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Pubblicazione: Firenze : goWare, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Pechino (AFI: /pe\xcb\x88kino/; in cinese \xe5\x8c\x97\xe4\xba\xacS, B\xc4\x9bij\xc4\xabngP, letteralmente "capitale del nord", ) \xc3\xa8 la capitale della Cina e della municipalit\xc3\xa0 omonima, \xc3\xa8 la terza citt\xc3\xa0 della Cina e del Mondo con i suoi 24 516 000 ab. (dopo Chongqing e Shanghai), ed \xc3\xa8 la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 estesa del mondo per superficie con i suoi 16808 km\xc2\xb2. La sua area metropolitana raggiunge i 29 milioni di abitanti. L\'intera municipalit\xc3\xa0 ha dimensioni pari a poco pi\xc3\xb9 della met\xc3\xa0 del Belgio avendone per\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 del doppio degli abitanti. Pechino \xc3\xa8 la capitale dello Stato pi\xc3\xb9 popolato al mondo. Confina esclusivamente con la provincia dell\'Hebei e a sud-est con la municipalit\xc3\xa0 di Tientsin.\n\n'
'La Cina (\xe4\xb8\xad\xe5\x9c\x8bT, \xe4\xb8\xad\xe5\x9b\xbdS, zh\xc5\x8dnggu\xc3\xb3P, letteralmente "Regno di mezzo"), ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese (\xe4\xb8\xad\xe8\x8f\xaf\xe4\xba\xba\xe6\xb0\x91\xe5\x85\xb1\xe5\x92\x8c\xe5\x9c\x8bT, \xe4\xb8\xad\xe5\x8d\x8e\xe4\xba\xba\xe6\xb0\x91\xe5\x85\xb1\xe5\x92\x8c\xe5\x9b\xbdS, zh\xc5\x8dnghu\xc3\xa1 r\xc3\xa9nm\xc3\xadn g\xc3\xb2ngh\xc3\xa9gu\xc3\xb3P ) \xc3\xa8 uno Stato situato nell\'Asia orientale. Con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, \xc3\xa8 il paese pi\xc3\xb9 popoloso al mondo.La Cina \xc3\xa8 una repubblica popolare in cui il potere \xc3\xa8 esercitato dal Partito Comunista Cinese (\xe4\xb8\xad\xe5\x9b\xbd\xe5\x85\xb1\xe4\xba\xa7\xe5\x85\x9a oppure \xe4\xb8\xad\xe5\x85\xb1). Il governo ha sede nella capitale Pechino (\xe5\x8c\x97\xe4\xba\xac\xe9\xa6\x96\xe9\x83\xbd) ed esercita la propria giurisdizione su ventidue province (\xe7\x9c\x81), cinque regioni autonome (\xe8\x87\xaa\xe6\xb2\xbb\xe5\x8c\xba), quattro municipalit\xc3\xa0 direttamente controllate \xe7\x9b\xb4\xe8\xbe\x96\xe5\xb8\x82 (Pechino \xe5\x8c\x97\xe4\xba\xac, Tientsin \xe5\xa4\xa9\xe6\xb4\xa5, Shanghai \xe4\xb8\x8a\xe6\xb5\xb7 e Chongqing \xe9\x87\x8d\xe5\xba\x86) e due regioni amministrative speciali \xe7\x89\xb9\xe5\x88\xab\xe8\xa1\x8c\xe6\x94\xbf\xe5\x8c\xba (Hong Kong \xe9\xa6\x99\xe6\xb8\xaf e Macao \xe6\xbe\xb3\xe9\x97\xa8) parzialmente autonome. La Cina rivendica la propria sovranit\xc3\xa0 anche sull\'isola di Formosa che a propria volta rivendica la propria sovranit\xc3\xa0 sulla Cina del continente.\nL\'isola \xc3\xa8 rimasta dal 1949 sotto il controllo del governo della Repubblica di Cina (\xe4\xb8\xad\xe8\x8f\xaf\xe6\xb0\x91\xe5\x9c\x8b o Taiwan), che precedentemente governava anche la Cina continentale. La complessa condizione politica di Taiwan \xc3\xa8 una delle conseguenze della guerra civile cinese che ha preceduto la fondazione della Repubblica Popolare Cinese.