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Titolo uniforme: The art of the Reinassance. -
Pubblicazione: Milano : Rusconi, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'arte del Rinascimento si svilupp\xc3\xb2 a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d\'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.\n\n'
"Il Rinascimento italiano \xc3\xa8 quella civilt\xc3\xa0 culturale ed artistica, che ebbe come uno dei centri principali Firenze dove ebbe origine il primo umanesimo fiorentino che afferm\xc3\xb2 il primato della vita attiva su quella contemplativa. Da Firenze il nuovo movimento culturale arriver\xc3\xa0 alla corte napoletana aragonese di Alfonso I, a quella papale di Pio II, il papa umanista, e di Leone X, e a quella milanese di Ludovico il Moro. Politicamente l'Umanesimo, come espressione della borghesia che ha consolidato il suo patrimonio e aspira al potere politico, si accompagna in Italia alla trasformazione dei Comuni in Signorie mentre in Europa gli sviluppi dell'umanesimo rientrano nella formazione delle monarchie nazionali.\nIl Rinascimento, come naturale punto di sbocco dell'Umanesimo, nei suoi aspetti specifici si diffuse poi in tutta Europa dalla met\xc3\xa0 del XIV secolo a tutto il XVI secolo ed ebbe come obiettivo primario il recupero e la rivalutazione della classicit\xc3\xa0 antica come modello della naturalit\xc3\xa0 dell'uomo e dei suoi valori terreni, mettendo in discussione la visione religiosa che aveva influenzato la cultura di tutto il periodo medioevale. Secondo gli umanisti del periodo, le opere classiche durante il medioevo avevano subito forti alterazioni interpretative, dalle quali dovevano essere liberate.\nL'intellettuale del rinascimento non si limit\xc3\xb2, come nel precedente umanesimo, a uno studio teorico dell'opera classica, ma volle invece trarne esempio per volgerlo alla sperimentazione pratica.\nIl Rinascimento \xc3\xa8 anche un momento di particolare fioritura delle arti e delle lettere, caratterizzate le prime dallo sviluppo di alcune forme e tecniche come la prospettiva e la pittura a olio, e le seconde dalla filologia e dal culto per le humanae litterae (la letteratura classica ispirata dal concetto della humanitas da dove nasce il termine umanesimo) liberate dalle incrostazioni delle divinae litterae medioevali dove prevalevano interessi religiosi.\n\n"
'Il Rinascimento nacque ufficialmente a Firenze, citt\xc3\xa0 che viene spesso indicata come la sua culla. Questo nuovo linguaggio figurativo, legato anche a un diverso modo di pensare l\'uomo e il mondo, prese le mosse dalla cultura locale e dall\'umanesimo, che gi\xc3\xa0 nel secolo precedente era stato portato alla ribalta da personalit\xc3\xa0 come Francesco Petrarca o Coluccio Salutati. Le novit\xc3\xa0, proposte nei primissimi anni del XV secolo da maestri quali Filippo Brunelleschi, Donatello e Masaccio, non furono immediatamente accolte dalla committenza, anzi rimasero almeno per un ventennio un fatto artistico minoritario e in larga parte incompreso, a fronte dell\'allora dominante gotico internazionale.\nIn seguito il Rinascimento divenne il linguaggio figurativo pi\xc3\xb9 apprezzato e inizi\xc3\xb2 a trasmettersi anche alle altre corti italiane (prime fra tutte quella papale di Roma) e poi europee, grazie agli spostamenti degli artisti.\nLo stile del Rinascimento fiorentino, dopo i primordi del primo ventennio del Quattrocento, si diffuse con entusiasmo fino alla met\xc3\xa0 del secolo, con esperimenti basati su un approccio tecnico-pratico; la seconda fase ebbe luogo all\'epoca di Lorenzo il Magnifico, dal 1450 circa fino alla sua morte nel 1492, e fu caratterizzata da una sistemazione pi\xc3\xb9 intellettualistica delle conquiste. Segue un momento di rottura, dominato dalla personalit\xc3\xa0 di Girolamo Savonarola, che segna profondamente molti artisti convincendoli a un ripensamento delle loro scelte. L\'ultima fase, databile tra il 1490 e il 1520, \xc3\xa8 detto Rinascimento "maturo", e vede la presenza a Firenze di tre geni assoluti dell\'arte, che tanto influenzarono le generazioni a venire: Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.\nPer il periodo successivo si parla di Manierismo.\n\n'
