Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Pisa : Giardini, 1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
'Castagneto Carducci \xc3\xa8 un comune italiano di 8 954 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.\n\n'
"Il livello \xc3\xa8 un contratto agrario in uso nel Medioevo, che consisteva nella concessione di una terra dietro il pagamento di un fitto. Il diritto, cosiddetto dominio utile, col tempo divenne alienabile. Il livello (etimologicamente livello deriva da libellus, vale a dire il documento che incartava il contratto, nel quale erano previsti e specificati gli obblighi gravanti sul livellario), o precario, figura appartenente al diritto intermedio, traeva vita da una stipulazione in forza della quale un bene immobile, per lo pi\xc3\xb9 un fondo, veniva concesso per un certo termine verso il corrispettivo di un canone livellario (anche detto censo). Alla scadenza prevista il contratto era rinnovabile, in esito al versamento di un ulteriore canone livellario. Erano concessi a livello molti beni della Chiesa che in questo modo, da un lato, aderiva alla richiesta di concessione del temporaneo godimento (allo scopo di coltivazione, di abitazione) da parte dei singoli, dall'altro, evitava di perdere la propriet\xc3\xa0 del bene.\nIl livello veniva stipulato tra il proprietario (spesso un nobile, un monastero, una chiesa) e il livellario. Il livello rimase in uso fino agli inizi dell'Ottocento. La forma di contratto vigente pi\xc3\xb9 rispondente alle caratteristiche sopra richiamate \xc3\xa8 l'enfiteusi.\n\n"
'Bernardo Tanucci (Stia, 20 febbraio 1698 \xe2\x80\x93 San Giorgio a Cremano, 29 aprile 1783) \xc3\xa8 stato un politico italiano. Fu un uomo di fiducia del re di Napoli Carlo di Borbone e di suo figlio Ferdinando IV, occup\xc3\xb2 le cariche di segretario di Stato della Giustizia e Ministro degli Affari esteri e della Casa Reale dal 1754 al 1776.\n\n'
"La Sezione di Archivio di Stato di Pescia \xc3\xa8 l'ufficio periferico del Ministero dei beni e delle attivit\xc3\xa0 culturali e del turismo che, a norma di legge, conserva la documentazione storica prodotta dagli uffici periferici dello Stato operanti a Pescia e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica. \xc3\x88 una sezione dell'Archivio di Stato di Pistoia e ha sede nella ex Casa del Littorio di Pescia.\n\n"
'Molti vasai pisani operano dal XIII al XVI secolo e furono capaci di realizzare diversi tipi di ceramica applicando e alternando pi\xc3\xb9 tecniche di produzione nel corso dei secoli.\nPrima dell\'avvento della maiolica arcaica, l\'unica produzione di ceramica era quella di vasellame privo di qualsiasi tipo di copertura e decoro dipinto (per questo talvolta detto anche \xe2\x80\x9cacromo\xe2\x80\x9d), destinato alla cottura degli alimenti (da fuoco), o alla loro conservazione nelle dispense e alla portata da mensa.\nI vasai pisani, dai primi decenni del XIII secolo fino alla seconda met\xc3\xa0 del XVI secolo, venuti a contatto con ceramiche di importazione prodotte in diversi centri del Bacino Mediterraneo e, probabilmente, con l\xe2\x80\x99aiuto di maestranze provenienti dall\xe2\x80\x99area islamica, cominciano a realizzare e commerciare un nuovo tipo di ceramica rivestita, poi definita dagli studiosi maiolica arcaica.\nParallelamente all\'ultima maiolica arcaica (met\xc3\xa0 XV-XVI secolo) e fino almeno alla met\xc3\xa0 del XIX secolo, i maestri vasai hanno prodotto anche ceramiche rivestite di ingobbio decorate con varie tecniche di graffitura ("a punta", "a stecca" e poi "a fondo ribassato").\n\n'