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Pubblicazione: [Firenze] : Giunti Barbèra, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il velluto di Genova \xc3\xa8 un\'antica tipologia di velluto a catena, sagomato, arricciato e tagliato con motivi a volte broccati sullo sfondo, originario di Genova.\nAll\'epoca, la denominazione di "velluto di Genova" era generica, indicando sia i tessuti di raso sia per i tessuti di velluto liscio o con fantasie. I disegni e i motivi creati spesso rappresentano fiori, frutti o foglie, arabeschi o motivi geometrici vari.\nAl giorno d\'oggi, il velluto di Genova \xc3\xa8 usato solo nei mobili e nella tappezzeria.\n\n'
'Il solfato doppio di alluminio e potassio dodecaidrato o potassio-allume pi\xc3\xb9 noto come allume di potassio e allume di rocca \xc3\xa8 un sale misto di alluminio e potassio dell\'acido solforico e a temperatura ambiente si presenta come un solido incolore ed inodore.\nSin dall\'antichit\xc3\xa0 era usato per lavarsi le ferite e in numerose attivit\xc3\xa0 produttive e in vari settori. Nelle industrie tessili era usato come fissante per colori, il suo uso era quindi basilare nella tintura della lana, nella realizzazione delle miniature su pergamena e nella concia delle pelli. Serviva poi alla produzione del vetro ed in medicina era usato come emostatico.\nNel Medioevo era un prodotto di importanza strategica, di cui la Repubblica di Genova possedeva il monopolio grazie alla colonia di Focea in Anatolia che disponeva di grandi riserve minerarie di questo prodotto, che veniva esportato principalmente nelle Fiandre e a Firenze per la lavorazione dei tessuti. La produzione dell\'allume avveniva per arroventamento e successiva dissoluzione in acqua dell\'alunite, un solfato basico di potassio ed alluminio che si trova in natura.\nAttualmente \xc3\xa8 usato come deodorante per il corpo particolarmente economico ed efficace, nonch\xc3\xa9 come rimedio contro il cattivo odore dei piedi.\nIn Italia vi sono importanti giacimenti nei Monti della Tolfa, scoperti nel 1462 da Giovanni di Castro presso l\'attuale comune di Allumiere e rimasti in uso con alterne vicende fino al 1941. Altre cave di allume si trovano a Montioni, nei pressi di Follonica dove \xc3\xa8 presente anche una cava di manganese.\nIl termine "allume" si riferisce a solfati doppi di un metallo monovalente e di un metallo trivalente (es. l\'alluminio o il cromo, suo ione vicariante) dodecaidrati. Questo \xc3\xa8 un allume potassico, da non confondere con "cristallo di potassio"; infatti quest\'ultimo in natura non esiste: il potassio in natura si trova solo sotto forma di sali.\nNell\'Isola di Vulcano (Eolie), nella citt\xc3\xa0 metropolitana di Messina, esisteva una specifica "Grotta dell\'Allume". Vi si estraeva l\'allume e lo si commerciava con tutta Europa. L\'allume veniva gi\xc3\xa0 estratto all\'epoca dei Romani ed era esportato in anfore che si sono ritrovate fin nei pressi dell\'Inghilterra. Ci\xc3\xb2 in quanto l\'allume estratto era una sostanza rara e ricercata; un potentissimo emostatico, nonch\xc3\xa9 ottimo per la concia delle pelli. \nIn prossimit\xc3\xa0 della parete della Grotta \xc3\xa8 stato rinvenuto un minerale, la magnesioaubertite (Mg, Cu)Al(SO4)2Cl\xe2\x80\xa2 14H2O.\n\n'
'L\'arazzo \xc3\xa8 una forma di arte tessile che si pone a met\xc3\xa0 strada tra l\'artigianato e la rappresentazione artistica. Tecnicamente \xc3\xa8 un tessuto a dominante di trama (poich\xc3\xa9 a lavoro finito l\'ordito non si vede) realizzato a mano su un telaio e destinato a rivestire le pareti. Solitamente di ampio formato, rappresenta grandi disegni molto dettagliati.\nIl disegno preparatorio, o cartone, di un arazzo veniva realizzato da un pittore, anche di una certa fama: il risultato finale dipendeva dall\'abilit\xc3\xa0 dell\'artigiano incaricato dell\'esecuzione.\nIl termine italiano "arazzo" deriva dal nome della citt\xc3\xa0 francese di Arras, dove, nel Medioevo, venivano prodotti i migliori arazzi. Oggi viene impropriamente usato per indicare vari manufatti che si appendono ai muri realizzati con tecniche differenti come: il mezzo punto, il telaio Jacquard, il ricamo.\n\n'
"L'Arte dei Mercatanti o di Calimala era una delle Arti Maggiori tra le corporazioni di arti e mestieri di Firenze. Il nome deriva da via Calimala, nel centro di Firenze, dove esistevano numerose botteghe dell'Arte.\n\n"
"Le vie del sale erano gli antichi percorsi e rotte di navigazione utilizzati anticamente dai mercanti del sale marino.\n\nNon esisteva un'unica via del sale: i vari popoli (emiliani, lombardi, piemontesi, abruzzesi, friulani e siciliani) avevano ognuno la propria rete di sentieri e collegamenti per portare le merci, principalmente lana e armi, verso il mare e recuperare l\xc3\xac il sale, allora prezioso per la conservazione degli alimenti nel lungo periodo. La produzione di formaggio e di insaccati, la conservazione della carne, del pesce e anche delle olive necessitavano di elevate quantit\xc3\xa0 del pregiato elemento. Ma anche attivit\xc3\xa0 artigianali come la concia delle pelli e la tintura richiedevano l'uso di sale.\nMettendo in comunicazione la pianura padana con la Liguria o i territori francesi della Provenza si permetteva il commercio di questo materiale prezioso, che era di difficoltoso reperimento nelle regioni del Settentrione, lontane dal mare.\nLo stesso dicasi per il commercio in altre regioni, o aree geografiche, tra le coste ove il sale era prodotto e le zone interne dove il bene era richiesto.\n\n"