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Pubblicazione: Firenze : [s. n.], 1966
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ita, Paese: IT
'Leon Battista Alberti (Genova, 14 febbraio 1404 \xe2\x80\x93 Roma, 25 aprile 1472) \xc3\xa8 stato un architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo italiano; fu una delle figure artistiche pi\xc3\xb9 poliedriche del Rinascimento. Il suo primo nome si trova spesso, soprattutto in testi stranieri, come Leone.\nAlberti fa parte della seconda generazione di umanisti (quella successiva a Vergerio, Bruni, Bracciolini, Francesco Barbaro), di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle pi\xc3\xb9 varie discipline.\nUn suo costante interesse era la ricerca delle regole, teoriche o pratiche, in grado di guidare il lavoro degli artisti. Nelle sue opere menzion\xc3\xb2 alcuni canoni, ad esempio: nel "De statua" espose le proporzioni del corpo umano, nel "De pictura" forn\xc3\xac la prima definizione della prospettiva scientifica e infine nel "De re aedificatoria" (opera cui lavor\xc3\xb2 fino alla morte, nel 1472), descrisse tutta la casistica relativa all\'architettura moderna, sottolineando l\'importanza del progetto e le diverse tipologie di edifici a seconda della loro funzione. Tale opera lo render\xc3\xa0 immortale nei secoli e motivo di studio a livello internazionale da artisti come Eug\xc3\xa8ne Viollet-le-Duc e John Ruskin.\nCome architetto, Alberti viene considerato, accanto a Brunelleschi, il fondatore dell\'architettura rinascimentale.\nL\'aspetto innovativo delle sue proposte, soprattutto sia in ambito architettonico che umanistico, consisteva nella rielaborazione moderna dell\'antico, cercato come modello da emulare e non semplicemente da replicare.\nLa classe sociale a cui Alberti faceva riferimento \xc3\xa8 comunque un\'aristocrazia e alta "borghesia" illuminata. Egli lavor\xc3\xb2 per committenti quali i Gonzaga a Mantova e (per la tribuna della Santissima Annunziata) a Firenze, i Malatesta a Rimini, i Rucellai a Firenze.'
'Donatello, vero nome Donato di Niccol\xc3\xb2 di Betto Bardi (Firenze, 1386 \xe2\x80\x93 Firenze, 13 dicembre 1466), \xc3\xa8 stato uno scultore, pittore e architetto italiano.\nCon la sua lunghissima carriera fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei pi\xc3\xb9 celebri scultori di tutti i tempi. Diede un contributo fondamentale al rinnovo dei metodi della scultura, facendo accantonare definitivamente le esperienze del tardo gotico e super\xc3\xb2 i modelli dell\'arte romana classica. Invent\xc3\xb2 la tecnica dello "stiacciato", basato su minime variazioni millimetriche degli spessori, che non impedisce la creazione di uno spazio illusorio, e padroneggi\xc3\xb2 le pi\xc3\xb9 disparate tecniche e materiali (marmo, pietra serena, bronzo, legno, terracotta). Si dedic\xc3\xb2 anche al disegno, fornendo i modelli ad esempio per alcune vetrate del Duomo di Firenze.\nParticolare fu la sua capacit\xc3\xa0 di infondere umanit\xc3\xa0 e introspezione psicologica alle opere, spesso con accenti drammatici o di energia e vitalit\xc3\xa0 trattenute ma perfettamente visibili.\n\n'
'Angiolo Orvieto (Firenze, 18 giugno 1869 \xe2\x80\x93 Firenze, 1967) \xc3\xa8 stato un poeta italiano, fondatore e primo direttore nel 1896 della rivista Il Marzocco, presidente tra il 1914 e il \'19 della "Societ\xc3\xa0 Leonardo Da Vinci", e fondatore nel 1950, con Giorgio La Pira e Arrigo Levasti, dell\'"Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze".\n\n'
'Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 \xe2\x80\x93 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e politico italiano.\nIl nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, \xc3\xa8 un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si afferm\xc3\xb2 solo con l\'avvento di Boccaccio. \n\xc3\x88 considerato il padre della lingua italiana; la sua fama \xc3\xa8 dovuta alla paternit\xc3\xa0 della Comed\xc3\xaca, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi\xc3\xb9 grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia \xc3\xa8 anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. \nImportante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi\xc3\xb2 all\'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, \xc3\xa8 diventato uno dei simboli dell\'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ\xc3\xa0 Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ\xc3\xa0 dantesca.'
"Arrigo Levasti (Modena, 22 aprile 1886 \xe2\x80\x93 Firenze, 19 aprile 1973) \xc3\xa8 stato un insegnante italiano, autore di opere di mistica, fondatore con Giorgio La Pira e Angiolo Orvieto dell'Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze.\n\n"