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Pubblicazione: Poggibonsi : Lalli, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, lat, Paese:
'Colle di Val d\'Elsa (localmente Colle) \xc3\xa8 un comune italiano di 21 604 abitanti della provincia di Siena in Toscana.\n\xc3\x88 arroccata nella sua parte pi\xc3\xb9 antica su un alto poggio. Anticamente il tessuto urbano era diviso in tre parti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano, oggi semplificati in "Colle alta" e "Colle bassa". Il comune \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 importante centro italiano della produzione di cristallo.\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 inoltre famosa per aver dato i natali, nel 1240, ad Arnolfo di Cambio, al quale \xc3\xa8 stata in seguito dedicata la piazza principale.\n\n'
"San Gimignano (AFI: /san\xca\xa4imi\xc9\xb2\xcb\x88\xc9\xb2ano/) \xc3\xa8 un comune italiano di 7 743 abitanti della provincia di Siena in Toscana.\nPer la caratteristica architettura medievale del suo centro storico \xc3\xa8 stato dichiarato patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, \xc3\xa8 per lo pi\xc3\xb9 intatto nell'aspetto due-trecentesco ed \xc3\xa8 uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'et\xc3\xa0 comunale.\nConcesso con Regio Decreto del 29 aprile 1936, San Gimignano si fregia del titolo di citt\xc3\xa0.\n\n"
"La chiesa di San Ruffignano si trova a Monsanto, frazione del comune di Barberino Val d'Elsa, in provincia di Firenze, diocesi della medesima citt\xc3\xa0.\n\n"
'La Toscana (AFI: /tos\xcb\x88kana/) \xc3\xa8 una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell\'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l\'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l\'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale \xc3\xa8 Firenze, la citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 popolosa (382 000 abitanti), nonch\xc3\xa9 principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre citt\xc3\xa0 capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell\'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell\'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda.\nIl nome \xc3\xa8 antichissimo e deriva dall\'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell\'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 \xc3\xa8 stata un\'entit\xc3\xa0 indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d\'Italia e successivamente della Repubblica Italiana.\nIn epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.'
'I Gherardini di Montagliari (o di Toscana) sono una famiglia storicamente rilevante nelle vicende toscane tra il IX e il XIV secolo, nelle vicende venete ed emiliane tra il XVI e il XVIII secolo, e nel risorgimento italiano.\nSi tratta di una famiglia che ha suscitato la curiosit\xc3\xa0 di numerosi storici del Medioevo per la sua indole irrequieta e combattiva. Proveniente dalla tradizione feudale, fu una delle famiglie fondatrici della Repubblica fiorentina e una delle colonne dell\'antica aristocrazia repubblicana che resse Firenze del X e XI secolo sino a quando venne duramente bandita dalla citt\xc3\xa0 al mutare degli assetti politici, ai primi segni della futura Signoria. Dante Alighieri, nella sua Divina Commedia, la colloc\xc3\xb2 nel V Cielo del Paradiso, quello di Marte, tra gli "spiriti militanti".\nDopo il suo esilio dalla Toscana nel XII secolo (conflitto tra guelfi e ghibellini) ha proseguito nella sua vocazione feudale/assembleare (ostile ai poteri assoluti, monarchici o religiosi) nella Repubblica di Venezia e in alcuni feudi sopra gli Appennini. La sua autonomia politica, infine, cessa proprio a causa di una delle maggiori espressioni assolutistiche europee: il regime napoleonico. Da qui, presumibilmente, il suo interesse a sostenere il processo unitario italiano.\nIl loro simbolo \xc3\xa8 un\'arme di rosso a tre fasce di vaio, che nel Seicento fu inquartato con l\'aquila imperiale. \xc3\xa8 stato cos\xc3\xac mantenuto dai discendenti. Appartiene a questa famiglia il pi\xc3\xb9 antico sepolcro cavalleresco in Toscana (nella Pieve di Sant\'Appiano) e il simbolo pi\xc3\xb9 alto della resistenza contro mercantilismo fiorentino (il castello di Montagliari):\n\n'
"Poggibonsi \xc3\xa8 un comune italiano di 29 009 abitanti della provincia di Siena in Toscana. \xc3\x88 importante centro agricolo e commerciale e sede di varie industrie. Sorge nel territorio dell'Alta Val d'Elsa alle propaggini occidentali delle Colline del Chianti, dove sono molto diffuse la coltivazione della vite e dell'olivo.\n\n"