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Pubblicazione: [Firenze] : Firenze musei ; Livorno : Sillabe
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'arazzo \xc3\xa8 una forma di arte tessile che si pone a met\xc3\xa0 strada tra l\'artigianato e la rappresentazione artistica. Tecnicamente \xc3\xa8 un tessuto a dominante di trama (poich\xc3\xa9 a lavoro finito l\'ordito non si vede) realizzato a mano su un telaio e destinato a rivestire le pareti. Solitamente di ampio formato, rappresenta grandi disegni molto dettagliati.\nIl disegno preparatorio, o cartone, di un arazzo veniva realizzato da un pittore, anche di una certa fama: il risultato finale dipendeva dall\'abilit\xc3\xa0 dell\'artigiano incaricato dell\'esecuzione.\nIl termine italiano "arazzo" deriva dal nome della citt\xc3\xa0 francese di Arras, dove, nel Medioevo, venivano prodotti i migliori arazzi. Oggi viene impropriamente usato per indicare vari manufatti che si appendono ai muri realizzati con tecniche differenti come: il mezzo punto, il telaio Jacquard, il ricamo.\n\n'
"I Musei Vaticani sono il polo museale della Citt\xc3\xa0 del Vaticano, in Roma.\nFondati da papa Giulio II nel XVI secolo, occupano gran parte del vasto cortile del Belvedere e sono una delle raccolte d'arte pi\xc3\xb9 grandi del mondo, dal momento che espongono l'enorme collezione di opere d'arte accumulata nei secoli dai papi: la Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello sono parte delle opere che i visitatori possono ammirare nel loro percorso.\nBench\xc3\xa9 i musei si trovino interamente in territorio vaticano, il loro ingresso si trova in territorio italiano, in viale Vaticano 6 a Roma.\nIl museo ha un'affluenza media annua di circa sei milioni e mezzo di visitatori da tutto il mondo (pi\xc3\xb9 di 6 700 000 nel 2018).\nDal 1\xc2\xba gennaio 2017 il direttore del complesso \xc3\xa8 Barbara Jatta, prima donna ad assumere tale incarico."
"L'arazzo di Bayeux, noto anche con il nome di arazzo della regina Matilde e anticamente come Telle du Conquest, \xc3\xa8 un tessuto ricamato (non un vero e proprio arazzo, a dispetto del nome corrente), realizzato in Normandia o in Inghilterra nella seconda met\xc3\xa0 dell'XI secolo, che descrive per immagini gli avvenimenti chiave relativi alla conquista normanna dell'Inghilterra del 1066, culminanti con la battaglia di Hastings. Circa la met\xc3\xa0 delle immagini rappresenta peraltro fatti precedenti l'invasione stessa.\nBench\xc3\xa9 apparentemente favorevole a Guglielmo il Conquistatore al punto da essere considerato talvolta un'opera di propaganda, in realt\xc3\xa0 la sua finalit\xc3\xa0 \xc3\xa8 l'affermazione della legittimit\xc3\xa0 del dominio normanno in Inghilterra. L'arazzo si prefigge come obiettivo di creare una convivenza pacifica tra normanni ed anglosassoni: ne \xc3\xa8 la prova il fatto che, a differenza di altre fonti (le Gesta Guillelmi e il Carmen de Hastingae Proelio), l'arazzo vede sotto una luce positiva Aroldo, elogiato per la sua vicinanza e intimit\xc3\xa0 con il santo e re Edoardo (scena 1), per il suo status aristocratico e signorile (scene 2 e 3) e per il suo valore, riconosciuto dallo stesso Guglielmo (scene 17 e 21). Esso \xc3\xa8 l'espressione di settori del regno anglo-normanno che cercano di elaborare il trauma conseguente all'invasione, di sanare i conflitti e di avviare un'integrazione tra normanni e inglesi.L'arazzo di Bayeux ha un valore documentario inestimabile per la conoscenza della Normandia e dell'Inghilterra dell'XI secolo. Costituito di varie pezze per una lunghezza totale di 68,30 metri, era conservato sino alla fine del XVIII secolo nella collezione della Cattedrale di Bayeux ed \xc3\xa8 attualmente esposto al pubblico nel Centre Guillaume-le-Conqu\xc3\xa9rant di Bayeux.Nel 2007 l'UNESCO lo ha inserito nel Registro della Memoria del mondo.\n\n"
'Gli Arazzi di Raffaello per la Cappella Sistina sono un ciclo di dieci arazzi (misure varie) realizzati nella bottega di Pieter van Aelst a Bruxelles su disegno di Raffaello Sanzio, databili al 1515-1519 e conservati nella Pinacoteca Vaticana. Sette cartoni originali sono oggi conservati nel Victoria and Albert Museum di Londra.\n\n'
'La Cappella Sistina (Latino: Sacellum Sixtinum), dedicata a Maria Assunta in Cielo, \xc3\xa8 la principale cappella del palazzo apostolico, nonch\xc3\xa9 uno dei pi\xc3\xb9 famosi tesori culturali e artistici della Citt\xc3\xa0 del Vaticano, inserita nel percorso dei Musei Vaticani. Fu costruita tra il 1475 e il 1481 circa, all\'epoca di papa Sisto IV della Rovere, da cui prese il nome.\n\xc3\x88 conosciuta in tutto il mondo sia per essere il luogo nel quale si tengono il conclave e altre cerimonie ufficiali del papa (in passato anche alcune incoronazioni papali), sia per essere decorata da opere d\'arte tra pi\xc3\xb9 le pi\xc3\xb9 conosciute e celebrate della civilt\xc3\xa0 artistica occidentale, tra le quali spiccano i celeberrimi affreschi di Michelangelo, che ricoprono la volta (1508-1512 circa) e la parete di fondo (del Giudizio universale) sopra l\'altare (1535-1541 circa).\n\xc3\x88 considerata forse la pi\xc3\xb9 completa e importante di quella \xc2\xabteologia visiva, che \xc3\xa8 stata chiamata Biblia pauperum\xc2\xbb. Le pareti sono decorate da una serie di affreschi di alcuni dei pi\xc3\xb9 grandi artisti italiani della seconda met\xc3\xa0 del Quattrocento (Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Piero di Cosimo, Cosimo Rosselli e altri).\nEsiste anche una "Cappella Sistina" nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, edificata da Sisto V, e una nella cattedrale di Savona, fatta edificare da Sisto IV come mausoleo per i propri genitori.\n\n'