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Pubblicazione: Milano : Mazzotta, \2001!
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Dario Luigi Angelo Fo (Sangiano, 24 marzo 1926 \xe2\x80\x93 Milano, 13 ottobre 2016) \xc3\xa8 stato un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, attivista e comico italiano.\n\nFu autore di rappresentazioni teatrali che fanno uso degli stilemi comici propri della commedia dell'arte italiana e che sono rappresentati con successo in tutto il mondo. In quanto attore, regista, scrittore, scenografo, costumista e impresario della sua stessa compagnia, Fo \xc3\xa8 stato un uomo di teatro a tutto tondo. Famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l'impegno politico di sinistra, con la moglie Franca Rame fu tra gli esponenti del Soccorso Rosso Militante. Nel 1997 vinse il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione:\n\n"
'Faenza (AFI: [fa\xcb\x88\xc9\x9bn\xca\xa6a], F\xe1\xba\xbdza in romagnolo) \xc3\xa8 un comune italiano di 58 250 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, in particolare la maiolica, per la quale viene di fatto nominata e riconosciuta a livello internazionale con il termine "Faience".\nDi origine romana, sotto la signoria dei Manfredi inizi\xc3\xb2 ad attraversare un\'epoca di grande sviluppo architettonico e artistico dal Rinascimento al Barocco e, grazie all\'intensa attivit\xc3\xa0 artistica e culturale, tra il XVIII e il XIX secolo divenne un centro di riferimento del Neoclassicismo in Italia e in Europa.\nPosta sulla via Emilia tra Imola e Forl\xc3\xac, poco a ovest del centro della Romagna, si trova ai piedi dei primi rilievi dell\'Appennino faentino ed \xc3\xa8 sede vescovile della diocesi di Faenza-Modigliana.\n\n'
"Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia pi\xc3\xb9 dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici.\nSi trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando \xc3\xa8 comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realt\xc3\xa0 della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche.\nL'interpretazione di queste figure \xc3\xa8 discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.\nPer l'osservazione il momento migliore \xc3\xa8 l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono pi\xc3\xb9 facilmente visibili.\n\n"