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Pubblicazione: Poggibonsi : Lalli, stampa 1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"L'eccidio di Cefalonia fu un crimine di guerra compiuto da reparti dell'esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti su quelle isole alla data dell'8 settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l'armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilit\xc3\xa0 tra l'Italia e gli anglo-americani. In massima parte i soldati presenti facevano parte della divisione Acqui, ma erano presenti anche finanzieri, Carabinieri ed elementi della Regia Marina. Analoghi avvenimenti si verificarono a Corf\xc3\xb9 che ospitava un presidio della stessa divisione Acqui.\nLa guarnigione italiana di stanza nell'isola greca si oppose al tentativo tedesco di disarmo, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa incondizionata, alla quale fecero seguito massacri e rappresaglie nonostante la cessazione di ogni resistenza. I superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che finirono su mine subacquee o furono silurate, con gravissime perdite umane.\n\n"
'Nella mitologia greca, la guerra di Troia fu una sanguinosa guerra combattuta tra gli Achei e la potente citt\xc3\xa0 di Troia, presumibilmente attorno al 1250 a.C. o tra il 1194 a.C. e il 1184 a.C. circa, nell\'odierna Turchia.\nGli eventi del conflitto sono noti principalmente attraverso i poemi epici Iliade ed Odissea attribuiti ad Omero, composti intorno al IX secolo a.C. Entrambi narrano una piccola parte del conflitto: l\'Iliade i fatti avvenuti durante l\'ultimo anno di guerra, l\'Odissea, oltre al viaggio di Ulisse per tornare in patria, narra la conquista di Troia. Le altre opere del "Ciclo Troiano" sono andate perdute e sono conosciute solo tramite testimonianze posteriori. Singoli episodi sono infatti descritti in innumerevoli testi della letteratura greca e latina, e dipinti o scolpiti in numerose opere d\'arte.\nSecondo l\'Iliade, la guerra ebbe inizio a causa del rapimento di Elena, regina di Sparta, ritenuta la donna pi\xc3\xb9 bella del mondo, per mano di Paride, figlio di Priamo re di Troia. Menelao, marito di Elena, e il fratello Agamennone radunarono un esercito, formato dai maggiori comandanti dei regni greci e dai loro sudditi, muovendo guerra contro Troia.\nIl conflitto dur\xc3\xb2 dieci anni, con gravissime perdite da entrambi gli schieramenti. Fra le vittime vi fu Achille, il pi\xc3\xb9 grande guerriero greco, figlio del re Peleo e della ninfa Teti. Achille era re dei Mirmidoni, che condusse in molte battaglie contro Troia, venendo infine ucciso da Paride che, per vendicare la morte del fratello Ettore, lo colp\xc3\xac con una freccia al tallone, suo unico punto debole. Troia infine cadde grazie all\'astuto Ulisse e al suo piano del cavallo di legno, cambiando l\'esito del conflitto.\n\xc3\x88 ancora oggetto di studi e di controversie la questione della veridicit\xc3\xa0 storica degli avvenimenti della guerra di Troia. Alcuni studiosi pensano che vi sia un fondo di verit\xc3\xa0 dietro i poemi di Omero, altri pensano che l\'antico poeta abbia voluto raggruppare in un unico conflitto, quello fra Greci e Troiani, le vicende di guerre e assedi diversi succedutisi nel periodo della civilt\xc3\xa0 micenea.\nI due poemi hanno comunque reso possibile la scoperta delle presumibili mura di Troia, collocando cronologicamente la guerra verso la fine dell\'et\xc3\xa0 del Bronzo, intorno al 1300 - 1200 a.C., in parte confermando la datazione di Eratostene.'
"L'irredentismo italiano fu un movimento d'opinione, espressione dell'aspirazione italiana a perfezionare territorialmente la propria unit\xc3\xa0 nazionale, liberando le terre soggette al dominio straniero.Il movimento fu attivo principalmente in Italia, tra la seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo e la prima del secolo successivo, a favore dell'integrazione nel Regno d'Italia di tutti i territori compresi nella regione geografica italiana o popolati da italofoni e collegati all'Italia da secolari legami storici, linguistici e culturali. Il movimento non aveva carattere unitario, essendo costituito da diversi gruppi e associazioni, generalmente non coordinati tra loro.\n\n"
"La battaglia di Azio (2 settembre 31 a.C.) fu una battaglia navale che concluse la guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio; quest'ultimo era alleato al regno tolemaico d'Egitto di Cleopatra.\nLa battaglia navale fu vinta dalla flotta di Ottaviano guidata con abilit\xc3\xa0 da Marco Vipsanio Agrippa soprattutto per la scarsa decisione di Marco Antonio che si fece convincere da Cleopatra a rinunciare al combattimento, mentre l'esito era ancora incerto, e a fuggire con il tesoro dell'esercito verso l'Egitto con una parte delle navi."
"Le guerre ottomano-asburgiche comprendono un insieme di conflitti militari che contrapposero l'Impero ottomano e la Casa d'Asburgo (sia austriaca che spagnola) tra il XVI ed il XIX secolo.\nLe guerre si consumarono principalmente tramite campagne terrestri sul suolo ungherese ma ebbero anche importanti ripercussioni sullo scacchiere mediterraneo, dovute alla contesa dei Turchi non solo con gli Asburgo d'Austria ma anche con gli Asburgo di Spagna.\nLe iniziali campagne dei Turchi in Europa orientale si chiusero con un grande successo: la decisiva vittoria ottomana a Moh\xc3\xa1cs trasform\xc3\xb2 il Regno d'Ungheria in uno stato vassallo dell'Impero ottomano. Gli Asburgo, nonostante gli appoggi garantiti loro dallo status di sovrani del Sacro Romano Impero Germanico, non riuscirono, per tutto il XVI secolo, a riconquistare l'Ungheria.\nLa situazione di guerra costante che interess\xc3\xb2 l'Europa nel Seicento smosse le acque in favore dell'Austria. Seppur provati dagli impegni della Guerra dei Trent'anni ed ormai privi della sovranit\xc3\xa0 sull'antico impero germanico (Pace di Vestfalia), gli Asburgo seppero infliggere pesanti sconfitte ad Istanbul nella seconda met\xc3\xa0 del secolo, annettendo buona parte delle terre ungheresi.\nNel Settecento, la contesa con gli Ottomani, ormai di esclusivo interesse dell'Austria, prosegu\xc3\xac con alterne vicende. I progressi europei nel settore delle artiglierie e le loro superiori tattiche militari superarono letteralmente in valore le capacit\xc3\xa0 belliche e le risorse dell'Impero ottomano, assicurando in tal modo il dominio asburgico sul fronte terrestre. Questi sviluppi furono sistematicamente implementati nel secolo successivo dal nuovo Impero austro-ungarico, che ridusse sempre pi\xc3\xb9 la Sublime Porta ad un attore di secondo piano sul palcoscenico dell'Europa Orientale.\nL'antica ostilit\xc3\xa0 fra il Casato degli Asburgo e quello di Osman ebbe fine nel XX secolo, quando l'Impero d'Austria e l'Impero ottomano firmarono un'alleanza con l'Impero germanico. I tre imperi combatterono come alleati durante la prima guerra mondiale. In seguito alla loro disfatta in quella guerra, si estinsero."