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Pubblicazione: Firenze : Giunta regionale Toscana, 1986
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La provincia di Grosseto \xc3\xa8 una provincia italiana della Toscana.\nLa provincia occupa interamente l'estremit\xc3\xa0 meridionale della Toscana e, per estensione territoriale con i suoi 4 503,12 km\xc2\xb2, risulta essere la pi\xc3\xb9 vasta della regione; con 220 025 abitanti, \xc3\xa8 una delle province italiane con la pi\xc3\xb9 bassa densit\xc3\xa0 abitativa. \nConfina a nord-ovest con la provincia di Livorno, lungo la fascia costiera, e con la provincia di Pisa, nell'area delle Colline Metallifere sud-occidentali; a nord e ad est il territorio \xc3\xa8 diviso dalla provincia di Siena prima dalle Colline Metallifere sud-orientali, poi da un tratto del fiume Ombrone e dalla parte terminale del suo affluente, il fiume Orcia, ed infine dal cono vulcanico del Monte Amiata; a sud-est il confine con la provincia di Viterbo (Lazio) \xc3\xa8 segnato lungo la fascia costiera dall'ultimo tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due province risulta meno definibile. \nBagnata ad ovest dal mar Tirreno, include anche le isole meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di Burano. La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il consiglio e il Presidente hanno sede all'interno di Palazzo Aldobrandeschi, noto anche come Palazzo della Provincia.\n\n"
"Grosseto (AFI: /\xc9\xa1ros\xcb\x88seto/, ) \xc3\xa8 un comune italiano di 81 641 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Per superficie territoriale, risulta il pi\xc3\xb9 vasto comune della regione.\nA livello demografico, la citt\xc3\xa0 contava appena 4 724 abitanti subito dopo l'Unit\xc3\xa0 d'Italia, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70 000 unit\xc3\xa0 nel 1991.Dal punto di vista urbanistico, la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 uno dei pochi capoluoghi il cui centro storico \xc3\xa8 rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoch\xc3\xa9 immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli."
"Frosinone (AFI: /frozi\xcb\x88none/, ; Frusenone /frus\xc9\x99\xcb\x88no\xcb\x90n\xc9\x99/ in dialetto frusinate) \xc3\xa8 un comune italiano di 44 569 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia del Lazio. Spesso identificato anche come capitale della Ciociaria \xc3\xa8 un centro industriale e commerciale. \nGeograficamente costituisce un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale.\nCitt\xc3\xa0 volsca con il nome di Frusna e poi romana come Fr\xc3\xb9sino, nel corso della sua storia a causa della sua collocazione \xc3\xa8 stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in conseguenza di ci\xc3\xb2 e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il pi\xc3\xb9 rovinoso dei quali avvenne nel settembre 1349) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento funerario del II secolo in localit\xc3\xa0 Sant'Angelo.\n\n"
'Terni (Interamna Nahars in latino) \xc3\xa8 un comune italiano di 109 340 abitanti, capoluogo dell\'omonima provincia in Umbria.\nL\'area della conca ternana risulta interessata da insediamenti stabili gi\xc3\xa0 in et\xc3\xa0 protostorica, come \xc3\xa8 testimoniato dalla necropoli delle Acciaierie, utilizzata a partire dall\'ultima fase dell\'Et\xc3\xa0 del Bronzo finale (X sec. a.C.) fino a tutta la fase iniziale della prima Et\xc3\xa0 del Ferro (IX secolo/inizi VIII sec. a.C.) da una comunit\xc3\xa0 cospicua, riconducibile alla facies protostorica detta Cultura di Terni.\nL\'abitato pertinente alla necropoli era posto nella fascia collinare e pedemontana a nord dell\'attuale citt\xc3\xa0, probabilmente nella zona della Civitella, mentre solo in et\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 tarda (VII sec. a.C.) si avr\xc3\xa0 la nascita di un vero e proprio centro protourbano nell\'area posta alla confluenza tra fiume Nera e torrente Serra. I dati archeologici sembrano confermare, quindi, la tradizionale data di fondazione della citt\xc3\xa0, collocata al 672 a.C. in base ad un\'iscrizione del 32 d.C. (Corpus Inscriptionum Latinarum XI, 4170) . Le genti preromane che abitavano tali insediamenti nelle fonti latine sono chiamate Nahartes (da cui il nome della citt\xc3\xa0, Interamna Nahartium, ossia dei Naharti), etnonimo che accomuna tutte le popolazioni umbre che vivevano lungo il corso del fiume Nahar (il Nera) in fondo alla valle.\nCitt\xc3\xa0 ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal medioevo, quando era un ricco e combattivo libero Comune con decine e decine di mulini ad acqua, nel XIX secolo vide crescere la sua potenzialit\xc3\xa0 industriale nella seconda rivoluzione industriale, tanto da essere soprannominata "La Citt\xc3\xa0 d\'Acciaio" e la "Manchester italiana". Ospita le famose Acciaierie fondate dal 1884 e dal 1875 con un\'importante Fabbrica d\'Armi, tuttora attiva, oltre ad impianti idroelettrici ed opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Prima citt\xc3\xa0 industriale in Italia dopo quelle del famoso Triangolo, ha sub\xc3\xacto pesantissimi bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale da parte degli Alleati.\nNel XXI secolo, Terni conserva soprattutto una struttura moderna, sorta soprattutto con le ricostruzioni post-belliche. Nonostante ci\xc3\xb2 sono ancora rintracciabili nella citt\xc3\xa0 rinvenimenti archeologici dell\'et\xc3\xa0 del ferro, monumenti romani, medievali e barocchi. Alle zone urbane moderne, infatti, si alternano paesaggi verdi (in primis la cascata delle Marmore e la campagna ternana), e nonostante la II grande guerra, numerose sono ancora le testimonianze di resti romani, medievali, rinascimentali e barocchi.\n\n'