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Pubblicazione: Carrara : [s.n.], 1958-1959
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ITA, Paese: IT
'Carrara (Carara in dialetto carrarese) \xc3\xa8 un comune italiano di 60 909 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. \xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 importante al mondo per quanto riguarda l\'estrazione e la lavorazione del suo famoso marmo, bianco e molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane. \nL\'emblema della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una ruota con il motto Fortitudo mea in rot\xc4\x81 (in latino: "La mia forza \xc3\xa8 nella ruota"). Questo stemma parlante fa riferimento al nome stesso della citt\xc3\xa0, nonch\xc3\xa9 alle ruote dei carri che trasportavano i marmi, principale fonte di ricchezza per Carrara. Un\'interpretazione alternativa sostiene che sia invece un simbolo legato al dio celtico Taranis, in genere rappresentato con il fulmine in una mano e una ruota a sei o otto raggi nell\'altra; Taranis, assimilabile a Giove, era il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e il cui nome potrebbe aver generato il toponimo di Torano, oggi frazione di Carrara.\nCon Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costitu\xc3\xac il Ducato di Massa e Carrara.\nIl 12 gennaio 2007 la citt\xc3\xa0 di Carrara \xc3\xa8 stata insignita della medaglia d\'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo che vide impegnati moltissimi partigiani in questa provincia.'
'La basilica papale di San Paolo fuori le mura \xc3\xa8 una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda pi\xc3\xb9 grande dopo quella di San Pietro in Vaticano.\nSorge lungo la via Ostiense, nell\'omonimo quartiere, vicino alla riva sinistra del Tevere, a circa 2 km fuori dalle mura aureliane (da cui il suo nome), uscendo dalla Porta San Paolo. Si erge sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell\'apostolo Paolo (a circa 3 km dal luogo - detto "Tre Fontane" - in cui sub\xc3\xac il martirio e fu decapitato); la tomba del santo si trova sotto l\'altare papale. Per questo, nel corso dei secoli, \xc3\xa8 stata sempre meta di pellegrinaggi; dal 1300, data del primo Anno Santo, fa parte dell\'itinerario giubilare per ottenere l\'indulgenza e vi si celebra il rito dell\'apertura della Porta Santa. Fin dall\'VIII secolo la cura della liturgia e della lampada votiva sulla tomba dell\'apostolo \xc3\xa8 stata affidata ai monaci benedettini dell\'annessa abbazia di San Paolo fuori le mura.\nL\'intero complesso degli edifici gode del beneficio dell\'extraterritorialit\xc3\xa0 della Santa Sede, pur trovandosi nel territorio della Repubblica Italiana. La Basilica \xc3\xa8 Istituzione collegata alla Santa Sede, inclusa l\'annessa abbazia. Su tutto il Complesso extraterritoriale la Santa Sede gode di piena ed esclusiva giurisdizione nonch\xc3\xa9 del divieto, da parte dello Stato Italiano, di attuare espropriazioni o imporre tributi.\nIl luogo rientra nella lista dei patrimoni dell\'umanit\xc3\xa0 dell\'Unesco dal 1980.'
"Il Palazzo Reale di Napoli \xc3\xa8 un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'\xc3\xa8 posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.\nFu la residenza storica dei vicer\xc3\xa9 spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unit\xc3\xa0 d'Italia, dei Savoia: ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, \xc3\xa8 adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed \xc3\xa8 sede della biblioteca nazionale.\nIl Palazzo Reale \xc3\xa8 stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti.\n\n"