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Pubblicazione: Firenze : Università degli Studi di Firenze, Istituto di Filologia classica Giorgio Pasquali, 1982
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'Impero partico (247 a.C. \xe2\x80\x93 224 d.C.) o arsacide fu una delle potenze politiche e culturali iraniche nell\'antica Persia. Era retto dalla dinastia arsacide, fondata da Arsace I, capo della trib\xc3\xb9 nomade scitico-iranica dei Parni, che fond\xc3\xb2 l\'Impero a met\xc3\xa0 del III secolo a.C. conquistando la Partia, nel nord-est dell\'Iran, una satrapia allora in rivolta contro l\'Impero seleucide. Sotto Mitridate I di Partia (r. c. 171\xe2\x80\x93138 a.C.) l\'Impero partico si espanse, conquistando la Media e la Mesopotamia a danno dei Seleucidi. Al suo culmine (I secolo a.C.), si estendeva dall\'Eufrate (odierna Turchia sud-est) all\'Iran orientale. Era attraversato dalla Via della seta, che collegava l\'Impero romano nel bacino del Mediterraneo e l\'Impero Han della Cina, e conobbe fiorenti traffici commerciali.\nI Parti assorbirono vari aspetti delle civilt\xc3\xa0 dei popoli sottomessi, specie quelle persiana ed ellenistica. Con il passare dei secoli la civilt\xc3\xa0 persiana prevalse su quella ellenistica, che fu abbandonata nel corso degli anni, anche se mai del tutto.\nI re arsacidi erano detti "Re dei Re" e si dicevano eredi dell\'Impero achemenide. Ne differivano per\xc3\xb2 per un sistema di governo pi\xc3\xb9 decentrato: molte regioni erano governate da re vassalli, non da satrapi. Con l\'espansione dell\'Impero, la sede del governo fu spostata da Nisa, in Turkmenistan, a Ctesifonte lungo il Tigri (a sud dell\'odierna Baghdad, Iraq); varie altre citt\xc3\xa0 furono capitale per breve tempo.\nI primi nemici dei Parti furono i Seleucidi a ovest e gli Sciti a est. Tuttavia, man mano che la Partia si espanse a ovest, venne a scontrarsi con il Regno d\'Armenia, e poi con Roma. Roma e la Partia si contesero per secoli il controllo indiretto sul regno cliente di Armenia. I conflitti tra le due potenze, combattuti in Armenia, Siria e in Mesopotamia, finirono in nulla, e nessun contendente riusc\xc3\xac a togliere territori stabilmente all\'altro. Le frequenti guerre civili tra i contendenti al trono partici furono pi\xc3\xb9 pericolose delle invasioni straniere, e l\'Impero dei Parti cadde quando Ardashir I, un re vassallo dei Parti, si rivolt\xc3\xb2 contro gli Arsacidi e ne detronizz\xc3\xb2 l\'ultimo re, Artabano IV, nel 224 d.C. Ardashir fond\xc3\xb2 l\'Impero sasanide, destinato a governare l\'Iran e larga parte del Vicino Oriente fino alle conquiste islamiche del VII secolo d.C., anche se la dinastia arsacide si perpetu\xc3\xb2 nella dinastia arsacide di Armenia.\nLe fonti native partiche, scritte in partico, greco, nonch\xc3\xa9 in numerosi altri idiomi, sono assai poche se comparate a quelle sasanidi o achemenidi. A parte poche tavole cuneiformi, ostraca frammentari, iscrizioni su roccia, dracma, e alcuni altri documenti, molta della storia dei Parti \xc3\xa8 pervenuta solo tramite fonti estere, greche e romane, ma anche cinesi. L\'arte partica \xc3\xa8 considerata dagli studiosi una fonte valida per lo studio e per la comprensione di quegli aspetti della societ\xc3\xa0 e della cultura partica che non sono trattati nelle altre fonti.'
"Con l'espressione di Grecia romana si tende ad indicare quel periodo della storia greca che va dalla distruzione di Corinto del 146 a.C., alla successiva trasformazione della Grecia in provincia romana (27 a.C.), fino alla divisione tra impero romano d'Occidente e d'Oriente (395).\nQuesta voce tende a considerare anche l'influenza che Roma esercit\xc3\xb2 sull'intera area greca fin da prima della sua conquista e, quindi, per tutto il periodo che va dalla fine del III secolo a.C. al 146 a.C..\n\n"
"Cleopatra T\xc3\xa8a Filop\xc3\xa0tore (in greco antico: \xce\x9a\xce\xbb\xce\xb5\xce\xbf\xcf\x80\xce\xac\xcf\x84\xcf\x81\xce\xb1 \xce\x98\xce\xb5\xe1\xbd\xb0 \xce\xa6\xce\xb9\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x80\xce\xac\xcf\x84\xcf\x89\xcf\x81; in egizio: \xe1\xb8\xb3liw-p\xea\x9c\xa3-dr\xea\x9c\xa3, qliu-pa-dra; in latino: Cl\xc4\x95\xc5\x8fp\xc4\x83tra Th\xc4\x95a Philop\xc4\x83t\xc5\x8dr; 70/69 a.C. \xe2\x80\x93 Alessandria d'Egitto, 12 agosto 30 a.C.), chiamata nella storiografia moderna Cleopatra VII o semplicemente Cleopatra, \xc3\xa8 stata una regina egizia appartenente al periodo tolemaico, regnante dal 52 a.C. alla sua morte.