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Pubblicazione: Firenze : Giunta regionale toscana ; Milano : Editrice Bibliografica, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 settembre 1416 \xe2\x80\x93 Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), \xc3\xa8 stato un pittore e matematico italiano.\nTra le personalit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a pi\xc3\xb9 livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualit\xc3\xa0. Riusc\xc3\xac ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernit\xc3\xa0, tra religiosit\xc3\xa0 e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalit\xc3\xa0 ed estetica.La sua opera fece da cerniera tra la prospettiva geometrica brunelleschiana, la plasticit\xc3\xa0 di Masaccio, la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di Beato Angelico e Domenico Veneziano, la descrizione precisa e attenta alla realt\xc3\xa0 dei fiamminghi. Altre caratteristiche fondamentali della sua espressione poetica sono la semplificazione geometrica sia delle composizioni che dei volumi, l'immobilit\xc3\xa0 cerimoniale dei gesti, l'attenzione alla verit\xc3\xa0 umana.La sua attivit\xc3\xa0 pu\xc3\xb2 senz'altro essere caratterizzata come un processo che va dalla pratica pittorica, alla matematica, fino alla speculazione sulla matematica astratta. La sua produzione artistica, caratterizzata dall'estremo rigore della ricerca prospettica, dalla plastica monumentalit\xc3\xa0 delle figure, dall'uso in funzione espressiva della luce, influenz\xc3\xb2 nel profondo la pittura rinascimentale dell'Italia settentrionale e, in particolare, le scuole ferrarese e veneta.\n\n"
'Il Colosseo, originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium (in italiano: Anfiteatro Flavio) o semplicemente come Amphitheatrum, situato nel centro della citt\xc3\xa0 di Roma, \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 grande anfiteatro del mondo. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000 unit\xc3\xa0, \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 importante anfiteatro romano, nonch\xc3\xa9 il pi\xc3\xb9 imponente monumento dell\'antica Roma che sia giunto fino a noi.\nInserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell\'umanit\xc3\xa0 dall\'UNESCO, assieme a tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, nel 2007 il complesso, unico monumento europeo, \xc3\xa8 stato anche inserito fra le Nuove sette meraviglie del mondo, a seguito di un concorso organizzato da New Open World Corporation (NOWC).\nL\'anfiteatro \xc3\xa8 stato edificato in epoca Flavia su un\'area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. e inaugurato da Tito nell\'80, con ulteriori modifiche apportate durante l\'impero di Domiziano nel 90. L\'edificio forma un\'ellisse di 527 m di perimetro, con assi che misurano 187,5 e 156,5 m. L\'arena all\'interno misura 86 \xc3\x97 54 m, con una superficie di 3 357 m\xc2\xb2. L\'altezza attuale raggiunge 48,5 m, ma originariamente arrivava a 52 m. La struttura esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Et\xc3\xa0 imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ellittica e sulla complessit\xc3\xa0 dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale.\nIl nome "Colosseo" si diffuse solo nel Medioevo, e deriva dalla deformazione popolare dell\'aggettivo latino "colosseum" (traducibile in "colossale", come appariva nell\'Alto Medioevo tra le casette a uno o due piani) o, pi\xc3\xb9 probabilmente, dalla vicinanza della colossale statua acrolitica di Nerone che sorgeva nei pressi.\nPresto l\'edificio divenne simbolo della citt\xc3\xa0 imperiale, espressione di un\'ideologia in cui la volont\xc3\xa0 celebrativa giunge a definire modelli per lo svago e il divertimento del popolo.\nAnticamente era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, battaglie navali, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica). La tradizione che lo vuole luogo di martirio di cristiani \xc3\xa8 infondata. Non pi\xc3\xb9 in uso dopo il VI secolo, l\'enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Oggi \xc3\xa8 un simbolo della citt\xc3\xa0 di Roma e una delle sue maggiori attrazioni turistiche sotto forma di monumento archeologico regolarmente visitabile.\nOggi le sue condizioni di salute destano preoccupazione, visto che studi sulla sua struttura hanno evidenziato oltre 3 000 lesioni e un esteso stato fessurativo. Inoltre, nel 2012 \xc3\xa8 avvenuta la scoperta di un\'inclinazione di 40 cm della struttura, probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggia.\nNel 2018 il circuito archeologico Colosseo, Foro Romano e Palatino ha ottenuto 7 650 519 visitatori, risultando il secondo sito museale statale italiano pi\xc3\xb9 visitato (il primo tra quelli a pagamento), alle spalle del Pantheon.'