelico", usato in precedenza da fra Domenico da Corella e da Cristoforo Landino.\nFrate domenicano, cerc\xc3\xb2 di saldare i nuovi principi rinascimentali, come la costruzione prospettica e l\'attenzione alla figura umana, con i vecchi valori medievali, quali la funzione didattica dell\'arte e il valore mistico della luce.\n\n'
"La basilica di San Marco a Firenze \xc3\xa8 una delle chiese del centro storico cittadino, che domina un'affollata piazza e che fa da punto di riferimento per l'area urbana circostante. La chiesa faceva parte originariamente del grande complesso del convento di San Marco, in cui vissero ed operarono molti fra i pi\xc3\xb9 importanti rappresentanti della spiritualit\xc3\xa0 e della cultura quattrocentesca: Cosimo il Vecchio, sant'Antonino, il Beato Angelico, Ambrogio Catarino Politi, Fra Bartolomeo, Tommaso Caccini (noto per aver inquisito Galileo Galilei) e, soprattutto, fra Girolamo Savonarola, che predic\xc3\xb2 contro la decadenza dei costumi, finendo poi impiccato ed arso in piazza della Signoria nel 1498. Dal 1934 vi dimor\xc3\xb2 anche il sindaco di Firenze Giorgio La Pira, il cui corpo riposa ancora nel complesso monastico.\nDal 1869 l'ex-convento ospita il Museo San Marco di Firenze, di cui per\xc3\xb2 non fanno parte n\xc3\xa9 la chiesa n\xc3\xa9 l'attiguo chiostro di San Domenico.\n\n"
"Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1\xc2\xba gennaio 1449 \xe2\x80\x93 Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. \xc3\x88 stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonch\xc3\xa9 uno dei pi\xc3\xb9 significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere.\nLorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle citt\xc3\xa0 sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifest\xc3\xb2 il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454.\nPer questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano de' Medici rimase assassinato. Il fallimento della congiura provoc\xc3\xb2 l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilit\xc3\xa0 diplomatica e il suo carisma, con cui riusc\xc3\xac, da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica.\nDivenuto negli anni ottanta l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo leg\xc3\xb2 il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribell\xc3\xb2 all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola, impiccato e messo al rogo 6 anni dopo. Come conseguenza, la rivalit\xc3\xa0 dei signori italiani, non pi\xc3\xb9 frenati dalla diplomazia di Lorenzo, permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.\n\n"