\nFu l'ultima sovrana della dinastia tolemaica a regnare in Egitto e anche l'ultima di tutta l'et\xc3\xa0 ellenistica, la cui fine si fa proprio coincidere con la sua morte. Donna forte e indipendente, port\xc3\xb2 avanti una politica espansiva e accentratrice, nonostante il continuo avanzare dell'egemonia della Repubblica romana nel mar Mediterraneo; Cleopatra riusc\xc3\xac, infatti, a relazionarsi efficacemente con questa grande potenza del suo tempo grazie anche al rapporto personale che instaur\xc3\xb2 con due importanti generali romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, ed ebbe un ruolo centrale nell'ultima guerra civile repubblicana, che port\xc3\xb2 alla nascita dell'Impero romano per mano di Ottaviano Augusto.\nDopo una breve co-reggenza con il padre, Tolomeo XII Aulete, tra il 52 e il 51 a.C., alla morte di questi Cleopatra sal\xc3\xac al trono insieme al fratello minore, Tolomeo XIII; successivamente, a seguito della guerra civile alessandrina (48-47 a.C.), regn\xc3\xb2 congiuntamente all'altro fratello, Tolomeo XIV, fino alla morte di questi nel 44 a.C., e infine con il figlio maggiore, Tolomeo XV Cesare. Non detenne quindi mai nominalmente il potere da sola, in quanto donna, ma in realt\xc3\xa0 fu sempre lei a comandare sul proprio regno.\n\xc3\x88 inoltre con tutta probabilit\xc3\xa0 tra le pi\xc3\xb9 famose personalit\xc3\xa0 dell'antico Egitto e della storia universale: la sua figura \xc3\xa8 stata infatti fin dai tempi antichi al centro di racconti e ricostruzioni storiche pi\xc3\xb9 o meno fantasiose, che l'hanno portata a sopravvivere nell'immaginario comune fino all'epoca contemporanea."
"Antiochia di Siria (l'odierna Antiochia in Turchia; in turco Hatay Antakya; in greco \xe1\xbc\x88\xce\xbd\xcf\x84\xce\xb9\xcf\x8c\xcf\x87\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1 \xe1\xbc\xa1 \xe1\xbc\x90\xcf\x80\xe1\xbd\xb6 \xce\x94\xce\xac\xcf\x86\xce\xbd\xe1\xbf\x83, \xe1\xbc\x88\xce\xbd\xcf\x84\xce\xb9\xcf\x8c\xcf\x87\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1 \xe1\xbc\xa1 \xe1\xbc\x90\xcf\x80\xe1\xbd\xb6 \xe1\xbd\x88\xcf\x81\xcf\x8c\xce\xbd\xcf\x84\xce\xbf\xcf\x85 o \xe1\xbc\x88\xce\xbd\xcf\x84\xce\xb9\xcf\x8c\xcf\x87\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1 \xe1\xbc\xa1 \xce\x9c\xce\xb5\xce\xb3\xce\xac\xce\xbb\xce\xb7; in armeno \xd4\xb1\xd5\xb6\xd5\xbf\xd5\xab\xd5\xb8\xd6\x84; in latino Antiochia ad Orontem; in arabo \xd8\xa7\xd9\x86\xd8\xb7\xd8\xa7\xda\xa9\xdb\x8c\xd9\x87 Antakya) o anche Antiochia sull'Oronte, fu fondata all'incirca nel 300 a.C. da Seleuco I Nicatore, uno dei generali di Alessandro Magno, e per pi\xc3\xb9 di due secoli fu la capitale del Regno dei Seleucidi. Seleuco le diede questo nome in onore del proprio padre Antioco. Nel 64 a.C. Pompeo conquist\xc3\xb2 la regione e costitu\xc3\xac la provincia romana di Siria."
"La Storia romana (in greco antico: \xe1\xbf\xac\xcf\x89\xce\xbc\xce\xb1\xce\xb9\xce\xba\xce\xac, Rhomaik\xc3\xa1) \xc3\xa8 un'opera storiografica scritta da Appiano di Alessandria e completata attorno al 160 d.C.\nL'opera, che tratta la storia di Roma dalle origini all'et\xc3\xa0 dell'imperatore Traiano, era originariamente suddivisa in 24 libri, ma ce ne sono giunti integri solo 11, quelli incentrati sulle guerre combattute nel I secolo a.C. L'ultimo libro, in parte perduto, narrava delle campagne militari di Traiano in Arabia. Lo stile \xc3\xa8 quello della \xce\xba\xce\xbf\xce\xb9\xce\xbd\xce\xae ellenistica.\nLa tradizione manoscritta consta di ventidue codici, di cui i principali sono il Vaticanus Graecus 141 dell'XI-XII secolo, conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana, e il Laurentianus LXX 5 del XIV secolo, custodito nel fondo Plutei della Biblioteca Medicea Laurenziana.La riscoperta dell'opera e la sua recezione nelle lingue moderne avvenne per il tramite del latinizzamento di Pier Candido Decembrio, pubblicato per la prima volta da Vindelino da Spira a Venezia nel 1472 e poi nella stessa citt\xc3\xa0 da Bernhard Maler, Erhard Ratdolt e Peter L\xc3\xb6slein nel 1477. Comprende, oltre alla Praefatio, i libri completi Libico (VIII), Illirico (IX), Siriaco (XI), Mitridatico (XII) e i cinque delle Guerre civili (XIII-XVII), con frammenti ed excerpta del Celtico (IV).L'editio princeps fu pubblicata a Parigi da Charles Estienne nel 1551, mancante per\xc3\xb2 dei libri VI (Iberico) e VII (Annibalico), editi a Ginevra da Henri Estienne nel 1557, e del libro IX (Illirico), edito ad Augusta da Hans Schultes a cura di David Hoeschel nel 1599.\n\n"