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Edizione: 2. ed
Pubblicazione: Carrara : La nuova Europa, 1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'Il marmo di Carrara (per i Romani marmor lunensis, "marmo di Luni") \xc3\xa8 un tipo di marmo che \xc3\xa8 estratto dalle cave delle Alpi Apuane in territorio di Carrara, universalmente noto come uno dei marmi pi\xc3\xb9 pregiati.\n\n'
'Colonnata (Col\xc3\xa9nnata nel dialetto locale) \xc3\xa8 una frazione del comune di Carrara, situata sulle pendici delle Alpi Apuane: \xc3\xa8 conosciuta in tutto il mondo per il suo lardo e per le cave di marmo bianco.\n\n'
'Carrara (Carara in dialetto carrarese) \xc3\xa8 un comune italiano di 60 909 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. \xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 importante al mondo per quanto riguarda l\'estrazione e la lavorazione del suo famoso marmo, bianco e molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane. \nL\'emblema della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una ruota con il motto Fortitudo mea in rot\xc4\x81 (in latino: "La mia forza \xc3\xa8 nella ruota"). Questo stemma parlante fa riferimento al nome stesso della citt\xc3\xa0, nonch\xc3\xa9 alle ruote dei carri che trasportavano i marmi, principale fonte di ricchezza per Carrara. Un\'interpretazione alternativa sostiene che sia invece un simbolo legato al dio celtico Taranis, in genere rappresentato con il fulmine in una mano e una ruota a sei o otto raggi nell\'altra; Taranis, assimilabile a Giove, era il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e il cui nome potrebbe aver generato il toponimo di Torano, oggi frazione di Carrara.\nCon Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costitu\xc3\xac il Ducato di Massa e Carrara.\nIl 12 gennaio 2007 la citt\xc3\xa0 di Carrara \xc3\xa8 stata insignita della medaglia d\'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo che vide impegnati moltissimi partigiani in questa provincia.'
"Il monte Alto di Sella, alto 1723 metri sul livello del mare, \xc3\xa8 situato in provincia di Lucca, all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane, che si trova lungo la dorsale principale della catena Apuana, a Sud del Monte Focoletta, alto 1672 metri, e della gigantesca piramide triangolare di marmo bianco del monte Tambura, a quota 1890 metri, ed a Nord del monte Sella, alto 1739 metri.\nMorfologicamente, l'alto di Sella \xc3\xa8 un enorme bastione di roccia che insieme al monte Sella separa due versanti ripidissimi: quello ad ovest, il marino, verso Resceto; quello ad est, il garfagnino, verso la valle di Arnetola.\nQuesta cresta quasi dritta, lunga due chilometri e mezzo, va dalla base dell'imponente piramide triangolare di marmo bianco del Tambura, presso il Passo omonimo, fino al passo Sella. La cresta si mantiene per circa un chilometro oltre i 1700 metri di quota. \nLungo il versante ovest del monte Alto di Sella \xc3\xa8 stato realizzato un sentiero di archeologia industriale, che percorre la traccia di un'antica via di lizza, cio\xc3\xa8 di una strada utilizzata dai cavatori Apuani per far scivolare a valle enormi lastre di marmo anche di 10 tonnellate. Dopo la prima guerra mondiale fu costruita una monorotaia che faceva scendere i blocchi con un carrello azionato da un motore a scoppio.\nAlla cima del monte Alto di Sella si accede seguendo percorsi alpinistici piuttosto impegnativi, sconsigliabili ai non esperti ed in caso di ghiaccio o nebbia, sia dalla garfagnina valle di Arnetola che dal versante verso il mare, cio\xc3\xa8 da Resceto: paesi questi toccati entrambi dalla famosa Via Vandelli. Vicino a questa strada ed al passo Tambura si trova il rifugio Nello Conti ai Campaniletti, base di ascensioni sia sulla Tambura, sia sull'Alto di Sella e sul Sella.\nLa strada Vandelli, finita nel 1751, fu costruita dal duca di Modena per collegare Massa, restando entro i confini del ducato ed \xc3\xa8 in gran parte percorribile ed \xc3\xa8 oggetto di continui studi. Sulle Alpi Apuane toccava Fabbriche di Careggine, paese ora sommerso dall'invaso artificiale di Vagli, e risaliva poi la valle dell\xe2\x80\x99Edron verso Arnetola valicando la dorsale Apuana al Passo della Tambura, a quota 1620, proprio subito a Nord dell'Alto di Sella, e discendendo quindi il versante ripidissimo verso Resceto, raggiungeva Massa. \nIl panorama dalla cima del Monte Alto di Sella spazia: a nord, verso le vette delle Apuane: Tambura, Contrario, Cavallo, Grondilice e Sagro; a ovest, verso tutta la riviera della Versilia, verso il mare Tirreno e le isole dell'Arcipelago Toscano; a sud, verso la cresta del Monte Sella e le vette dell'Altissimo, delle Panie e della Penna di Sumbra; a est, verso le valli della Garfagnana e verso l'Appennino Tosco-Emiliano, in lontananza.\n\n"