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Pubblicazione: Londra : Società promotrice della dottrina cristiana, 1863
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'anglicanesimo o anglicanismo \xc3\xa8 una confessione che si pone a met\xc3\xa0 strada (Via Media) tra il cristianesimo cattolico e quello protestante, e che ebbe origine nel XVI secolo con la separazione della Chiesa d\'Inghilterra dalla Chiesa cattolica durante il regno di Enrico VIII. Comprende chiese che sono storicamente legate ad essa ed altre con credenze, pratiche di culto e strutture affini, sebbene non identiche. La parola anglicano ha avuto origine da ecclesia anglicana, una frase latina risalente al 1246 che significa "chiesa inglese". Gli aderenti all\'anglicanesimo sono chiamati anglicani. La maggioranza di loro fa parte delle chiese aderenti alla Comunione Anglicana internazionale.\nC\'\xc3\xa8 tuttavia un certo numero di chiese al di fuori della Comunione Anglicana che si autodefiniscono anglicane e sono quelle legate all\'anglicanesimo continuo", su posizioni conservatrici.\nIl rappresentante di Dio in terra nella religione anglicana \xc3\xa8 di fatto il sovrano della corona inglese, il cui successore corrisponde all\xe2\x80\x99erede del trono.\nIl protestantesimo anglicano \xc3\xa8 sostanzialmente una fusione di elementi luterani e calvinisti e in parte anche cattolici, fondato sul Vangelo di Ges\xc3\xb9 Cristo, sulle tradizioni della chiesa apostolica, sulla successione apostolica ("episcopato storico") e sugli insegnamenti dei padri della Chiesa. Secondo un\'immagine che viene fatta risalire a Richard Hooker, esso poggia su un "triplice piedistallo": Sacre Scritture, tradizione e ragione. L\'anglicanesimo costituisce uno dei maggiori rami del cristianesimo occidentale, avendo definitivamente dichiarato la sua indipendenza dal Romano Pontefice con l\'insediamento al trono di Elisabetta I. Molti dei nuovi formulari anglicani della met\xc3\xa0 del XVI secolo corrispondevano strettamente a quelli del protestantesimo riformato contemporaneo. Queste riforme all\'interno della Chiesa d\'Inghilterra vennero acquisite e adattate al culto anglicano dall\'allora arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, con la scrittura e pubblicazione di testi anglicani importantissimi, cio\xc3\xa8 il Book of Common Prayer e i Trentanove articoli di religione, a cui sussegu\xc3\xac uno slittamento teologico e liturgico verso posizioni intermedie tra le due maggiori tradizioni protestanti emergenti, vale a dire il luteranesimo e il calvinismo.\nEntro la fine del XVI secolo, il mantenimento nell\'anglicanesimo di molte forme liturgiche tradizionali e dell\'episcopato venne visto come inaccettabile dagli anglicani che promuovevano i principi protestanti pi\xc3\xb9 radicali, mentre nei secoli successivi alcuni teologi ed ecclesiastici anglicani, come Edward Bouverie Pusey e John Henry Newman, auspicarono un riavvicinamento al culto cattolico, in parte dividendosi dalla Chiesa d\'Inghilterra e in parte formando l\'anglo-cattolicesimo. Questo costituisce per\xc3\xb2 una minoranza nell\'anglicanesimo, come - su un fronte dottrinale diverso - il movimento della "Broad Church" (Chiesa larga) che, riprendendo il latitudinarismo anglicano del \'600, ha sviluppato dalla seconda met\xc3\xa0 dell\'800 posizioni critiche nei confronti della interpretazione dogmatica dei "credi" e di un uso pedissequo del Book of Common Prayer, sostenendo l\'importanza della ricerca religiosa e del confronto costruttivo con altre tradizioni cristiane e non-cristiane.'