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Pubblicazione: Firenze : Olschki, 1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Atlantide (AFI: /a\xcb\x88tlantide/; in greco \xe1\xbc\x88\xcf\x84\xce\xbb\xce\xb1\xce\xbd\xcf\x84\xe1\xbd\xb6\xcf\x82 \xce\xbd\xe1\xbf\x86\xcf\x83\xce\xbf\xcf\x82, "isola di Atlante") \xc3\xa8 un\'isola leggendaria, il cui mito \xc3\xa8 menzionato per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo (17a-27b) e Crizia, nel IV secolo a.C.\nSecondo il racconto di Platone, Atlantide sarebbe stata una potenza navale situata "oltre le Colonne d\'Ercole", che avrebbe conquistato molte parti dell\'Europa occidentale e dell\'Africa novemila anni prima del tempo di Solone (cio\xc3\xa8 approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l\'invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata "in un singolo giorno e notte di disgrazia" per opera di Poseidone. Il nome dell\'isola deriva da quello di Atlante, leggendario governatore dell\'oceano Atlantico, figlio di Poseidone, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell\'isola.\nLa descrizione geografica sembra anche indicare le Americhe come un continente circondato da un vero mare, in contrapposizione al mar Mediterraneo, definito "un porto di angusto ingresso".Essendo una storia funzionale ai dialoghi di Platone, Atlantide \xc3\xa8 generalmente vista come un mito concepito dal filosofo greco per illustrare le proprie idee politiche. Bench\xc3\xa9 la funzione di Atlantide sembri chiara alla maggior parte degli studiosi, essi disputano su quanto e come il racconto di Platone possa essere ispirato da eventuali tradizioni pi\xc3\xb9 antiche. Alcuni argomentano che Platone si bas\xc3\xb2 sulla memoria di eventi passati come l\'eruzione vulcanica di Thera o la Guerra di Troia, mentre altri insistono che egli trasse ispirazione da eventi contemporanei come la distruzione di Elice nel 373 a.C. o la fallita invasione ateniese della Sicilia nel 415\xe2\x80\x93413 a.C.\nLa possibile esistenza di un\'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l\'antichit\xc3\xa0 classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori. Quasi ignorata nel Medioevo, la storia di Atlantide fu riscoperta dagli umanisti nell\'era moderna. La descrizione di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori rinascimentali, come La nuova Atlantide di Bacone. Al tema sono state dedicate alcune migliaia di libri e saggi. Atlantide ispira la letteratura contemporanea, soprattutto quella fantasy, ma anche la fantascienza, i fumetti, i film, i videogiochi, essendo divenuta sinonimo di ogni e qualsiasi ipotetica civilt\xc3\xa0 perduta nel remoto passato.'
"Il Parmenide (in greco antico: \xce\xa0\xce\xb1\xcf\x81\xce\xbc\xce\xb5\xce\xbd\xce\xaf\xce\xb4\xce\xb7\xcf\x82) \xc3\xa8 un dialogo di Platone inserito nella terza tetralogia (insieme a Filebo, Simposio e Fedro) e appartenente ai cosiddetti dialoghi dialettici o della vecchiaia, quelle opere caratterizzate dallo sviluppo e dalla messa in discussione, da parte del filosofo, delle teorie avanzate nella fase della maturit\xc3\xa0. La sua data di stesura va quindi presumibilmente posta tra il 368 e il 361 a.C.Conosciuto come l'opera pi\xc3\xb9 complessa ed enigmatica di Platone, il Parmenide narra il dialogo avvenuto tra gli eleati Parmenide e Zenone, ad Atene in occasione delle Grandi Panatenee, e il giovane Socrate - dialogo quasi sicuramente mai avvenuto. Gli argomenti affrontati possono essere cos\xc3\xac elencati: analisi del monismo parmenideo e obiezioni di Socrate alle affermazioni di Zenone; analisi della dottrina socratica delle idee e conseguenti obiezioni di Parmenide; formulazione da parte del filosofo eleate di un metodo di indagine ipotetico (differente da quello del Fedone e del Menone); esemplificazione di tale metodo, prendendo in esame le ipotesi opposte \xc2\xabse l'uno \xc3\xa8\xc2\xbb e \xc2\xabse l'uno non \xc3\xa8\xc2\xbb, sviluppandone le conseguenze e scoprendone l'aporeticit\xc3\xa0."
