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Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Claudia Cardinale, all'anagrafe Claude Jos\xc3\xa9phine Rose Cardinale (Tunisi, 15 aprile 1938), \xc3\xa8 un'attrice italiana.\nAnnoverata tra le pi\xc3\xb9 celebri interpreti della storia del cinema italiano, durante la sua lunghissima carriera, durata pi\xc3\xb9 di sessant'anni, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici, dai film drammatici a quelli storici, dalle commedie ai western.\n\xc3\x88 stata definita l'attrice italiana pi\xc3\xb9 importante emersa negli anni sessanta ed \xc3\xa8 stata l'unica a conseguire una notoriet\xc3\xa0 internazionale paragonabile a quella di Sophia Loren o di Gina Lollobrigida, entrambe facenti parte della precedente generazione di attrici negli anni cinquanta. La stampa internazionale l'ha spesso definita la donna pi\xc3\xb9 bella del mondo durante quel decennio.La sua \xc2\xabbellezza in pari tempo solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica e inquietante\xc2\xbb \xc3\xa8 stata utilizzata e valorizzata dai maggiori autori dell'epoca d'oro del cinema italiano. Si ricordano in particolare le sue interpretazioni per: Mario Monicelli (I soliti ignoti), Luchino Visconti (Il Gattopardo, Vaghe stelle dell'Orsa...), Federico Fellini (8\xc2\xbd), Mauro Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia, Senilit\xc3\xa0, Libera, amore mio!), Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia), Luigi Comencini (La ragazza di Bube), Sergio Leone (C'era una volta il West), Luigi Zampa (Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata), Luigi Magni (Nell'anno del Signore) e Damiano Damiani (Il giorno della civetta). Nel febbraio 2011, il quotidiano statunitense Los Angeles Times l'ha nominata tra le 50 donne pi\xc3\xb9 belle della storia del cinema di tutti i tempi.\nNel 1984 vince il Premio Pasinetti alla miglior attrice alla 42\xc2\xaa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Claretta. Ha inoltre vinto il Leone d'oro alla carriera, l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino, 5 David di Donatello, 5 Nastri d'argento e 3 Globi d'oro.\nCome le altre attrici della sua generazione, ha incarnato un nuovo modello femminile, una donna volitiva e battagliera, che vuole essere libera e indipendente, afferma la propriet\xc3\xa0 di s\xc3\xa9 stessa e aspira a un ruolo paritario nei rapporti affettivi e professionali.Compagna per oltre un decennio del produttore cinematografico Franco Cristaldi, principale artefice della sua carriera, dalla met\xc3\xa0 degli anni settanta \xc3\xa8 stata legata al regista Pasquale Squitieri e dalla fine degli anni ottanta risiede stabilmente in Francia. Ha due figli, Patrick e Claudia junior. Nel 1979 diventa nonna per la prima volta.\nParla fluentemente cinque lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo tunisino (oltre che il siciliano).\n\n"
'Jean-Paul Belmondo (Neuilly-sur-Seine, 9 aprile 1933) \xc3\xa8 un attore francese.\n\n'
"Il Festival di Cannes \xc3\xa8 un festival cinematografico che si svolge annualmente, a maggio, per la durata di due settimane, al Palais des Festivals et des Congr\xc3\xa8s della citt\xc3\xa0 di Cannes.\nPoich\xc3\xa9 garantisce una formidabile copertura da parte dei media, al Festival partecipano molte star del cinema che si mostrano alla passerella (Mont\xc3\xa9e des Marches) dell'ingresso nella sala delle proiezioni. Molti produttori scelgono questa occasione per lanciare le loro ultime realizzazioni e per vendere i diritti a distributori che vengono da tutto il mondo.\nNel 2017, il Festival di Cannes ha celebrato il suo 70\xc2\xba anniversario e si \xc3\xa8 tenuto dal 17 al 28 maggio.\n\n"
"Alessandra Martines (Roma, 19 settembre 1963) \xc3\xa8 un'attrice e ballerina italiana naturalizzata francese.\nNel corso della sua carriera internazionale di attrice, dopo essere stata una ballerina classica di successo e dopo aver lavorato con alcuni tra i massimi nomi della storia della danza, ha avuto molti ruoli, sia sul piccolo che sul grande schermo, oltre che in teatro.\n\n"
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"