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Pubblicazione: [Roma] : l'Unità ; [Milano] : Ricordi, [1995]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La battaglia di Algeri \xc3\xa8 un film del 1966 diretto da Gillo Pontecorvo, che ha acquisito il valore di un'opera di testimonianza e di rivisitazione dei fatti storici contemporanei.Il film, interamente ambientato nella citt\xc3\xa0 di Algeri durante la guerra d'Algeria, ha vinto il Leone d'oro alla 27\xc2\xaa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed \xc3\xa8 stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.\n\n"
"Il cinema italiano \xc3\xa8 attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumi\xc3\xa8re. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali citt\xc3\xa0 della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosit\xc3\xa0 del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avr\xc3\xa0 il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che trover\xc3\xa0 una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecitt\xc3\xa0, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla met\xc3\xa0 degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualit\xc3\xa0, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.\n\n"
"L'Algeria (AFI: /al\xca\xa4e\xcb\x88ria/; in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xac\xd8\xb2\xd8\xa7\xd8\xa6\xd8\xb1\xe2\x80\x8e, al-Jaz\xc4\x81\xca\xbeir; in berbero: \xe2\xb4\xb7\xe2\xb5\xa3\xe2\xb4\xb0\xe2\xb5\xa2\xe2\xb4\xbb\xe2\xb5\x94, Dzayer), ufficialmente Repubblica Democratica Popolare di Algeria, \xc3\xa8 uno Stato dell'Africa del nord, appartenente al Maghreb, in gran parte occupato dal deserto del Sahara. La sua capitale, Algeri, \xc3\xa8 eccentrica rispetto alla totalit\xc3\xa0 del territorio e si situa all'estremo nord. Il suo nome identifica anche quello dell'intero paese.\nIn termini di superficie \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 grande stato del continente africano, dal 9 luglio 2011, quando il Sudan del Sud \xc3\xa8 diventato indipendente dal Sudan; \xc3\xa8 inoltre il pi\xc3\xb9 grande stato del mondo arabo nonch\xc3\xa9 il decimo Stato pi\xc3\xb9 esteso della Terra. Confina a nord con il mar Mediterraneo, mentre le frontiere terrestri si dividono con la Tunisia a nord est, la Libia a est, il Niger a sud est, la Mauritania, il Mali e il Marocco ad ovest.\nL'Algeria \xc3\xa8 membro dell'Unione Africana e della Lega araba dal momento della sua indipendenza dalla Francia nel 1962, fa parte dell'OPEC dal 1969 e ha contribuito attivamente alla creazione, nel 1988, dell'Unione del Maghreb Arabo (UMA).\nCostituzionalmente, l'Algeria \xc3\xa8 definita come un paese (nell'ordine) musulmano, arabo e berbero.\n\n"
"La Mostra internazionale d'arte cinematografica \xc3\xa8 il festival cinematografico che si svolge annualmente a Venezia, Italia (solitamente tra la fine del mese di agosto e l'inizio di settembre), nello storico Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi (ed in altri edifici vicini o non lontani), al Lido di Venezia. Dopo l'Oscar, \xc3\xa8 la manifestazione cinematografica pi\xc3\xb9 antica al mondo: la prima edizione si tenne tra il 6 e il 21 agosto 1932 (mentre l'Academy Award si svolge dal 1930, in serata unica).\nLa mostra si inquadra nella pi\xc3\xb9 vasta attivit\xc3\xa0 della Biennale di Venezia, istituzione culturale fondata nel 1895, che dallo stesso anno organizzava la famosa Esposizione internazionale d'arte contemporanea e dal 1930 il Festival internazionale di musica contemporanea. La 77\xc2\xaa edizione si \xc3\xa8 tenuta dal 2 al 12 settembre 2020.\nIl premio principale che viene assegnato (assieme a diversi altri) \xc3\xa8 il Leone d'oro, che deve il suo nome al simbolo della citt\xc3\xa0 (il Leone di San Marco). Tale riconoscimento \xc3\xa8 considerato uno dei pi\xc3\xb9 importanti dal punto di vista della critica cinematografica, al pari di quelli assegnati nelle altre due principali rassegne cinematografiche europee, la Palma d'oro del Festival di Cannes e l'Orso d'oro del Festival internazionale del cinema di Berlino.\n\n"
"La guerra d'Algeria (anche guerra d'indipendenza algerina), \xc3\xa8 il conflitto che oppose tra il 1\xc2\xba novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l'esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Lib\xc3\xa9ration Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati.\nNel corso del conflitto, la minoranza europea d'Algeria \xe2\x80\x93 i pieds noirs, installati prevalentemente nelle tre grandi citt\xc3\xa0 di Orano, Algeri e Costantina \xe2\x80\x93 riusc\xc3\xac a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L'inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determin\xc3\xb2 il crollo della pericolante IV Repubblica e l'avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente. La guerra \xe2\x80\x93 un \xc2\xabepisodio chiave della decolonizzazione\xc2\xbb \xe2\x80\x93 fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini. \nL'esercito francese, memore della recente sconfitta subita nella guerra d'Indocina, mise a punto una nuova strategia: la \xe2\x80\x9cguerra contro-sovversiva\xe2\x80\x9d, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto. Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall'altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm), gli algerini conquistarono l'indipendenza che fu proclamata il 5 luglio 1962.\n\n"