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Edizione: Firenze : Consiglio regionale della Toscana, 2019
Pubblicazione: 129 p. ; 29 cm
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il Marocco (AFI: /ma\xcb\x88r\xc9\x94kko/), ufficialmente Regno del Marocco (in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd9\x85\xd9\x85\xd9\x84\xd9\x83\xd8\xa9 \xd8\xa7\xd9\x84\xd9\x85\xd8\xba\xd8\xb1\xd8\xa8\xd9\x8a\xd8\xa9\xe2\x80\x8e, al-Mamlaka al-Maghribiyya, ovvero "Regno maghrebino"; in berbero: \xe2\xb5\x9c\xe2\xb4\xb0\xe2\xb4\xb3\xe2\xb4\xbb\xe2\xb5\x8d\xe2\xb4\xb7\xe2\xb5\x89\xe2\xb5\x9c \xe2\xb5\x8f \xe2\xb5\x8d\xe2\xb5\x8e\xe2\xb4\xbb\xe2\xb5\x96\xe2\xb5\x94\xe2\xb5\x89\xe2\xb4\xb1, Tageldit n Lme\xc9\xa3rib), \xc3\xa8 uno Stato dell\'Africa settentrionale, situato all\'estremit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 occidentale della regione del mondo arabo denominata Maghreb (traducibile in "Occidente").\nIl toponimo Marocco deriva dal nome della citt\xc3\xa0 di Marrakech, traslitterazione francofona dell\'arabo Marr\xc4\x81ke\xc5\xa1, derivato a sua volta dal termine berbero Mur-Akush (ossia Terra di Dio), che nel Medioevo era conosciuta in Europa come "Citt\xc3\xa0 di Marocco" (Cit\xc3\xa9 de Maroc, Ciutat de Marroc, ecc.); il nome di Marrakech (o anche Marrakesh) venne assegnato alla citt\xc3\xa0 dal suo fondatore Y\xc5\xabsuf ibn T\xc4\x81shf\xc4\xabn.\nLe coste sono bagnate dal Mar Mediterraneo e dallo Stretto di Gibilterra nella parte settentrionale, dall\'Oceano Atlantico in tutto il tratto a ovest, mentre i confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con la Mauritania a sud (poich\xc3\xa9 il Marocco rivendica la propria sovranit\xc3\xa0 sul Sahara Occidentale), oltre che con le exclave spagnole di Ceuta, Melilla e la penisola di Pe\xc3\xb1\xc3\xb3n de V\xc3\xa9lez de la Gomera a nord.\nSi tratta di una monarchia costituzionale: il sovrano \xc3\xa8 Mohammed VI, e il capo del governo \xc3\xa8 Sa\xc3\xa2deddine El Othmani (PJD). Le lingue ufficiali del Paese sono l\'arabo e il berbero (divenuta ufficiale insieme con l\'arabo nella nuova costituzione). \nL\'arabo \xc3\xa8 la lingua pi\xc3\xb9 parlata in Marocco, poich\xc3\xa9 anche i madrelingua berberi conoscono la lingua araba per il culto proprio dell\'Islam. Il francese \xc3\xa8 la seconda lingua del paese ampiamente diffusa e parlata da una parte rilevante della popolazione, \xc3\xa8 anche la lingua prevalente nell\'amministrazione, nell\'economia e nella didattica.'
'La storia del femminismo \xc3\xa8 la narrazione cronologica degli eventi riconducibili ai movimenti e alle ideologie rivolti all\'uguaglianza di genere, al miglioramento della condizione femminile e ai diritti delle donne. Mentre le femministe in tutto il mondo si sono differenziate in cause, obiettivi e intenzioni a seconda del tempo, della cultura e del paese di riferimento, la maggior parte degli storici del femminismo occidentale affermano che la totalit\xc3\xa0 dei movimenti che operano per far ottenere pari diritti per le donne vanno considerati come movimenti femministi, anche quando non applicano il termine a se stessi.\nAltri storici limitano il termine al movimento femminista moderno, alla sua progenie e ai suoi seguaci e utilizzano invece l\'etichetta di protofemminismo per descrivere i movimenti precedenti.\nLa storia femminista moderna occidentale viene suddivisa in tre periodi (o "ondate") temporali ben precisi, ognuno con obiettivi leggermente diversi, fondati sul progresso femminile verificatosi precedentemente.\nLa prima ondata femminista del XIX e della prima met\xc3\xa0 del XX secolo si concentra eminentemente sul ribaltamento delle disuguaglianze legali, in particolare sul suffragio femminile; le rivendicazioni principali riguardano, oltre al diritto di voto, il diritto al lavoro in condizioni sostenibili e l\'istruzione femminile per donne e bambine.\nLa seconda ondata femminista (1960-1980) ha ampliato il dibattito per includervi anche le disuguaglianze culturali, la disparit\xc3\xa0 ancora esistenti nelle norme legali e il ruolo di genere delle donne all\'interno della societ\xc3\xa0. La terza ondata femminista (anni 1990-2000) si viene a riferire a diversi ceppi di attivit\xc3\xa0 femminista; viene inteso come una continuazione della "seconda ondata" e una risposta alla percezione dei suoi fallimenti.\nAnche se il costrutto delle "ondate" \xc3\xa8 stato usato comunemente per descrivere la storia del femminismo, il concetto \xc3\xa8 stato sottoposto a critiche per il suo ignorare e cancellare la storia intercorrente tra le diverse "ondate", scegliendo invece di concentrarsi esclusivamente solo su alcune figure famose e sugli eventi maggiormente popolari.\n\n'
'Maghreb (in berbero: \xe2\xb5\x9c\xe2\xb4\xb0\xe2\xb5\x8e\xe2\xb4\xb0\xe2\xb5\xa3\xe2\xb5\x96\xe2\xb4\xb0, Tamaz\xc9\xa3a; in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd9\x85\xd8\xba\xd8\xb1\xd8\xa8\xe2\x80\x8e, al-Maghrib, "luogo del tramonto") indica l\'area geografica pi\xc3\xb9 a ovest del Nordafrica che si affaccia sul mar Mediterraneo e sull\'oceano Atlantico; originariamente riguardava la fascia di terra tra la catena montuosa dell\'Atlante e il mar Mediterraneo (nord della Tunisia, l\'Algeria e Marocco); in certe fonti sono incluse anche al-Andalus e la Sicilia islamica.'