'Socrate, figlio di Sofronisco del demo di Alopece (in greco antico: \xce\xa3\xcf\x89\xce\xba\xcf\x81\xce\xac\xcf\x84\xce\xb7\xcf\x82 S\xc5\x8dkr\xc3\xa1t\xc4\x93s, pronuncia: /s\xc9\x94\xcb\x90\'krat\xc9\x9b\xcb\x90s/; Atene, 470 a.C./469 a.C. \xe2\x80\x93 Atene, 399 a.C.), \xc3\xa8 stato un filosofo greco antico, uno dei pi\xc3\xb9 importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale.\nIl contributo pi\xc3\xb9 importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d\'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell\'elenchos (\xe1\xbc\x94\xce\xbb\xce\xb5\xce\xb3\xcf\x87\xce\xbf\xcf\x82, \xc3\xa9lenchos = "confutazione") applicandolo prevalentemente all\'esame in comune (\xe1\xbc\x90\xce\xbe\xce\xb5\xcf\x84\xce\xac\xce\xb6\xce\xb5\xce\xb9\xce\xbd, exet\xc3\xa0zein) di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate \xc3\xa8 riconosciuto come padre fondatore dell\'etica o filosofia morale.\nPer le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte \xc3\xa8 stato considerato, dal filosofo e classicista austriaco Theodor Gomperz, il \xc2\xabprimo martire per la causa della libert\xc3\xa0 di pensiero e d\'investigazione\xc2\xbb.\n\nGi\xc3\xa0 il martire cristiano san Giustino, nell\'Apologia prima (XLVI, 3), sosteneva che \xc2\xabcoloro che vissero con il Logos sono cristiani, anche se furono ritenuti atei, come tra gli Elleni, Socrate, Eraclito e quelli simili a loro\xc2\xbb.\n\n'
'In filosofia, con il termine "bene" si indica generalmente tutto ci\xc3\xb2 che agli individui appare desiderabile e tale che possa essere considerato come fine ultimo da raggiungere nella propria esistenza. Questo \xc3\xa8 l\'aspetto "etico" del concetto di bene; ma nella storia della filosofia \xc3\xa8 stato avanzato anche un significato "ontologico" con Platone e i suoi successori ed epigoni che stabilivano un\'equiparazione tra Buono, Bello e Vero (Kalokagathia). Questa concezione \xc3\xa8 stata assunta anche dal cristianesimo, poich\xc3\xa9 il Dio cristiano \xc3\xa8 infatti, oltre che onnipotente e onnisciente, l\'essenza della bont\xc3\xa0, della bellezza e della verit\xc3\xa0.\n\nSpesso il concetto di bene assume un significato pragmatico e si identifica con quello di "azione buona", come nell\'espressione "fare del bene", equivalente a "compiere buone azioni", cio\xc3\xa8 azioni che rispondano a regole morali che ci si autoimpone. Cos\xc3\xac \xc3\xa8 nelle morali autonome, o che vengano indicate dall\'esterno come leggi da osservare, come nelle morali eteronome.\nIl concetto di bene \xc3\xa8 tipicamente opposto a quello di male che, come quello di "bene", ha assunto nella filosofia occidentale un significato sia etico che ontologico. Nel pensiero orientale il male ha anche un valore gnoseologico, perch\xc3\xa9 corrisponde all\'ignoranza del divino e del vero.\nLa dottrina, che si propone di stabilire criteri razionali per esprimere un giudizio di valore riguardo l\'agire umano, \xc3\xa8 l\'etica, ovvero la morale.\n\n'
"I viaggi di Platone in Sicilia si sarebbero svolti durante il IV secolo a.C., coprendo un arco di tempo compreso fra il 388 a.C. e il 360 a.C., con una pausa tra il primo e il secondo viaggio di circa vent'anni. Non esiste assoluta certezza della autenticit\xc3\xa0 di questi viaggi del filosofo ateniese (nato nel 428 o 427 a.C. e morto nel 348 o 347 a.C.) e anche le motivazioni sono controverse: gli studiosi, per lo pi\xc3\xb9, considerano reali i viaggi, ma essi restano la parte della biografia platonica pi\xc3\xb9 oscura e dibattuta. Centrale \xc3\xa8 il ruolo di una fonte, la Lettera VII, forse l'unica realmente vergata da Platone dell'epistolario che la tradizione gli attribuisce.