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Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1997
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Cimabue, pseudonimo di Cenni (Bencivieni) di Pepo (Firenze, 5 o 19 settembre 1240 circa \xe2\x80\x93 Pisa, 24 gennaio 1302), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nSi hanno notizie di lui dal 1272, e Dante lo cit\xc3\xb2 come il maggiore della generazione antecedente a quella di Giotto, parallelamente al poeta Guido Guinizelli e al miniatore Oderisi da Gubbio. Secondo il Ghiberti e il Libro di Antonio Billi fu al contempo maestro e scopritore di Giotto. Vasari lo indic\xc3\xb2 come il primo pittore che si discost\xc3\xb2 dalla \xc2\xabscabrosa goffa e ordinaria [\xe2\x80\xa6] maniera greca\xc2\xbb, ritrovando il principio del disegno verosimile \xc2\xaballa latina\xc2\xbb.\nA Cimabue spetta per\xc3\xb2 un passo fondamentale nella transizione da figure ieratiche e idealizzate (di tradizione bizantina) verso veri soggetti, dotati di umanit\xc3\xa0 ed emozioni, che saranno alla base della pittura italiana e occidentale. Fu un pittore di spregiudicata capacit\xc3\xa0 innovatrice (si pensi agli espedienti con cui rese drammatica come mai prima di allora la Crocifissione ad Assisi, oppure all\'incredibile inclinazione del Crocifisso di Santa Croce), che pur senza staccarsi mai dai modi propriamente bizantini, li port\xc3\xb2 alle estreme conseguenze, a un passo dal rinnovamento gi\xc3\xa0 perseguito in scultura da Nicola Pisano e in pittura poi da Giotto.\nStudi recenti hanno dimostrato come in realt\xc3\xa0 il rinnovamento operato da Cimabue non fosse poi assolutamente isolato nel contesto europeo, poich\xc3\xa9 la stessa pittura bizantina mostrava dei segni di evoluzione verso una maggiore resa dei volumi ed un migliore dialogo con l\'osservatore. Per esempio negli affreschi del monastero di Sopo\xc4\x87ani, datati 1265, si notano figure ormai senza contorno dove le sfumature finissime evidenziano la rotondit\xc3\xa0 volumetrica. D\'altronde lo stesso Vasari, cui tanto si deve nell\'attribuzione a Cimabue dell\'avvio della rinascenza della pittura italiana, afferma che egli ebbe "maestri greci".\n\n'
"La basilica superiore di San Francesco d'Assisi \xc3\xa8 una delle due strutture che compongono la basilica di San Francesco ad Assisi, assieme alla basilica inferiore. Vi si accede dalla piazza superiore di San Francesco d'Assisi.\n\n"
'San Francesco \xc3\xa8 un dipinto a tempera su tavola (107x57 cm) attribuito a Cimabue, databile al 1290 circa e conservato nel Museo della Porziuncola presso la basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.\n\n'
"Il Crocifisso di Santa Maria Novella \xc3\xa8 una delle croci sagomate (tempera e oro su tavola, 578x406 cm) di Giotto, databile al 1290-1295 circa e conservato nella navata centrale della basilica di Santa Maria Novella a Firenze. Si tratta di una delle prime opere note nel catalogo dell'artista, allora circa ventenne."