\nCon la sua superficie di circa 9 572 900 chilometri quadrati la Cina \xc3\xa8 il quarto stato pi\xc3\xb9 grande del mondo per superficie. Il paesaggio della Cina \xc3\xa8 vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell\'arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L\'Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall\'Asia centrale. Il Fiume Azzurro (\xe9\x95\xbf\xe6\xb1\x9f) e il Fiume Giallo (\xe9\xbb\x84\xe6\xb2\xb3), rispettivamente il terzo e il sesto pi\xc3\xb9 lunghi del mondo, scorrono dall\'altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l\'oceano Pacifico \xc3\xa8 lunga circa 14.500 chilometri ed \xc3\xa8 delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale.\nL\'antica civilt\xc3\xa0 cinese (una delle pi\xc3\xb9 antiche al mondo) si svilupp\xc3\xb2 inizialmente nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. A partire dall\'et\xc3\xa0 del bronzo (verso la fine del II millennio a.C.) si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima met\xc3\xa0 del I millennio a.C., nota come dinastia Zhou (\xe5\x91\xa8\xe6\x9c\x9d), il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione (periodo delle Primavere e Autunni, \xe6\x98\xa5\xe7\xa7\x8b), con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall\'VIII al III secolo a.C. Nel 221 a.C. lo Stato di Qin sconfisse e conquist\xc3\xb2 i territori di tutti gli altri Stati combattenti dando vita al primo impero della storia cinese sotto la dinastia Qin (\xe7\xa7\xa6\xe6\x9c\x9d).\nDa quel momento il titolo di imperatore della Cina divenne il sinonimo della raggiunta supremazia. La dinastia Qin non dur\xc3\xb2 a lungo, ma i popoli precedentemente conquistati vennero poco dopo riuniti sotto l\'egida della dinastia Han (\xe6\xb1\x89\xe6\x9c\x9d, III secolo a.C.-III secolo d.C.). I quattro secoli in cui regnarono i sovrani della dinastia Han sono considerati cruciali per la definizione e affermazione della identit\xc3\xa0 culturale cinese, tanto da divenire il termine con cui i cinesi definirono se stessi (con il termine appunto di etnia o popolo han, \xe6\xb1\x89\xe6\x97\x8f). Da allora la storia cinese ha visto l\'alternarsi di periodi di divisione e fasi di unificazione, con conseguenti periodi di frammentazione, contrazione o espansione territoriale, sotto l\'egida di diverse dinastie, talora di etnia straniera (come nel caso dei mongoli o dei mancesi).\nL\'ultima dinastia fu quella dei Qing, il cui regno si concluse nel 1911 con la fondazione della Repubblica di Cina (\xe4\xb8\xad\xe5\x8d\x8e\xe6\xb0\x91\xe5\x9b\xbd). Dopo la sconfitta dell\'Impero giapponese (\xe5\xa4\xa7\xe6\x97\xa5\xe6\x9c\xac\xe7\x9a\x87\xe5\x9b\xbd) durante la seconda guerra mondiale il Paese fu scosso dalla guerra civile che vedeva contrapposte le forze nazionaliste del Kuomintang (\xe5\x9b\xbd\xe6\xb0\x91\xe5\x85\x9a), il partito che allora deteneva il governo del paese, e le forze facenti capo al Partito Comunista Cinese. Nel 1949 la guerra si concluse con la sconfitta del Kuomintang e la fuga del governo nazionalista sull\'isola di Formosa, nella cui capitale Taipei (\xe5\x8f\xb0\xe5\x8c\x97) ha tuttora sede l\'attuale Repubblica di Cina, altres\xc3\xac nota come Taiwan. In seguito alla vittoria conseguita sul continente il 1\xc2\xba ottobre del 1949 a Pechino le forze comuniste guidate da Mao Zedong proclamarono ufficialmente la nascita della Repubblica Popolare Cinese.