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Pubblicazione: Pescia : S.n., 1981
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Lo ius primae noctis (in italiano: "diritto della prima notte") \xc3\xa8 una locuzione latina che indica un presunto diritto posseduto da un signore feudale il quale, in occasione del matrimonio di un proprio servo della gleba, avrebbe potuto pretendere di sostituirsi al marito nella prima notte di nozze. In realt\xc3\xa0 non esistono fonti che dimostrino l\'effettiva esistenza di un simile diritto.Talvolta \xc3\xa8 indicato, in modo improprio, con l\'espressione francese droit du seigneur, cio\xc3\xa8 "diritto del signore", la quale, in realt\xc3\xa0, fa riferimento a un\'ampia gamma di diritti riconducibili al signore feudatario, inerenti quindi anche alla caccia, la riscossione di tasse e tributi, l\'agricoltura.\nNon vi sono testimonianze della reale esistenza e diffusione di tale diritto nell\'Europa medievale. In particolare, nelle fonti storiche di epoca medievale non ne \xc3\xa8 rintracciabile alcuna menzione, n\xc3\xa9 da parte delle autorit\xc3\xa0 laiche (re, imperatori), n\xc3\xa9 da parte di quelle ecclesiastiche. Ogni riferimento conosciuto risale, infatti, ad epoche successive. Questo ha portato parte della moderna critica storiografica a derubricare lo ius primae noctis a una sorta di mito moderno relativo all\'epoca medievale, la cui fondatezza non si basa su alcuna fonte documentata. Ci sono infatti inoltre prove documentarie che mostrano come alcuni dettagli circa certe tasse dovute e certi diritti pretesi, tratti fuori dal loro contesto, furono usati dagli eruditi a partire dal \'400 come fonte utile a produrre la leggenda di questa istituzione del brutto tempo ormai andato.\n\n'
"La medicina medievale in Europa Occidentale fu una mistura di:\n\nidee preesistenti fin dall'antichit\xc3\xa0 (Ippocrate e Galeno);\nun generale concetto filosofico per cui anima (immateriale) e corpo (mortale, creato e materiale) siano indissolubili;\nuna globale rinuncia al godimento nella vita sociale e del corpo in genere\ninfluenze religiose;In questa era non esisteva ancora alcuna tradizione scientifica e le osservazioni andavano mano a mano con influenze spirituali.\nNell'Alto Medioevo, a seguito della caduta dell'impero romano, la conoscenza medica standard era basata principalmente sui testi sopravvissuti greci e romani, preservati in monasteri.Le idee circa le origini di cure e malattie non erano comunque puramente secolari, ma basate su una visione della vita in cui il destino, il peccato, e le influenze astrali giocavano un grande ruolo. L'efficacia di una cura era pi\xc3\xb9 correlata alle credenze del paziente e del medico, piuttosto a un'evidenza empirica, cosicch\xc3\xa9 i remedia physicalia (rimedi fisici) erano spesso subordinati ad interventi spirituali.\n\n"
"Viareggio \xc3\xa8 un comune italiano di 60 241 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.\nViareggio \xc3\xa8 conosciuta, oltre per l'attivit\xc3\xa0 cantieristica come localit\xc3\xa0 di turismo balneare, per la pesca, per la floricultura e per il Carnevale, nato nel 1873. La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 un attivo centro industriale e artigianale, soprattutto nel campo della cantieristica navale, da tempo conosciuta in tutto il mondo. Viareggio \xc3\xa8 nota anche in ambito storico-religioso (tra le vicende pi\xc3\xb9 significative quelle di Sant'Antonio Maria Pucci e di Clelia Merloni) ed \xc3\xa8 sede di molti premi e manifestazioni tra i quali il Premio letterario Viareggio R\xc3\xa9paci, istituito nel 1929, il Premio Viareggio Sport, istituito nel 1985, e il Torneo Mondiale Coppa Carnevale di Viareggio, istituito nel 1949. \xc3\x88 inoltre da ricordare il Festival Gaber, in memoria di Giorgio Gaber, al quale partecipano artisti di spicco del panorama musicale italiano.\n\n"
