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Pubblicazione: Firenze : Polistampa, c1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Mostro di Firenze \xc3\xa8 la denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all\'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze.\nL\'inchiesta avviata dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correit\xc3\xa0 dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a pi\xc3\xb9 ergastoli per sette degli otto duplici omicidi e successivamente assolto in appello, \xc3\xa8 morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell\'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.\nLe procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali per quattro duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o pi\xc3\xb9 persone a commissionare i delitti.\nLa vicenda ebbe molto risalto mediatico in quanto fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale e uno dei pi\xc3\xb9 sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo, che cre\xc3\xb2 una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, e mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), apr\xc3\xac l\'opinione pubblica italiana al dibattito sull\'opportunit\xc3\xa0 di concedere con maggiore disinvoltura la possibilit\xc3\xa0 per i figli di trovare l\'intimit\xc3\xa0 a casa, evitando cos\xc3\xac i luoghi isolati e pericolosi.\n\n'
"Il carcere di Sollicciano dal 1983 \xc3\xa8 il principale istituto di detenzione di Firenze, e si trova in via Girolamo Minervini 2/r , nell'omonimo quartiere nella parte sud-ovest della citt\xc3\xa0 ai confini con la citt\xc3\xa0 di Scandicci.\nIl tribunale ed ufficio di sorveglianza competenti sono quelli di Firenze.\n\n"
'Guido Gustavo Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883 \xe2\x80\x93 Torino, 9 agosto 1916) \xc3\xa8 stato un poeta e scrittore italiano.\nIl suo nome \xc3\xa8 spesso associato alla corrente letteraria post-decadente del crepuscolarismo. Nato da una famiglia benestante di Agli\xc3\xa8, inizialmente si dedic\xc3\xb2 alla poesia nell\'emulazione di Gabriele D\'Annunzio e del suo mito del dandy. Successivamente, la scoperta delle liriche di Giovanni Pascoli lo avvicin\xc3\xb2 alla cerchia di poeti intimisti che, poi, sarebbero stati denominati "crepuscolari", accomunati dall\'attenzione per "le buone cose di pessimo gusto", con qualche accenno estetizzante, il "ciarpame reietto, cos\xc3\xac caro alla mia Musa", come le defin\xc3\xac ironicamente lui stesso.\nMor\xc3\xac a soli 32 anni, a causa del cosiddetto mal sottile, termine caduto in disuso che stava ad indicare la tubercolosi polmonare che lo affliggeva. Alla tubercolosi, che lo afflisse fin dal 1904, \xc3\xa8 collegato un viaggio in India nel 1912, intrapreso con la speranza di trovare nel clima di quel Paese un sollievo alla sua malattia. Durante il suo soggiorno in India scrisse una serie di articoli, raccolti nel volume postumo Verso la cuna del mondo (1917). Pi\xc3\xb9 importanti le sue raccolte in versi: La via del rifugio (1907) e I colloqui (1911). Il mondo da lui descritto \xc3\xa8 quello provinciale, piccolo-borghese, visto con amore, ma allo stesso tempo con un certo distacco ironico.\n\n'
"Manente degli Uberti, noto come Farinata degli Uberti per via dei suoi capelli color biondo platino (Firenze, 1212 circa \xe2\x80\x93 Firenze, 11 novembre 1264), \xc3\xa8 stato un nobile e condottiero ghibellino, appartenente ad una tra le famiglie fiorentine pi\xc3\xb9 antiche e importanti, citato da Dante nel VI canto dell'Inferno tra i fiorentini ch'a ben far puoser li 'ngegni e incontrato successivamente nel canto X tra gli eretici, in particolare tra gli epicurei che non credono in un'esistenza dopo la morte.\n\n"
"L'urbanistica \xc3\xa8 una disciplina che studia il territorio antropizzato e ha come scopo la progettazione dello spazio urbano e la pianificazione organica delle modificazioni del territorio incluso nella citt\xc3\xa0 o collegato con essa. Estensivamente l'urbanistica comprende anche tutti gli aspetti gestionali, di tutela, programmativi e normativi dell'assetto territoriale e in particolare delle infrastrutture e dell'attivit\xc3\xa0 edificatoria."