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Pubblicazione: Bucine : Comune ; Cennina : Centro Internazionale di Cultura ; Firenze : Università degli Studi - Dipartimento di Progettazione dell'Architettura, stampa 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'La Valdambra (o Val d\'Ambra) \xc3\xa8 la valle che segue il corso del Torrente Ambra, dalla sorgente (Monteluco T.V. a circa 850 m s.l.m. in prov. di Siena) alla foce (Levanella dove l\'Ambra si immette nell\'Arno in prov. di Arezzo). Il centro abitato pi\xc3\xb9 importante della valle \xc3\xa8 Bucine, capoluogo dell\'omonimo Comune, con una popolazione di circa 3.500 residenti mentre invece la popolazione dell\'intera valle \xc3\xa8 poco pi\xc3\xb9 di 11.000 residenti. La valle comprende tutto il territorio comunale di Bucine (per la stragrande maggioranza) e una piccola parte comprende anche una porzione dei comuni di Pergine Valdarno e di Civitella in Valdichiana (quest\'ultimi appunto in netta minoranza). \nLa valle \xc3\xa8 attraversata dalla "ex" strada statale 540 di Valdambra ora come molte altre strade italiane declassata a "sp 540", che collega il Valdarno aretino al territorio senese. Altri borghi e centri minori della valle sono: Levane, Montebenichi, Rapale, Pietraviva, Badia a Ruoti, Capannole, Badia Agnano, D\xc3\xb9ddova, Pogi, Ambra, San Martino, Cennina, Solata, Sogna, San Leolino e San Pancrazio che fanno parte del comune di Bucine, Montozzi, Migliari, Pieve a Presciano e Poggio Bagnoli che sono frazioni di Pergine Valdarno e la parte del territorio di Civitella in Valdichiana dove scorre il torrente Trove (affluente dell\'Ambra) vicino al confine col territorio di Bucine.\nLa Valdambra \xc3\xa8 un territorio ondulato di origine collinare e molto boscoso, inoltre \xc3\xa8 ricco di colture dai cereali al tabacco, dai girasoli a viti ed olivi. Molto sviluppato in questa zona infatti \xc3\xa8 il settore primario riguardante appunto l\'agricoltura e la zootecnica. Anche il settore turistico si \xc3\xa8 molto evoluto presentando infatti varie strutture ricettive quali b&b, agriturismi, casevacanza, hotel e camping.\nIl territorio valdambrino parte dal suo punto pi\xc3\xb9 basso di altezza a circa 150 metri slm in localit\xc3\xa0 Levane, per poi iniziare a salire verso Bucine (250 metri slm) ed oltre (alta Valdambra) toccando l\'apice in localit\xc3\xa0 Poggio Ascensione nei pressi della frazione di Solata ad un\'altezza di 655 metri slm.\nConfina a nord con il Valdarno (il quale in alcuni casi viene considerato inglobante la Valdambra), a sud con la provincia di Siena, a ovest con i monti del Chianti e ad est con la Valdichiana.\nIn Valdambra sono presenti molte tracce storiche di varie epoche, dalla preistoria (vari reperti provengono da questa zona e sono custoditi al museo paleontologico della scuola media di Bucine ed altri al museo paleontologico di Montevarchi) al periodo etrusco (borgo di Rapale) o a quello romano (ponte di Pogi) per passare al periodo longobardo (Montebenichi) ed al periodo medievale (castello di Cennina e torre di Galatrona), fino ad epoche pi\xc3\xb9 recenti ma che rappresentano grandi opere (grande viadotto ferroviario - ponte di Bucine) e purtroppo anche fatti tragici come la strage nazista al tempo della seconda guerra mondiale nel piccolo paesino di San Pancrazio. Siti storico religiosi sono rappresentati ad esempio per citarne alcuni dal complesso abbaziale di Badia a Ruoti o dalle pievi di San Quirico a Capannole, di San Giovanni Battista a Galatrona e Sant\'Apollinare e San Giovanni Battista a Bucine.\nAd essa il comune di Bucine ha dedicato La valle dell\'Ambra, documentario di mezz\'ora di Walter Bencini (Italia, 1999), ed un libro dal titolo "Bucine e la Valdambra".\n\n'
'Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d\'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda met\xc3\xa0 del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia.\nDopo l\'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentr\xc3\xb2 la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all\'unit\xc3\xa0 d\'Italia, pur con l\'interruzione dell\'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occup\xc3\xb2 la Toscana e l\'assegn\xc3\xb2 alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d\'Etruria. Col crollo dell\'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell\'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfior\xc3\xb2 il 95% dei si.\n\n'