'Con alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del Medioevo, un\'epoca che si estende, per convenzione, dal 476 al 1492. Durante tale periodo, le diete e la cucina, nelle varie zone dell\'Europa, sperimentarono meno cambiamenti rispetto a quanto sarebbe successo nella pi\xc3\xb9 breve epoca moderna che sarebbe seguita, durante la quale tali mutamenti avrebbero posto le basi della moderna cucina europea.\nI cereali erano consumati sotto forma di pane, farinate d\'avena, polenta e pasta praticamente da tutti i componenti della societ\xc3\xa0. Le verdure rappresentavano un\'importante integrazione alla dieta basata sui cereali. La carne era pi\xc3\xb9 costosa e quindi considerata un alimento pi\xc3\xb9 prestigioso ed era per lo pi\xc3\xb9 presente sulle tavole dei ricchi e dei nobili. I tipi di carne pi\xc3\xb9 diffusi erano quelle di maiale e pollo, mentre il manzo, che richiedeva la disponibilit\xc3\xa0 di una maggiore quantit\xc3\xa0 di terra per l\'allevamento, era meno comune. Il merluzzo e le aringhe erano molto comuni nella dieta delle popolazioni nordiche, ma veniva comunque consumata un\'ampia variet\xc3\xa0 di pesci d\'acqua dolce e salata.\nLa lentezza dei trasporti e le inefficienti tecniche di trasformazione agroalimentare rendevano estremamente costoso il commercio di cibi sulle lunghe distanze. Per questa ragione il cibo dei nobili era pi\xc3\xb9 esposto alle influenze straniere rispetto a quello consumato dai poveri e dalla gente comune. Dal momento che ciascuna classe sociale cercava di imitare quella a lei immediatamente superiore, le innovazioni dovute al commercio internazionale e alle guerre con paesi stranieri si diffusero gradualmente tra le classi medio-alte delle citt\xc3\xa0 medievali. Oltre all\'indisponibilit\xc3\xa0 di certi cibi per ragioni economiche, furono emessi decreti che vietavano il consumo di alcuni alimenti per alcune classi sociali, e alcune leggi limitarono le possibilit\xc3\xa0 di consumarne in grosse quantit\xc3\xa0 ai "nuovi ricchi". Alcune norme sociali inoltre prescrivevano che il cibo della classe lavoratrice fosse meno raffinato, perch\xc3\xa9 si credeva che esistesse un\'affinit\xc3\xa0 naturale tra il lavoro di una persona e il suo cibo; si riteneva quindi che il lavoro manuale richiedesse cibi pi\xc3\xb9 scadenti ed economici.\nNel corso del tardo Medioevo inizi\xc3\xb2 a svilupparsi una forma di Haute cuisine che and\xc3\xb2 a costituire uno standard tra la nobilt\xc3\xa0 di tutta Europa. I metodi di conservazione pi\xc3\xb9 comuni vedevano l\'impiego di agresto. Questi trattamenti, uniti al diffuso impiego di zucchero e miele, donavano a molti piatti un sapore tendente all\'agrodolce. Anche le mandorle erano molto popolari e usate come addensante in minestra, stufati e salse, in particolare usate sotto forma di latte di mandorla.\n\n'
'Il termine folclore o folklore (pron. [fol\xcb\x88klore]; dall\'inglese folk, "popolo", e lore, "sapere") si riferisce a quelle forme di cultura popolare comprendente le tipologie di tradizione tramandate spesso oralmente e riguardanti conoscenze, usi e costumi, miti, fiabe e leggende, filastrocche, proverbi e altre narrazioni, credenze popolari, musica, canto, danza eccetera, il tutto riferito a una determinata area geografica, a una determinata popolazione, ai ceti popolari in quanto subalterni, a pi\xc3\xb9 d\'una o a tutte queste determinazioni.\n\n'