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Serie: Castelfiorentino: storia a cultura ; 13
Serie: Castelfiorentino: storia e cultura ; 13
Serie: Castelfiorentino : storia e cultura ; 13
Serie: Castelfiorentino. Storia e cultura ; 13
Serie: Castelfiorentino: storia e cultura ; 0013
'Una biblioteca \xc3\xa8 un\'istituzione culturale finalizzata a soddisfare bisogni informativi quali studio, aggiornamento professionale o svago, attraverso una raccolta organizzata di risorse fisiche (per esempio libri, riviste, CD, DVD) o digitali (per esempio ebook, basi di dati, riviste elettroniche). Si considerano biblioteche tanto le raccolte costituite per uso personale quanto quelle costituite da enti privati e pubblici. Queste ultime, in base alla legge italiana, forniscono un servizio pubblico essenziale.\nLa biblioteconomia considera parte del "sistema biblioteca" anche i servizi di informazione al pubblico (tipicamente la ricerca bibliografica e l\'istruzione all\'uso delle raccolte e dei servizi) e, in quanto funzionali alla conservazione e fruizione del patrimonio documentale, anche le attivit\xc3\xa0 di gestione della biblioteca purch\xc3\xa9 specifiche (non considera tali, pertanto, le generiche attivit\xc3\xa0 amministrative e gestionali se indistinguibili da quelle dell\'ente proprietario della biblioteca).\n\n'
"La Biblioteca reale di Alessandria fu la pi\xc3\xb9 grande e ricca biblioteca del mondo antico ed uno dei principali poli culturali ellenistici. And\xc3\xb2 distrutta nell'antichit\xc3\xa0, probabilmente pi\xc3\xb9 volte tra l'anno 48 a.C. e il 642 d.C.; in suo ricordo \xc3\xa8 stata edificata, ed \xc3\xa8 in funzione dal 2002, la moderna Bibliotheca Alexandrina.\nLa Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un \xcf\x80\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x83\xcf\x84\xce\xac\xcf\x84\xce\xb7\xcf\x82 (sovrintendente), ruolo di grande autorit\xc3\xa0. Il sovrintendente era nominato direttamente dal re (il primo filologo ad occupare tale carica fu Zenodoto di Efeso).\nQuesto sovrintendente dirigeva una squadra di preparatissimi grammatici e filologi che avevano il compito di annotare e correggere i testi delle varie opere. Di ciascuna opera si redigevano delle edizioni critiche, che venivano poi conservate all'interno della Biblioteca. Si suppone che, al tempo di Filadelfo, i rotoli (volumen) conservati fossero circa tra i 490.000 e i 700.000 (quando non bast\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 lo spazio, venne costruita una seconda struttura, la Biblioteca del Serapeo).\n\n"
'La storia delle biblioteche pubbliche statali italiane comincia necessariamente all\'alba dell\'Unit\xc3\xa0. Durante la costruzione del Regno, il governo sabaudo si appropri\xc3\xb2 delle biblioteche degli antichi stati, finanziandole sul suo bilancio. Le antiche biblioteche "di palazzo" sono tuttora parte fondamentale delle biblioteche statali e tra le pi\xc3\xb9 importanti. Dal 1869, lo Stato ha rinunciato a regolare tutte le biblioteche, concentrandosi solo su quelle di sua propriet\xc3\xa0. Le soppressioni sabaude delle congregazioni religiose hanno arricchito notevolmente queste biblioteche di opere antiche, principalmente di devozione, e sono una caratteristica peculiare delle biblioteche italiane e di quelle statali in particolare. I tentativi di correggere la distribuzione non uniforme delle biblioteche statali, assenti in gran parte del Sud, hanno portato alla fondazione o al riscatto da parte dello Stato di alcuni istituti, aumentandone quindi il numero, malgrado questo sia da sempre stato ritenuto eccessivo. \nFino al 1975 sono state amministrate dal Ministero della pubblica istruzione, poi, con la sua istituzione, la competenza \xc3\xa8 passata al Ministero per i beni culturali.\n\n'
"La Biblioteca Reale di Assurbanipal, o semplicemente Biblioteca di Assurbanipal, intitolata al re Assurbanipal, ultimo grande re dell'Impero Neo-Assiro, \xc3\xa8 una collezione di migliaia di tavolette d'argilla e frammenti contenenti testi di ogni tipo datati al VII secolo a.C. Tra i ritrovamenti figura anche la famosa Epopea di Gilgamesh. A causa dell'iniziale maltrattamento del materiale originale ritrovato, gran parte della biblioteca \xc3\xa8 irrimediabilmente devastata, rendendo impossibile per gli studiosi di discernere e di ricostruire molti dei testi originali, anche se alcuni sono rimasti intatti.I materiali furono rinvenuti presso il sito archeologico di Kouyunjik (antica Ninive, capitale dell'Assiria) nella Mesopotamia settentrionale. Il sito si trova nell'attuale Iraq.\n\n"