\nDopo l\'introduzione di riforme economiche nel 1978 l\'economia della Cina \xc3\xa8 diventata quella dalla crescita pi\xc3\xb9 rapida al mondo. A partire dal 2013 \xc3\xa8 la seconda economia pi\xc3\xb9 grande al mondo sia come PIL totale nominale, sia per parit\xc3\xa0 di potere d\'acquisto; \xc3\xa8 anche il pi\xc3\xb9 grande esportatore e importatore di merci al mondo. La Cina \xc3\xa8 ufficialmente uno Stato munito di armi nucleari e ha il pi\xc3\xb9 grande esercito permanente del mondo, con il secondo pi\xc3\xb9 grande bilancio della difesa. La Cina \xc3\xa8 membro delle Nazioni Unite dal 1971, quando ha preso il posto della Repubblica di Cina tra i seggi dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Cina \xc3\xa8 anche membro di numerose organizzazioni multilaterali, tra cui l\'OMC, l\'APEC, il BRICS, l\'Organizzazione di Shanghai per la cooperazione, il BCIM e il G-20. La Cina, unanimemente riconosciuta come grande potenza dal consesso internazionale, \xc3\xa8 una potenziale superpotenza secondo un certo numero di accademici e analisti che si occupano di questioni militari, politiche ed economiche. Dissidenti politici e gruppi per i diritti umani hanno denunciato la dittatura del governo cinese per diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui repressione politica, repressione delle minoranze religiose ed etniche, censura, sorveglianza di massa e la violenza utilizzata nel reprimere il dissenso, come quella esibita durante la protesta di piazza Tienanmen del 1989.'
"La Repubblica di Cina (in cinese tradizionale \xe4\xb8\xad\xe8\x8f\xaf\xe6\xb0\x91\xe5\x9c\x8b; in cinese semplificato \xe4\xb8\xad\xe5\x8d\x8e\xe6\xb0\x91\xe5\x9b\xbd; romanizzazione Wade-Giles: Chung-hua Min-kuo; romanizzazione Tongyong pinyin: Zh\xc5\x8dngHu\xc3\xa1 M\xc3\xadnGu\xc3\xb3; romanizzazione pinyin: Zh\xc5\x8dnghu\xc3\xa1 M\xc3\xadngu\xc3\xb3; romanizzazione Gwoyeu Romatzyh: Jonghwa Mingwo) \xc3\xa8 uno Stato insulare de facto costituito dal gruppo di isole di Formosa, Penghu, Kinmen e Matsu, ma che nella sua costituzione rivendica anche la sovranit\xc3\xa0 su Cina continentale e la Mongolia Esterna.\n\xc3\x88 nota anche come Taiwan (/tai\xcb\x88wan/) dal nome dell'isola principale che costituisce l'entit\xc3\xa0 statale o, nelle lingue neolatine, Formosa. In ambito internazionale, specialmente sportivo, Taiwan \xc3\xa8 conosciuta altres\xc3\xac come Taipei Cinese per via dell'opposizione diplomatica della Repubblica Popolare Cinese all'uso di un nome indipendente, in quanto essa chiama ufficialmente la Repubblica di Cina \xc2\xabprovincia separatista di Taiwan\xc2\xbb.\nNon riconosciuta n\xc3\xa9 dalla Repubblica Popolare Cinese (la Cina continentale propriamente detta) n\xc3\xa9 dagli altri quattro membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU (Stati Uniti, Russia, Regno Unito e Francia), nonch\xc3\xa9 dal Canada e dagli altri Stati dell'Unione europea, Taiwan intrattiene tuttavia con essi rapporti di collaborazione e di commercio (solitamente con un ufficio di rappresentanza facente funzioni di ambasciata, a nome Taiwan o Taipei); a settembre 2019 \xc3\xa8 riconosciuta da 15 Stati sovrani in tutto il mondo, tra cui la Santa Sede.\nLa capitale de iure della Repubblica di Cina \xc3\xa8 Nanchino, che tuttavia si trova nella Cina continentale, quindi la capitale provvisoria \xc3\xa8 Taipei."
