biblio toscana

'Un\'aldina \xc3\xa8 un libro impresso a Venezia dallo stampatore e umanista Aldo Manuzio, da cui prende il nome, dal 1495 al 1515.\nLe edizioni aldine sono tra i libri di maggior pregio e valore nella storia della stampa e sono caratterizzate da importanti novit\xc3\xa0 tipografiche, che diffusero in tutta Europa un nuovo tipo di libro.\nTra queste l\'introduzione del carattere italico o corsivo e il formato in ottavo, diverso, per maneggevolezza e trasportabilit\xc3\xa0, da quelli pi\xc3\xb9 utilizzati all\'epoca per i manoscritti e gli incunaboli; perci\xc3\xb2 le aldine sono anche considerate i precursori dei libri tascabili.\nLa prima aldina in assoluto, almeno con data certa, \xc3\xa8 la grammatica greca, intitolata Erotemata, di Costantino Lascaris, che fu finita di stampare il 28 febbraio 1495 e completata con l\'Alphabetum Graecum l\'8 marzo. Fra le pi\xc3\xb9 celebri aldine si possono ricordare le molte editiones principes di classici greci (Teocrito, Aristotele, Aristofane, Sofocle, Euripide, Quinto Smirneo, Lisia, Pindaro, Licofrone, Platone), nonch\xc3\xa9 volumi rarissimi, come la Galeomyomachia di Teodoro Prodromo (senza data, ma del 1495), e capolavori della stampa, quali il De Aetna di Pietro Bembo del 1496 e l\'Hypnerotomachia Poliphili del 1499.\nDopo la morte di Aldo, avvenuta il 6 febbraio 1515, il suocero Andrea Torresano, di cui Aldo aveva sposato la figlia Maria nel 1505 e che era in societ\xc3\xa0 con Aldo sin dal 1495, e i due cognati continuarono l\'attivit\xc3\xa0 dell\'officina tipografica fino alla maggiore et\xc3\xa0 dei suoi figli (fra i quali lo stampatore e umanista Paolo Manuzio). Con la sottoscrizione tipografica "nelle case d\'Aldo Romano & d\'Andrea d\'Asola suo suocero", fino alla morte di quest\'ultimo nel 1528, furono stampate grandi edizioni, tra cui le editiones principes di Pausania, Strabone, Eschilo e Galeno. Per bellezza e rarit\xc3\xa0 tali edizioni sono paragonabili alle aldine in senso stretto.\nLa tipografia Aldina cess\xc3\xb2 l\'attivit\xc3\xa0 dopo la terza generazione, con Aldo Manuzio il Giovane, nel 1590.\n\n'