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"La Primavera \xc3\xa8 un dipinto a tempera su tavola (207 x 319 cm) di Sandro Botticelli, databile tra il 1478 e il 1482 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte \xc3\xa8 conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.\nSi tratta del capolavoro dell'artista, nonch\xc3\xa9 di una delle opere pi\xc3\xb9 famose del Rinascimento italiano. Vanto della Galleria, si accostava anticamente con l'altrettanto celebre Nascita di Venere, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Lo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico \xc3\xa8 legato anche all'aura di mistero che circonda l'opera, il cui significato pi\xc3\xb9 profondo non \xc3\xa8 ancora stato completamente svelato."
"La Nascita di Venere \xc3\xa8 un dipinto a tempera su tela di lino (172,5 cm \xc3\x97 278,5 cm) di Sandro Botticelli. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte \xc3\xa8 attualmente conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.\nOpera iconica del Rinascimento italiano, spesso assunta come simbolo della stessa Firenze e della sua arte, faceva forse anticamente collegamento con l'altrettanto celebre Primavera sempre di Botticelli, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Rappresenta una delle creazioni pi\xc3\xb9 elevate dell'estetica del pittore fiorentino, oltre che un ideale universale di bellezza femminile.\nLa Nascita di Venere \xc3\xa8 da sempre considerata l'idea perfetta di bellezza femminile nell'arte, cos\xc3\xac come il David \xc3\xa8 considerato il canone di bellezza maschile. Poich\xc3\xa9 entrambe le opere sono conservate a Firenze, i fiorentini si vantano di possedere i canoni delle bellezze artistiche all'interno delle mura cittadine.\n\n"
'Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (Firenze, 1\xc2\xba marzo 1445 \xe2\x80\x93 Firenze, 17 maggio 1510), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\n\n'
"Simonetta Vespucci, nata Cattaneo (Genova o Porto Venere, 28 gennaio (?) 1453 \xe2\x80\x93 Piombino, 26 aprile 1476), fu una gentildonna italiana, tra le pi\xc3\xb9 note del Rinascimento.\nVenne amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico, e idolatrata da Sandro Botticelli, che ne fece la sua Musa, rendendola eterna nei suoi pi\xc3\xb9 famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della dea Venere nella Nascita di Venere oppure nella stessa dea, in Flora ed in una delle Tre Grazie (quella al centro) nell'allegoria della Primavera.Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra cui Piero Pollaiolo che dipinse il Ritratto di donna di profilo ispirato a lei e Piero di Cosimo che dipinse il Ritratto di Simonetta Vespucci, nel quale \xc3\xa8 raffigurata come la regina Cleopatra, con un aspide che le cinge il collo.\n\n"
"Le Grazie (in latino Gratiae) sono dee nella religione romana (mitologia romana), replica latina delle Cariti greche (in greco antico \xce\xa7\xce\xac\xcf\x81\xce\xb9\xcf\x84\xce\xb5\xcf\x82). Questi nomi fanno riferimento alle tre divinit\xc3\xa0 della Grazia ed erano, probabilmente sin dall'origine, legate al culto della natura e della vegetazione. Sono anche le dee della gioia di vivere ed infondono la gioia della Natura nel cuore degli d\xc3\xa8i e dei mortali.\n\n"