'La storia dell\'arte \xc3\xa8 la teoria e la storia che studia la nascita e il progresso delle espressioni artistiche, attraverso un punto di vista metodologico filosofico ed estetico oltre che semiotico - cognitivo e letterario, con particolare riguardo ai fenomeni distintivi. Nell\'arco dei secoli si \xc3\xa8 formalizzata come ricerca di conoscenze, tecniche e descrizioni, utili alla comprensione delle pi\xc3\xb9 varie forme artistiche. Le prime descrizioni autentiche compaiono in testi greci antichi (Pausania) e romani (Plinio il Vecchio).\nIn quanto disciplina teorica si occupa dei principi estetici e storici della funzione estetica, della costituzione e delle variazioni di forme, degli stili e dei concetti trasmessi attraverso opere d\'arte. \nUna grande divisione, tra arte e tecnica, nasce nell\'Accademia platonica, a contrasto delle forme ibride di imitazione. Nel corso delle importanti egemonie culturali, il punto di vista dello storico dell\'arte, \xc3\xa8 stato omologato alla ricerca e diffusione di canoni operativi. Nella sua veste di ricerca stilistica e biografica, essa adotta i criteri della filosofia e della storia letteraria, cos\xc3\xac come della psicologia evolutiva e della critica d\'arte. Solo dopo la met\xc3\xa0 dell\'Ottocento, l\'interesse della sociologia, per studi psicologici e letterari, ha comportato un orientamento verso la comprensione del fenomeno artistico dal punto di vista dei fenomeni sociali coinvolti.\nIn questo quadro scientifico di studi contemporanei, \xc3\xa8 stato possibile completare la ricerca da un punto di vista sociopedagogico e psicopedagogico, con teorie sulla "formativit\xc3\xa0" (Pereyson) e sull\'apporto dei musei, delle gallerie e degli archivi pubblici e privati, messi in luce dalla critica contemporanea. \nLa storia dell\'arte \xc3\xa8 intesa anche come rispetto delle sistematicit\xc3\xa0 che essa contiene e contribuisce a far conoscere, mediando tra conservazione, innovazione culturale e industriale.\nOpere unitarie sulla personalit\xc3\xa0 artistica ottengono l\'ambito riconoscimento di ricomporre la teoria e la tecnica delle arti. Si pensi al saggio di Benvenuto Cellini. Uno dei successivi maggiori contributi, nasce con l\'esperienza vivida dei manieristi al seguito di Michelangelo Buonarroti: Giorgio Vasari comprese la necessit\xc3\xa0 di raccogliere le testimonianze letterarie e critiche, concrete e collezionistiche, tecniche e diaristiche proprie degli artisti e quindi raccolse utili informazioni allo scopo di tracciare la fortuna delle opere e degli artisti. Facendo cos\xc3\xac intese riportare la tradizione culturale italiana a partire da Giotto, costituendo un modello, presumibilmente derivato dall\'arte greca, della maniera, affrancandola dall\'ambito servile in cui era collocata per essere considerata un\'arte libera alla pari con il lavoro intellettuale. La sua raccolta, Le vite de\' pi\xc3\xb9 eccellenti pittori, scultori e architettori, permette di riconoscere la continuit\xc3\xa0 dello stile e la necessit\xc3\xa0 critica di un giudizio sull\'arte e sull\'architettura, ha innovato nello stile, ha dato un\'impronta negli studi, almeno fino a Federico Zeri. La funzione di queste raccolte, pubblicate a mezzo stampa, ebbe colorazioni diverse. Marco Boschini, scriver\xc3\xa0 con un lessico veneziano, il modo di interpretare la pittura, in una Venezia aperta al riconoscimento e al mercato internazionale, non di meno con intenzioni allegoriche e istruttive dal punto di vista culturale e morale. In Italia, si sono percorse influenze profonde, ancorate a principi teorici: dalla storia della religione, all\'evoluzione dei concilii, dalla manifestazione di opere pubbliche alla realizzazione di scuole, motivo per cui, una storia dell\'arte, pu\xc3\xb2 avere come suo ancoramento intrinseco, una vocazione dal tratto antropologico culturale propria. Il metodo dello storico dell\'arte, in sintesi, deve potersi avvicinare a quello del sociologo e semiotico visivo pur rappresentando conoscenze evolutive proprie e accostandosi al metodo filosofico e naturalistico delle scienze. In quanto disciplina, deve occuparsi di tutte le forme artistiche, potersi specializzare e ricoprire quindi una veste scientifica propria per poter essere trasmessa.