\nTutti i biografi antichi sostengono che Platone giunse per la prima volta in Sicilia, forse intorno al 388 a.C., spinto dal desiderio di visitare il vulcano Etna. A Siracusa, venuto a conoscenza del tiranno Dionisio I, Platone, allora quarantenne, entr\xc3\xb2 in contatto con il giovane nobile Dione, della cerchia di Dionisio, che divenne suo discepolo. Secondo la tradizione, quando Platone attacc\xc3\xb2 con le sue parole la tirannide, provocando l'ira del dinasta, fu proprio Dione che cerc\xc3\xb2 di mettere in salvo il maestro, facendolo imbarcare in tutta fretta per Atene, anche se tale viaggio si concluse con la riduzione in schiavit\xc3\xb9 del filosofo.\n\nNel 367 a.C., vi sarebbe stato un secondo viaggio di Platone in Sicilia, in questo caso invitato da Dione per educare il nipote Dionisio II, figlio di Dionisio I e suo successore, con l'obiettivo di farlo diventare un re-filosofo. Tuttavia, la situazione politica precipit\xc3\xb2 e Dione fu allontanato.\nPlatone si sarebbe recato anche una terza e ultima volta a Siracusa nel 361 a.C., allo scopo di facilitare una mediazione pacifica tra Dionisio II e Dione, fallendo per\xc3\xb2 nel suo intento. Allontanato dall'acropoli, pot\xc3\xa9 fare ritorno ad Atene grazie all'intervento dei pitagorici di Taranto, che intercedettero in suo favore presso il tiranno. In quel periodo, si colloca la spedizione militare di Dione del 357 a.C. contro la tirannide siracusana, alla quale segu\xc3\xac un periodo assai turbolento, con il succedersi di diversi tiranni a Siracusa, fino al ritorno di Dionisio II nel 347/346 a.C. e il successivo invio dalla metropoli di Corinto di un pacificatore, Timoleone, che tra il 344 e il 337 a.C. riport\xc3\xb2 la pace in Sicilia.\nPur non essendoci nei dialoghi platonici alcun richiamo diretto ed esplicito ai viaggi in Sicilia, una parte della critica moderna ritiene che sia comunque possibile riscontrare reminiscenze dei viaggi nella produzione letteraria del filosofo: La Repubblica, il Politico e le Leggi sarebbero pervasi dall'esperienza della tirannide siracusana; il Simposio conterrebbe ricordi del tempo passato a Siracusa con Dione; dietro il mito di Atlantide, di cui si parla nel Timeo e in Crizia, starebbe un riferimento alla stessa Siracusa.\n\n"
'Platone, figlio di Aristone del demo di Collito e di Perictione (in greco antico: \xce\xa0\xce\xbb\xce\xac\xcf\x84\xcf\x89\xce\xbd Pl\xc3\xa1t\xc5\x8dn, pronuncia: [pl\xc3\xa1.t\xc9\x94\xcb\x90n]; Atene, 428/427 a.C. \xe2\x80\x93 Atene, 348/347 a.C.), \xc3\xa8 stato un filosofo e scrittore greco antico.\nAssieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.'
'La metafisica \xc3\xa8 quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell\'esperienza sensibile, si occupa degli aspetti pi\xc3\xb9 autentici e fondamentali della realt\xc3\xa0, secondo la prospettiva pi\xc3\xb9 ampia e universale possibile. Essa mira allo studio degli enti \xc2\xabin quanto tali\xc2\xbb nella loro interezza, a differenza delle scienze particolari che, generalmente, si occupano delle loro singole determinazioni empiriche, secondo punti di vista e metodologie specifiche.\nNel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ci\xc3\xb2 che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell\'essere. In quest\'ottica, i rapporti tra metafisica e ontologia sono molto stretti, tanto che sin dall\'antichit\xc3\xa0 si \xc3\xa8 soliti racchiudere il senso della metafisica nell\'incessante ricerca di una risposta alla domanda metafisica fondamentale \xc2\xabperch\xc3\xa9 l\'essere piuttosto che il nulla?\xc2\xbb.All\'ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell\'esistenza di Dio, dell\'immortalit\xc3\xa0 dell\'anima, dell\'essere "in s\xc3\xa9", dell\'origine e il senso del cosmo, nonch\xc3\xa9 la questione dell\'eventuale relazione fra la trascendenza dell\'Essere e l\'immanenza degli enti materiali (differenza ontologica).'