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Pubblicazione: Firenze : Cassa di Risparmio di Firenze, 1994-1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, \xc3\xa8 la principale chiesa fiorentina, simbolo della citt\xc3\xa0 ed uno dei pi\xc3\xb9 famosi d'Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la pi\xc3\xb9 grande chiesa al mondo, mentre oggi \xc3\xa8 ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e il Duomo di Milano. Essa sorge sulle fondamenta dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della citt\xc3\xa0 che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana.\nLa costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi segu\xc3\xac la consacrazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo del 1436. La dedica a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412.\nLa pianta del Duomo \xc3\xa8 composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad un'enorme rotonda triconca che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la pi\xc3\xb9 grande cupola in muratura mai costruita. Al suo interno \xc3\xa8 visibile la pi\xc3\xb9 grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m\xc2\xb2, eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Alla base della lanterna in marmo, \xc3\xa8 presente una terrazza panoramica sulla citt\xc3\xa0 posta a 91 metri da terra. La facciata del Duomo in marmi policromi \xc3\xa8 di epoca moderna, risale infatti al 1887 ad opera di Emilio de Fabris ed \xc3\xa8 un importante esempio di stile neogotico in Italia.\n\xc3\x88 la cattedrale dell'Arcidiocesi di Firenze e pu\xc3\xb2 contenere fino a trentamila persone. Ha la dignit\xc3\xa0 di basilica minore.\n\n"
"La facciata di Santa Maria del Fiore fu uno degli elementi pi\xc3\xb9 tormentati nella storia della costruzione della cattedrale fiorentina. Avviata al tempo di Arnolfo di Cambio e decorata, fino al Quattrocento, da importanti lavori scultorei, venne demolita nel 1587 e, nonostante i numerosi progetti, mai rifatta fino all'Ottocento, quando fu messo in opera il progetto di Emilio De Fabris, che si vede ancora oggi. Oggetto di polemiche mai sopite, l'opera \xc3\xa8 oggi un importante esempio di stile neogotico in Italia.\n\n"
"La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, \xc3\xa8 la principale chiesa fiorentina, simbolo della citt\xc3\xa0 ed uno dei pi\xc3\xb9 famosi d'Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la pi\xc3\xb9 grande chiesa al mondo, mentre oggi \xc3\xa8 ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e il Duomo di Milano. Essa sorge sulle fondamenta dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della citt\xc3\xa0 che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana.\nLa costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi segu\xc3\xac la consacrazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo del 1436. La dedica a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412.\nLa pianta del Duomo \xc3\xa8 composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad un'enorme rotonda triconca che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la pi\xc3\xb9 grande cupola in muratura mai costruita. Al suo interno \xc3\xa8 visibile la pi\xc3\xb9 grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m\xc2\xb2, eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Alla base della lanterna in marmo, \xc3\xa8 presente una terrazza panoramica sulla citt\xc3\xa0 posta a 91 metri da terra. La facciata del Duomo in marmi policromi \xc3\xa8 di epoca moderna, risale infatti al 1887 ad opera di Emilio de Fabris ed \xc3\xa8 un importante esempio di stile neogotico in Italia.\n\xc3\x88 la cattedrale dell'Arcidiocesi di Firenze e pu\xc3\xb2 contenere fino a trentamila persone. Ha la dignit\xc3\xa0 di basilica minore.\n\n"
"Il campanile di Giotto \xc3\xa8 la torre campanaria di Santa Maria del Fiore, la cattedrale di Firenze, e si trova in piazza del Duomo.\nLe sue fondamenta furono scavate attorno al 1298 all'inizio del cantiere della nuova cattedrale, quando capomastro era Arnolfo di Cambio. Nel 1334 Giotto di Bondone subentr\xc3\xb2 nell'incarico di capomastro. Vasari, nella \xe2\x80\x9cVita di Giotto\xe2\x80\x9d, riferisce del suo arrivo \xc2\xabl'anno 1334 a d\xc3\xac 9 di luglio, al campanile di S. Maria del Fiore\xc2\xbb, quando inizi\xc3\xb2 a occuparsi subito della costruzione del primo piano del campanile disinteressandosi - secondo quanto sostiene una leggenda - del cantiere della basilica.\nLa posizione inusuale del campanile, allineato con la facciata, riflette la volont\xc3\xa0 di conferirgli una grande importanza come segno di forte verticalit\xc3\xa0 al centro della Insula Episcopalis, oltre probabilmente alla necessit\xc3\xa0 pratica di liberare la visuale della zona absidale per la grande cupola, prevista sin dal progetto arnolfiano. Giotto forn\xc3\xac un progetto originale del campanile, con una terminazione a cuspide piramidale alta 50 braccia fiorentine (circa 30 metri), secondo cui l'elevazione totale sarebbe dovuta essere di 110-115 metri circa. Un disegno conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena \xc3\xa8 considerato da alcuni studiosi ispirato a questo progetto.\nTuttora l'altezza del campanile visitabile al pubblico \xc3\xa8 di 82 metri e il numero degli scalini per salire sulla sommit\xc3\xa0 \xc3\xa8 398 originali a cui si devono aggiungere 15 che fanno parte della prima rampa di accesso.\n\n"
'Il fiore a sei petali (detto anche: rosa dei pastori, rosa carolingia, rosa celtica, stella-fiore, stella rosetta, fiore delle Alpi, stella delle Alpi, sole delle Alpi), \xc3\xa8 una figura geometrica avente simmetria esagonale.\nIl nome "Fiore della vita" del motivo geometrico in cui si possono inscrivere alcuni fiori a sei petali \xc3\xa8 moderno, diffuso da pubblicazioni del movimento New Age e comunemente attribuito a Drunvalo Melchizedek che inizi\xc3\xb2 a usarlo nei seminari che anticiparono la pubblicazione del suo libro The Ancient Secret of the Flower of Life (1999), ma \xc3\xa8 un errore pensare che tutti i fiori a sei petali siano uguali. Alcuni come quelli del pavimento a mosaico della Domus dell\'Ortaglia hanno un cerchio interno, a cui sono attaccati i sei petali, che li rendono diversi da altri fiori a sei petali che possono invece essere inscritti in una griglia di cerchi sovrapposti. Inoltre, anche se alcuni fiori a sei petali possono essere inscritti nel "Fiore della vita", esistono nei reperti archeologici romani e preromani fiori con numeri differenti di petali come quelli a otto petali del mosaico con fascia a girali di Libarna che lasciano chiaramente intendere che la griglia di cerchi sovrapposti modernamente chiamata "Fiore della vita" non \xc3\xa8 l\'origine prima di queste decorazioni.\nNella decorazione architettonica e plastica \xc3\xa8 nota la presenza di questa figura simbolica in molte parti del mondo, e in area Italica sin dall\'VIII secolo a.C.; successivamente ha avuto larga diffusione dal Medioevo fino ai giorni nostri.\n\n'