\nL\'aspetto approfondito del bene culturale, cos\xc3\xac come le conoscenze di opere e di autori, in particolare in pittura, in scultura e in architettura, sono il fondamento degli studi accademici, specialistici e di ricerca. Inoltre, come ogni altra disciplina storica e umanistica, la storia dell\'arte \xc3\xa8 soggetta ad un\'opera di interpretazione e riconoscimento critico ed \xc3\xa8 soggetta al metodo storiografico progressivo. \nLo studio dei contesti, degli antefatti, delle condizioni ambientali e dei mutamenti, della collocazione e della condizione della conservazione, in cui un\'opera \xc3\xa8 stata concepita, realizzata, recepita e studiata, nonch\xc3\xa9 della committenza e dei materiali, \xc3\xa8 parte integrante sia per la comprensione del significato, delle funzioni tipiche dell\'opera, sia del percorso artistico e del valore dell\'opera. \nA queste competenze si aggiungono la museografia e il restauro del bene culturale. Anche su questo piano, la storia dell\'arte, deve poter cercare le analogie e le differenze comprese nell\'opera, dal punto di vista dei legami con altre scienze, degli usi e dei costumi, nell\'impegno complessivo di partecipare allo sviluppo democratico e alla conoscenza in genere.\nLa "descrizione analitica" (\xc3\xa9kphrays) del formarsi delle opere d\'arte, e delle opere stesse, permette di affrontare tematiche di vasta portata: i ricettari, i trattati, i dizionari monografici, del disegno e del colore, sia tecnici che a glosse, favoriscono la divulgazione della storia delle arti, e rendono possibile una competenza settoriale, uno studio distintivo in Arti maggiori e Arti minori nel rispetto del ritrovamento. Con il contributo dell\'archeologia, le opere d\'arte possono essere studiate e descritte approfondendo aspetti ragionati che la costituiscono: dalle osservazioni presemiotiche e meno intenzionali, dai materiali alla conoscenza strutturata, dobbiamo il formarsi di settori propri: iconologia, iconografia, allegoria e simbolo, che di volta in volta hanno arricchito la letteratura artistica, favorendo il nascere di correnti di pensiero (ut pictura po\xc3\xafesis). \nLo studio delle opere del passato, soprattutto se appartenenti a culture distanti, porta, in particolar modo, alla conoscenza e al rispetto di codici culturali e filosofici ai quali le opere fanno riferimento. Lo studio articolato delle invenzioni e delle scoperte, in storia e storia dell\'arte, porterebbe ai significati teorici stessi delle opere d\'arte ritenute maggiori.\nL\'arte, afferma Edgar Wind, \xc3\xa8 sottoposta a principi regolativi universali, educare con l\'arte, significa concedere all\'espressione e al contenuto artistici, uno statuto normativo e progettuale proprio, che attinge alla forma stessa dei linguaggi dei primordi che hanno permesso la formazione del gusto, dell\'estetica e dell\'etica nelle varie epoche. \nI contributi degli storici dell\'arte, non possono che provenire da spontanee costruzioni professionali, nozioni, competenze, disposizioni che restituite ne favoriscono l\'accesso, tuttavia nel corso del Novecento sono nati veri e propri istituti di eccellenza. Ad esempio il Warburg Institute di Londra, si \xc3\xa8 occupato dell\'orientamento religioso, allegorico e astrologico delle opere d\'arte. \nCon la didattica museale si esprime un concetto affine, quello del significato dell\'esperienza diretta del fare artistico accanto alla fruizione estetica del sapere, si favorisce la conoscenza individuale del valore estetico dell\'opera d\'arte. Le correnti strutturaliste e costruttiviste, linguistiche e psicologiche, hanno orientato la pedagogia artistica sulle direzioni di senso, legate alla comprensione delle procedure artistiche tecniche.