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Pubblicazione: Bologna : Zanichelli , 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La cellula \xc3\xa8 l'unit\xc3\xa0 morfologico-funzionale degli organismi viventi nonch\xc3\xa9 la pi\xc3\xb9 piccola struttura ad essere classificabile come vivente (definizione ormai accettata all'unanimit\xc3\xa0)\nAlcuni organismi, come ad esempio i batteri o i protozoi, sono costituiti da una singola cellula e definiti unicellulari. Gli altri, come l'uomo [formato da circa 100.000 miliardi (1014) di cellule], sono invece pluricellulari. I principali organismi pluricellulari appartengono tipicamente ai regni animale, vegetale e dei funghi.\nLe cellule degli organismi unicellulari presentano caratteri morfologici solitamente uniformi. Con l'aumentare del numero di cellule di un organismo, invece, le cellule che lo compongono si differenziano in forma, grandezza, rapporti e funzioni specializzate, fino alla costituzione di tessuti ed organi."
"La biologia cellulare o citologia \xc3\xa8 la branca della biologia che studia la cellula dal punto di vista morfologico e funzionale. Gli approcci della citologia sono sia a livello microscopico che molecolare, sia in organismi unicellulari che in organismi pi\xc3\xb9 complessi come l'uomo.\nLa conoscenza della struttura della cellula e dei processi che vi avvengono \xc3\xa8 molto importante per tutte le scienze biologiche. In particolare, riconoscendo le somiglianze e le differenze tra cellule di diversi organismi o di diversi tessuti, la citologia cerca di fornire una chiave di osservazione il pi\xc3\xb9 possibile generalizzata del sistema-cellula. La citologia rappresenta uno dei perni biologici di grande interesse per studiare i meccanismi cellulari e molecolari della patogenesi e per diagnosticare malattie attraverso le analisi citologiche (citopatologia).\n\n"
'La preistoria (dal latino pr\xc3\xa6 "prima, innanzi" e historia "storia") \xc3\xa8 il periodo della storia umana che precede la scrittura, anteriore quindi alla storia documentata e abbracciante l\'intervallo temporale, secondo una visione sufficientemente condivisa, che va da circa 2,5-2,6 milioni di anni fa sino (almeno in Eurasia) al 4000 a.C. In alcune discipline e contesti \xc3\xa8 comprensiva della protostoria, ovvero di quasi tutta l\'era quaternaria.\nMentre l\'inizio del periodo appare relativamente poco problematico, soggetto alla repertazione, e concerne la paleoantropologia e l\'antropologia molecolare, la sua conclusione non \xc3\xa8 univoca e soggiace a variazioni anche notevoli, prevalentemente di ambito geografico. Esistono molte culture non definibili preistoriche, specie nel continente americano e nell\'Africa subsahariana, che non hanno o hanno tardivamente introdotto l\'uso della scrittura; anche in Europa ed Asia vi sono state rilevanti differenze temporali.\nNel 1833 Paul Tournal (1805-1872), fondatore della Commission Arch\xc3\xa9ologique e del museo di Narbonne, aveva utilizzato il temine ant\xc3\xa9-historique; la prima occorrenza del termine prehistoric \xc3\xa8 del 1851, nel titolo di un libro di Daniel Wilson (1816-1892); in seguito il termine si \xc3\xa8 diffuso anche in altre lingue.\n\n'