'La Cina \xc3\xa8 stata, nel corso della storia, culla e ospite di numerose tradizioni religiose e filosofiche. Il confucianesimo e il taoismo, oltre al buddhismo, costituiscono le cosiddette "tre dottrine", le quali hanno esercitato un ruolo importante nella storia e nella cultura cinese. Questi tre sistemi, e specialmente taoismo e confucianesimo, fungono da cornici della religione tradizionale cinese di sostrato, vale a dire il culto devoto agli d\xc3\xa8i locali e agli antenati, la quale, tuttavia, non si esaurisce in essi e si svolge anzi per la maggior parte al di fuori di qualsiasi cornice dottrinale; essa \xc3\xa8 sempre stata \xe2\x80\x94 e continua ad essere \xe2\x80\x94 la religione della maggioranza della popolazione, imperniata sull\'identit\xc3\xa0 spirituale dei lignaggi gentilizi, dei luoghi e regioni, e della nazione cinese tutta, che, costituendo il nerbo di senso della struttura economico-sociale della civilt\xc3\xa0 cinese stessa, non richiede un\'aderenza dogmatica esclusiva, il che permettendo la pratica o l\'espressione di convinzioni personali e fedi diverse allo stesso tempo. Mentre il confucianesimo nel suo aspetto religioso coincide con la religione tradizionale del culto di d\xc3\xa8i del luogo e antenati, il taoismo si \xc3\xa8 sviluppato come movimento ecclesiastico distinto dalla religione comune a partire dal I o II secolo. Il buddhismo venne introdotto nel I secolo e crebbe sino ad avere un forte impatto in Cina, che tutt\'oggi conserva.\nAlcuni studiosi preferiscono non utilizzare il termine "religione" in riferimento ai sistemi di credenze cinesi, per via delle difficolt\xc3\xa0 ermeneutiche che tale termine di origine occidentale ingenera quando lo si usa per definire quelle che sono meglio definibili come "pratiche culturali/cultuali" e "sistemi di pensiero" della tradizione cinese. Lo stato cinese odierno riconosce ufficialmente cinque "religioni dottrinali" (zongjiao), gestite attraverso istituzioni burocratiche centralizzate: il buddhismo, il taoismo, il protestantesimo, il cattolicesimo e l\'islam. La religione tradizionale in tutte le sue forme, che non \xc3\xa8 considerata una "dottrina" (zongjiao) ma piuttosto un insieme di "credenze native" (minjian xinyang), non centralizzata a livello burocratico, gode di libert\xc3\xa0.\nSecondo statistiche riferite al 2010 il 70% dei Cinesi praticava la religione tradizionale, incluso un 13% che praticava culti tradizionali in una cornice dottrinale o rituale taoista o religioni popolari influenzate dal taoismo, mentre coloro che si identificavano solo come "taoisti" iniziati erano lo 0,8% (l\'appellativo di "taoista" in Cina \xc3\xa8 tradizionalmente riservato ai soli sacerdoti/maestri taoisti o a coloro che intraprendono un discepolato diretto sotto la guida di questi ultimi, non \xc3\xa8 tradizionalmente esteso alle moltitudini dei seguaci laici). Gli aderenti al buddhismo erano il 14%, e di questi i buddhisti formalmente iniziati formavano l\'1,3%. I cristiani erano il 2,4%, dei quali il 2,2% erano protestanti e lo 0,2% cattolici. I musulmani erano l\'1,7%. Il restante 13% della popolazione non era religioso (era ateo, agnostico o non aveva dichiarato alcuna preferenza). Il confucianesimo come designazione religiosa \xc3\xa8 popolare tra gli intellettuali, anche se esistono vari movimenti popolari di matrice confuciana. Statistiche riferite a studi condotti nel 2014, riportano una quota lievemente maggiore di buddhisti (16%), mentre la percentuale di affiliati alle altre religioni \xc3\xa8 pressoch\xc3\xa9 identica a quella rilevata nel 2010.In aggiunta a queste religioni, sono presenti varie religioni indigene delle minoranze etniche che abitano alcune regioni della Cina, e un numero non