\n\nAlcuni sviluppi autorialiAlois Riegl, 1893, Stilfragen (tr. in it. Problemi di stile); Sp\xc3\xa4tr\xc3\xb6miche Kunstindustrie, 1901 (tr. in it. Arte industriale della tarda romanit\xc3\xa0\nArnold Hauser evoluzione dell\'arte (sociologo dell\'arte)\nF. Wickhoff narrazione continua\nHeinrich W\xc3\xb6lfflin leggi della visione figurazione\nMax Dvo\xc5\x99\xc3\xa1k situazione spirituale rispecchiata\nJulius von Schlosser apporti strutturalisti\nCarlo Brandi semiologia e arte\nBenedetto Croce il soggetto del fare artistico \xc3\xa8 inseparabile dall\'opera e irriducibile allo stile\nN. Ivanoff il carattere di una narrazione dello sbocciare successivo e imprevedibile di maniere e stili\nJ. J. Winckelmann adotta il concetto classico di storia e cerca di ricostruire l\'essenza dell\'arte che a suo avviso non dipende dalla storia personale degli artisti\nL. Lanzi le singole maniere nel particolare stile di ciascun artista ma dichiara di non essere interessato a ridurre la storia dell\'arte a tratti permanenti, come farebbe una scienza naturale, aprendo lo studio alle forme visive e alle scuole\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. D. Fiorillo\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. B. Seroux D\'Agincourt\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e L. Cicognara\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e F. Kugler\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e A. Springer\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e P. Selvatico\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e G. B. Cavalcaselle\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e J. A. Crowe\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e L. Moretti\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e A. Venturi\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e R. Longhi\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e P. Toesca\n\xe2\x96\xaa\xef\xb8\x8e B. Berenson\nStoria dell\'arte senza nomi\nA. Hauser\nStoria dello stile\nH. W\xc3\xb6lfflin\nStoricismo\nN. Pevsner\nper lo sviluppo di una sintesi\n\nLuigi Grassi, Mario Pepe - Dizionario di arte. Termini, movimenti e stili dall\'antichit\xc3\xa0 a oggi. Torino, UTET, 2003 ISBN 8877508450Si configura in tal modo la centralit\xc3\xa0 dell\'insegnamento di tale disciplina, impartita nelle scuole secondarie di primo grado e nei licei.\n\n'
"L'arte, nel suo significato pi\xc3\xb9 ampio, comprende ogni attivit\xc3\xa0 umana \xe2\x80\x93 svolta singolarmente o collettivamente \xe2\x80\x93 che porta a forme di creativit\xc3\xa0 e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilit\xc3\xa0 innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte \xc3\xa8 un linguaggio, ossia la capacit\xc3\xa0 di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.\nNel suo significato pi\xc3\xb9 sublime l'arte \xc3\xa8 l'espressione estetica dell'interiorit\xc3\xa0 e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. \nAlcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.\nL'arte pu\xc3\xb2 essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali \xe2\x80\x93 quelle cio\xc3\xa8 che afferiscono all'artigianato \xe2\x80\x93 discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attivit\xc3\xa0 specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.\n\n"
"L'arte, nel suo significato pi\xc3\xb9 ampio, comprende ogni attivit\xc3\xa0 umana \xe2\x80\x93 svolta singolarmente o collettivamente \xe2\x80\x93 che porta a forme di creativit\xc3\xa0 e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilit\xc3\xa0 innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte \xc3\xa8 un linguaggio, ossia la capacit\xc3\xa0 di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.\nNel suo significato pi\xc3\xb9 sublime l'arte \xc3\xa8 l'espressione estetica dell'interiorit\xc3\xa0 e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. \nAlcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.\nL'arte pu\xc3\xb2 essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali \xe2\x80\x93 quelle cio\xc3\xa8 che afferiscono all'artigianato \xe2\x80\x93 discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attivit\xc3\xa0 specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.\n\n"