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Pubblicazione: Carrara : Camera di commercio, 1864-1877
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ITA, Paese: IT
"Fosdinovo (Fosdin\xc3\xb2o nel dialetto della Lunigiana) \xc3\xa8 un comune italiano di 4 674 abitanti e di 48,71 km\xc2\xb2 della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra.\nAbitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal pi\xc3\xb9 importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ci\xc3\xb2 ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che pass\xc3\xb2 quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile.\nAl termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorit\xc3\xa0 del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entr\xc3\xb2 a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945.\nIl comune \xc3\xa8 stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo \xc3\xa8 l'ottavo comune pi\xc3\xb9 popoloso, il settimo pi\xc3\xb9 densamente popolato e l'undicesimo pi\xc3\xb9 grande della sua provincia.\n\n"
"La provincia autonoma di Trento (Autonome Provinz Trient in tedesco, Provinzia Autonoma de Trent in ladino, S\xc3\xa8lbstendig Provintz vo Tria in cimbro, Autonome Provinz va Trea't in mocheno, Provincia de Trent in dialetto trentino), comunemente nota come Trentino, \xc3\xa8 una provincia italiana del Trentino-Alto Adige di 545 497 abitanti, con capoluogo Trento, confinante a nord con la provincia autonoma di Bolzano, a est e a sud con le province venete di Belluno, Vicenza e Verona, e a ovest con le province lombarde di Brescia e Sondrio.\nCome provincia autonoma del Trentino-Alto Adige, insieme al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, appartiene alla macroarea del Triveneto o delle Tre Venezie, la cui denominazione trae ispirazione dalla Regio X Venetia et Histria in et\xc3\xa0 imperiale romana ed \xc3\xa8 inoltre una delle tre entit\xc3\xa0 territoriali che, assieme al Tirolo austriaco e all'Alto Adige, costituisce l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.\nLa regione storico-geografica trentina fu gi\xc3\xa0 municipium romano, ducato longobardo e contea carolingia, quindi parte del principato vescovile di Trento in seno al Sacro Romano Impero (secoli XI-XIX), infine per circa un secolo (1815-1918) parte meridionale, linguisticamente romanza, del Tirolo, prima austriaco, poi austro-ungarico. Il territorio annesso al Regno d'Italia nel 1919, secondo quanto stabilito dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye stipulato in seguito al primo conflitto mondiale, and\xc3\xb2 a formare la regione denominata Venezia Tridentina.\nIn Trentino si parla soprattutto l'italiano, ma \xc3\xa8 diffuso il dialetto trentino, parlato nei centri principali e nelle valli (dove si possono riscontrare varianti dalle differenze anche piuttosto marcate). Nel territorio sono presenti minoranze linguistiche germanofone (lingua mochena nella valle dei Mocheni e lingua cimbra nel comune di Luserna negli altipiani cimbri) e ladine (Val di Fassa) ufficialmente riconosciute. Al censimento linguistico del 2011 pi\xc3\xb9 di settemila abitanti della Val di Non e della Val di Sole si sono anch'essi dichiarati di lingua ladina, ma senza alcun riconoscimento giuridico."
'La provincia di Asti \xc3\xa8 una provincia italiana del Piemonte; conta 213 216 abitanti. Il capoluogo di provincia \xc3\xa8 Asti.\nConfina a nord-ovest con la citt\xc3\xa0 metropolitana di Torino, a est con la provincia di Alessandria, a sud con la Liguria (provincia di Savona) per soli 3 km nel comune di Serole e a ovest con la provincia di Cuneo.\n\n'
"La stazione di Carrara-Avenza, a volte citata nei documenti tecnici di RFI anche semplicemente come Carrara, \xc3\xa8 una fermata ferroviaria della ferrovia Genova-Pisa. In passato svolse un ruolo di maggior importanza a servizio della citt\xc3\xa0 di Carrara e dell'adiacente zona industriale: fu localit\xc3\xa0 di diramazione con il breve tronco diretto a San Martino, in seguito riutilizzato per il collegamento alla rete statale della ferrovia Marmifera. Fu punto di interscambio con la tranvia Carrara-Marina di Carrara e in seguito con la filovia Carrara-Marinella di Sarzana. Fino ai primi anni '90 fu uno dei capolinea del sistema di raccordi della Zona Industriale Apuana."