quantificato di aderenti a una variet\xc3\xa0 di nuove religioni di salvazione sorte principalmente dall\'alveo della religione tradizionale cinese. Queste ultime rappresentano forme organizzate intorno a una dottrina coerente con la religione tradizionale (minjian zongjiao); tra di esse si annovera, per esempio, lo weixinismo. In Cina sono anche presenti varie organizzazioni religiose proibite dal governo quali "dottrine maligne", "eretiche", "irregolari" o "demoniache" (xiejiao) in quanto percepite come contrarie alla morale e all\'ordine pubblico, alla tradizione religiosa normale, e all\'autorit\xc3\xa0 dello stato.\n\n'
'La storia della Cina e della sua civilt\xc3\xa0 ha origine dai piccoli insediamenti sorti lungo le vallate del Fiume Giallo (che \xc3\xa8 considerato la "culla della civilt\xc3\xa0 cinese") e del Fiume Azzurro durante l\'era del Neolitico. Le prime informazioni della storia scritta della Cina risalgono alla dinastia Shang (1600-1046 a.C.). Gli ossi oracolari con i primi caratteri cinesi della dinastia Shang sono stati datati attraverso il radiocarbonio al 1250 a.C, servivano a effettuare divinazioni sul futuro e da essi si compiono studi sulla paleografia, filologia dei caratteri e sul cinese antico. La cultura, letteratura e filosofia cinesi iniziarono il loro sviluppo durante la successiva dinastia Zhou (1046-256 a.C.).\nLa dinastia Zhou cominci\xc3\xb2 poi a cedere alle pressioni interne ed esterne durante l\'VIII secolo a.C. e la sua abilit\xc3\xa0 nel controllare i signorotti locali, and\xc3\xb2 indebolendosi fino al punto che il territorio si suddivise in piccoli Stati regionali, dando inizio al periodo delle primavere e degli autunni, che sfoci\xc3\xb2 successivamente nel periodo dei regni combattenti. Nel 221 a.C. Qin Shi Huangdi unific\xc3\xb2 i bellicosi regni locali e cre\xc3\xb2 il primo Impero cinese. Le successive dinastie della storia cinese svilupparono sistemi burocratici che permisero all\'imperatore della Cina di mantenere il controllo dei suoi vasti territori.\nL\xe2\x80\x99impero cinese era, insieme a quello sasanide, il terzo pi\xc3\xb9 vasto dell\xe2\x80\x99antichit\xc3\xa0, dopo i soli imperi achemenide e Xiongnu. La sua superficie massima era di 8 milioni di km\xc2\xb2 sotto la dinastia Han unita (6,5 in seguito). Sotto la dinastia Yuan, cio\xc3\xa8 il khanato mongolo (1279-1368) durante il quale Marco Polo visit\xc3\xa0 la Cina, riusc\xc3\xac a raggiungere persino i 15 milioni di km\xc2\xb2, nel 1330, e la stessa estensione fu mantenuta con i Qing, i successori dei Ming (15 milioni nel 1790; l\'ultimo Imperatore abdica nel 1912), mentre si colloca la terzo posto la dinastia Tang (13,72 milioni nel 715). Nel corso della sua storia i vari imperi cinesi furono i pi\xc3\xb9 vasti del mondo in almeno 54 occasioni, sotto 49 diverse dinastie fino al XIX secolo. Globalmente invece la Cina fu il quinto impero pi\xc3\xb9 vasto della storia, quattro volte pi\xc3\xb9 vasto dell\'impero romano di Traiano. Al suo apice governava il 40% della popolazione mondiale, sotto la dinastia Han nel II secolo a.C., risultando in questo il terzo impero per popolazione dopo quello mediano e achemenide. Nell\'era moderna, invece, l\'impero del Grande Qing governava il 36,6% della popolazione mondiale nel XIX secolo.La storia cinese risulta cos\xc3\xac caratterizzata dall\'alternanza di periodi di unit\xc3\xa0 e divisioni. In qualche occasione il territorio fu dominato da popoli provenienti dall\'Asia centrale, che furono poi assimilati nella popolazione Han. Influenze culturali e politiche da molte parti del continente asiatico, portate da ondate successive di immigrazione, espansione e assimilazione culturale, sono parte della moderna cultura della Cina..\n\n'